Alimentazione ed affari – Il mistero degli introvabili biscotti alla Nutella

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Nutella -In queste ore si continua a parlare ed a stupirsi dell’irreperibilità dei biscotti alla Nutella.

Perchè non si trovano? In tanti non li hanno neppure visti, chi vi scrive ha avuto l’occasione di vederli ed assaggiarne uno (non un pacco ma un biscotto) e lo ha notato buono ma nulla di speciale, in poche parole siamo in mano ad una moda. Una moda? Certamente! provate a parlere con i bimbi in età scolastica, o ne vanno alla ricerca, o li hanno mangiati, non fanno che parlare di questi biscotti come la loro merenda preferita. Stesso dicorso vale per i ragazzi più grandi che finiscono per contagiare i genitori, i nonni, gli zii, i cugini e gli amichetti. A questo aggiungiamo la campagna mediatica che, con la “scusa” di parlare di questi “fenomenali” biscotti non fa altro che fare loro una grandissima pubblicita….. da qui ne conseguono una serie di reazioni del mercato.

In tre settimane sono stati venduti 57 milioni di biscotti, uno per italiano. Diabetici compresi. Si spiega così il giallo dei Nutella Biscuits, i biscotti ripieni della nota crema spalmabile, che spesso sono introvabili nei punti vendita. Tanto che sui social è partita una vera caccia al tesoro. «È stato un crescendo — dice Angelo Massaro, amministratore delegato della società di rilevazione Iri — perché nella prima settimana le confezioni vendute in Italia sono state 27 mila. Nella seconda sono salite oltre il milione e nella terza, l’ultima di cui abbiamo i dati, a un milione e mezzo». In tutto 2,6 milioni di confezioni che contengono ciascuna 22 biscotti.

La rilevazione di Iri dice che la velocità di rotazione delle confezioni sugli scaffali, vale a dire il tempo necessario per vendere il prodotto e sostituirlo, è di 2,2 volte superiore a quello dei prodotti analoghi della stessa Ferrero. E probabilmente anche della concorrenza anche se la società, per comprensibili motivi, non fornisce comparazioni tra i suoi diversi clienti.
Chi è più dipendente dai biscotti alla Nutella? Il 37 per cento del prodotto viene venduto nel Nordovest: Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta. Un po’ perché quella è l’area più ricca del Paese, un po’ perché lì sono le radici storiche della Ferrero. Nel Nordest si vende il 16,6 per cento del totale dei biscotti. Centro e Sud sono sopra il 20 per cento. In tre settimane il biscotto alla Nutella ha conquistato il 16 per cento della sua categoria di mercato.

Facendo i conti in tasca al gruppo di Alba, nelle prime tre settimane di vendita il fatturato del biscotto alla Nutella (che viene venduto in media a 3 euro alla confezione) è già arrivato a 8 milioni di euro. In un anno, se manterrà questi ritmi di vendita, dovrebbe ampiamente superare gli 80 milioni che erano l’obiettivo di fatturato. Di questo passo infatti si dovrebbero superare abbondantemente i 130 milioni.

Ecco dunque spiegato il giallo dell’irreperibilità delle confezioni in vendita.




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