Cinema – Film – Pacific Rim: la rivolta assalto totale all’umanità

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Pacific Rim – Il conflitto mondiale tra mostri extraterrestri di distruzione di massa e le super-macchine
pilotate dall’uomo costruite per sconfiggerli, è stato solo il preludio all’assalto totale che verrà sferrato all’umanità in ‘Pacific Rim: La rivolta’.

John Boyega (la serie di film di Star Wars, Detroit) interpreta il ribelle Jake Pentecost, un pilota di Jaeger un tempo promettente, figlio di un leggendario pilota che ha dato la vita per assicurare la vittoria dell’umanità contro i mostruosi “Kaiju”. In seguito Jake ha abbandonato l’addestramento, ed è finito nel mondo del crimine. Ma quando si profila all’orizzonte una minaccia ancora più inarrestabile che tenta di distruggere le nostre città e mettere il mondo in ginocchio, la sorella ormai estraniata di Jake, Mako Mori (Rinko Kikuchi, Babel), a capo di una coraggiosa nuova generazione di piloti cresciuti all’ombra della guerra, gli offre un’ultima possibilità di redimersi e mostrarsi all’altezza di suo padre.
Desiderosi di giustizia per i caduti nella guerra che ha sconvolto la terra il precedente, la
loro unica speranza è quella di unirsi e dar vita ad una rivolta globale contro le forze che
mirano alla loro estinzione.
A Jake si uniscono il talentuoso pilota rivale Lambert (Scott Eastwood di Fast & Furious 8), così come il coraggioso e conflittuale Jules Reyes (Adria Arjona di Emerald City) e l’hacker quindicenne costruttrice di Jaeger Amara (l’emergente Cailee Spaeny), insieme agli eroi del Pan Pacific Defence Corps (PPDC) che diventano così la sua unica famiglia. Divenuti la più potente forza di difesa della Terra, faranno insieme rotta verso una spettacolare e nuovissima avventura di epiche dimensioni.
Tornano nei ruoli del film precedente anche Burn Gorman e Charlie Day, nei panni del dottor Hermann Gottlieb e del dottor Newt Geiszler, due dei più brillanti scienziati al mondo … ora entrambi in prima linea nella difesa dai Kaiju, anch’essi parte della squadra originale che ha combattuto la rivolta. Tra i nuovi arrivati troviamo invece Tian Jing (La Grande Muraglia) nei panni di Shao Liwen, CEO delle industrie Shao e realizzatrice di un gruppo di droni Jaeger senza pilota, e la superstar cinese Max Zhang nel ruolo di Marshal Quan, supervisore esperto di laser della squadra.

Basandosi sullo mondo visivamente straordinario che Guillermo Del Toro (La forma dell’acqua, Il labirinto di Pan) e Travis Beacham (Scontro fra Titani, e la serie TV Philip K. Dick’s Electric Dreams) avevano creato per il primo film, Pacific Rim: La rivolta ci porta sul campo di battaglia delle generazioni successive: i nuovi Jaeger contro i nuovi Kaiju, offrendoci uno spettacolo d’avanguardia immaginato e realizzato per il grande schermo.
In Pacific Rim, sul fondo dell’Oceano Pacifico si era aperta una breccia (the Breach), e da lì erano emersi i giganteschi Kaiju, mostri progettati dai Precursori alieni con la capacità di spostarsi da una dimensione all’altra e raggiungere pianeti abitabili come la terra, per sterminare le specie indigene e assumere il controllo del territorio.
I Kaiju avevano scatenato la loro furia sulle città costiere lungo il Pacifico, dimostrandosi immuni agli attacchi con armi convenzionali. Giganteschi robot guerrieri chiamati Jaeger, pilotati da umani uniti da un ponte neurale che consentiva loro di agire in perfetta sincronia, erano stati quindi progettati per contrattaccare i mostri alieni. Il Jaeger Gipsy Danger alla fine era riuscito a richiudere con successo la Breccia facendo detonare al suo interno una bomba nucleare, grazie alla coraggiosa azione del suo pilota, il leggendario ufficiale Stacker Pentecost, che non aveva esitato a dare la vita per garantire il successo dell’operazione.
Pacific Rim: La rivolta prosegue questo racconto epico di un universo di fantascienza ricco di dettagli e assolutamente originale. Concentrando l’attenzione su personaggi complessi e molto diversi, il film è un’avventura a livello globale che trasporta gli spettatori dai bassifondi di una Los Angeles del futuro, in Cina, a Tokyo, in Australia e ancora più in là, fino alle gelide distese dell’interno della Siberia. Con un appeal multi generazionale e multiculturale, è un film emozionante e visivamente spettacolare che racconta la battaglia per la salvezza del nostro pianeta e le qualità eroiche del genere, portandoli su un piano dalle dimensioni completamente nuove.
È l’anno 2035, 10 anni dopo gli eventi del primo film, e l’umanità ha apparentemente sconfitto la minaccia del Kaiju. La guerra è finita. La Breccia, il portale intradimensionale apertosi sul fondo dell’Oceano Pacifico dal quale erano arrivati i Kaiju, è stata ormai chiusa, ma la paura che queste inesorabili bestie provenienti da un’altra dimensione possano in qualche modo risorgere è sempre presente sulla Terra.
La vigilanza è diventata uno stile di vita e il PPDC è rinato come una forza globale di guerrieri robotici altamente avanzati, con una nuova generazione di giovani piloti alla guida. Al profilarsi di una minaccia ancora più pericolosa dei Kaiju, questi giovani combattenti, soprannominati i Cadetti, sono spinti dal desiderio di vendicare e proteggere ciò che rimane del mondo che hanno ereditato.
La Terra è stata salvata, ma è la tensione tra i suoi abitanti è alle stelle. A Los Angeles, Jake Pentecost, figlio di Stacker Pentecost ed ex famoso pilota dell’Accademia, è ora un malavitoso che ruba pezzi dei Jaeger per rivenderli al mercato nero. Mentre tenta di rubare un prezioso condensatore di plasma terziario, incontra la giovane Amara, rimasta orfana durante la guerra contro i Kaiju. La ragazzina, che si era resa conto nel modo più duro che i PPEG Jaeger non sarebbero andati a salvarla, ne ha costruito uno tutto suo: lo Scrapper. Grazie alle sue capacità ingegneristiche, si è costruita il suo angelo custode meccanico con pezzi di altri Jaeger recuperati dopo lo scontro di Santa Monica.
Jake viene arrestato e, subito dopo la cattura, gli viene offerta l’opzione – dalla sua sorella
adottiva ed estraniata Mako Mori, alto funzionario del PPDC – di lasciar cadere tutte le accuse a suo carico se in cambio accetterà di collaborare all’addestramento dei giovani Cadetti presso il Moyulan Shatterdome in Cina, insieme al suo ex amico e ora rivale, Nate Lambert. I due, che una volta erano come fratelli, si erano allontanati quando Jake aveva deciso di voltare le spalle alla carriera di pilota di Jaeger.
Il PPDC non si limita ad addestrare questi cadetti, ma sta approntando un nuovo tipo di Jaeger, nel caso in cui i Kaiju dovessero tornare. Esiste anche un programma di droni rivale, sviluppato da Liwen Shao e dalla sua compagnia, la Shao Industries. L’obiettivo della Shao è quello di creare dei droni senza piloti, controllati a distanza, cosa che genera del risentimento tra piloti e cadetti.
Mentre i Cadetti si addestrano per combattere i Kaiju, un nuovo nemico si fa strada a Sydney durante le celebrazioni per i dieci anni dalla fine della guerra, nelle forme di un Jaeger devastante e malvagio, l’Obsidian Fury, all’attacco del quale il Gipsy Danger riuscirà a stento a sopravvivere. I nuovi droni si sono rivoltati contro i loro costruttori, dando vita ad un inatteso conflitto Jaeger contro Jaeger, costringendo il PPDC e i Cadetti a partire alla ricerca di chi o cosa stia fornendo a questa nuova minaccia un vantaggio mortale, rendendola praticamente invincibile.
Mentre gli Jaeger entrano in battaglia, un minaccioso nemico senza precedenti apre contemporaneamente più brecce sottomarine in tutto l’anello del Pacifico e i Kaiju ritornano, più numerosi e più pericolosi che mai. Jake e Lambert devono scoprire in che modo la nuova minaccia extraterrestre sia legata alle macchine in rivolta, e devono farlo in fretta, prima che sia troppo tardi … mentre Amara e le altre reclute si ritroveranno sul campo di battaglia nonostante la giovane età e l’inesperienza, nel tentativo di difendere il nostro mondo.
Nell’affrontare il secondo capitolo della serie, la Legendary voleva assicurarsi che i realizzatori stessero creando qualcosa di nuovo, qualcosa che, pur restando legato alprimo film, avrebbe offerto un’interpretazione nuova e audace dell’ universo di Pacific Rim.
Il produttore Cale Boyter racconta: “La Legendary ha sempre avuto un approccio originale a tutto ciò che facciamo, e questa è stata l’occasione per dare una dimostrazione perfetta di ciò che il marchio rappresenta e della direzione in cui si sta evolvendo”.
Per la squadra produttiva era importante che nessun film venisse realizzato senza una storia di base perfetta. “Sono tutti sempre molto cinici nei confronti dei sequel”, ammette Boyter, “e ne eravamo consapevoli. Quindi ci siamo chiesti ‘Come possiamo realizzare qualcosa che riesca a sorperendere il pubblico?’ ”
Un passo importante da parte dei produttori Mary Parent e Boyter è stato portare nel progetto Steven S. DeKnight, noto per aver creato e gestito la serie televisiva di successo della Starz Spartacus, e la prima stagione della serie Marvel / Netflix Daredevil. DeKnight ha compreso l’esigenza fondamentale della Legendary di uno storytelling innovativo e ha presentato un racconto avvincente che ha soddisfatto molte delle esigenze dei produttori.
All’interno di questo universo di mostri e macchine c’erano sia un messaggio umano di grande impatto e che tutta una serie di sfumature emotive. “Steven è un frullatore di generi”, afferma Boyter. “La sua idea era che la storia non si limitasse ad essere un semplice sequel di Pacific Rim. Il concetto dal quale è partito è che chiunque se vuole, può riuscire a fare la differenza. Partendo da questa fondamentale idea di base, la storia si concentra sul problematico figlio di Stacker Pentecost, Jake, e sulla giovane orfana e geniale ingegnere Amara al suo fianco, due persone distrutte dal dolore e dalle delusioni che superano i drammi personali, comprendono i loro errori e finiscono per fare un’enorme differenza”.
La storia avrebbe anche presentato una nuova generazione di piloti – soprannominati i Cadetti, adolescenti che sin da piccoli sono stati seriamente addestrati a diventare piloti di Jaeger. Inoltre ci sarebbe stato anche un mistero riguardo al ritorno del Kaiju, che potrebbe essere stato facilitato da un umano malvagio. Spiega Boyter: “La sceneggiatura che abbiamo sviluppato contiene gli incredibili, grandi elementi del cinema d’azione ma anche tutto l’arco delle emozioni umane che sono riassunte in Jake e Amara, oltre ad essere una storia d’avventura e di mistero. Ci vogliono 10 o 15 minuti dall’inizio del film prima che uno si accorga di trovarsi nel mondo di Pacific Rim. Il tono e il ritmo non solo sono più emozionanti, ma anche più concitati”.
La Legendary – supportata dalla riunione dei colleghi produttori del Toro, Thomas Tull e Jon Jashni – si è unita alla Universal Pictures, impegnandosi con lo studio già dalle prime fasi del processo creativo. Spiega Boyter: “Abbiamo spiegato alla Universal quello che stavamo facendo, passo per passo. Abbiamo creato una presentazione di previsualizzazione e mostrato loro i concetti e i momenti chiave del film, e a loro è piaciuto moltissimo. Erano entusiasti del progetto nel quale ci stavamo imbarcando insieme “.




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