Cartoni animati – La storia di Masha ed Orso

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Cartoni animati – La storia di Masha ed Orso

Ha varcato le frontiere della Russia e in pochi anni è diventato uno dei cartoni animati più conosciuti. Tra gadget, abbigliamento e importanti collaborazioni, la serie tv sta ottenendo un successo colossale. E i produttori garantiscono che questo è solo l’inizio

“Ci conoscono anche in Nordafrica. Ora ci manca solo l’Antartide”. Dmitrij Loveyko, amministratore delegato dello studio “Animaccord”, guarda sempre più in là, intenzionato a varcare i confini di Russia, Europa, America, dove la bambina bionda con il fazzoletto in testa è già diventata una star. Secondo lui, il cartone animato “Masha e Orso” è destinato a spopolare.
E come dubitarne! L’episodio “Masha e Kasha” su YouTube ha collezionato un miliardo e mezzo di visualizzazioni. E i prodotti con il marchio del cartone sono in vendita nei negozi di tutto il mondo.

Lo studio “Animaccord” è nato nel 2008 appositamente per il progetto “Masha e Orso”

“Non era chiaro se avremmo avviato il progetto o meno – racconta Dmitrij Loveyko -, ma i creatori avevano già otto sceneggiature e l’intero progetto di una serie”. Fortunatamente, gli investitori erano disposti ad aspettare i cinque anni previsti dal business plan prima di raggiungere la soglia di redditività.

“Per la licenza e lo sviluppo del marchio era meglio tenere l’intera produzione di ‘Masha’ sotto il nostro controllo”, afferma Loveyko.

Inizialmente i creatori non pensavano che lo studio sarebbe stato in grado di chiudere un ciclo completo di produzione: due studi di animazione russi si erano offerti di farsi carico di tutto l’aspetto tecnico della produzione. Ma dopo sei mesi dal lancio, gli autori si sono resi conto che la base degli studi russi, seppure buona, non era sufficiente.
Perciò è stato aperto uno studio separato. E la crisi economica del 2008 si è rivelata quasi provvidenziale: in molti hanno chiuso i battenti, e per la produzione di “Masha e Orso” è stato possibile contrattare personale altamente qualificato. “Ci siamo resi conto che esistono molte serie animate, soprattutto in Occidente e in Asia. Oggi è un formato fondamentale per i canali TV per bambini”.
Il personaggio di Masha è stato ispirato da una bimba reale
L’idea della serie è nata dal desiderio di mostrare il rapporto tra adulti e bambini in forma comica, per far sì che tutti gli spettatori capiscano chiaramente le sensazioni provate dai protagonisti”, spiega il direttore del progetto Denis Chervyatsov.
Il personaggio di Masha non è del tutto inventato: durante una vacanza al mare, negli anni Novanta, il direttore artistico del progetto Oleg Kuzovkin incrociò quella che sarebbe poi diventata la futura Masha: in una spiaggia affollata di turisti gironzolava una bimba, particolarmente aperta e socievole, che si avvicinava senza problemi agli estranei, intromettendosi nelle loro partite a scacchi o “rubando” le loro pinne per andare a nuotare. Dopo qualche giorno, stanchi di tanta irriverenza, i villeggianti iniziarono a evitare la bambina, diventata ormai troppo attiva e fastidiosa.
I creatori poi traggono i personaggi della serie dalle proprie vicende personali. “Molti di noi hanno dei bambini – dice Chervyatsov -. Anche quelli che si occupano di animazione prendono spunto dal comportamento dei figli propri o dei loro amici. Stessa cosa per gli sceneggiatori”.

“Credo che tutti i bambini del mondo, fino all’età di cinque anni, non siano diversi da paese a paese”, dice ridendo Chervyatsov. Secondo lui, il successo della serie è dovuto soprattutto ai dialoghi brevi che cedono il posto a all’azione. Il risultato è un film comprensibile anche senza le parole. Oltre all’ammirazione del pubblico, “Animaccord” si quindi è guadagnato anche il rispetto dei professionisti.

Nel 2015, “Masha e Orso” ha vinto il premio Kidscreen Awards, l’Oscar dell’animazione, per la nomina di “Migliore Animazione”

La rivista Kidscreen ha definito lo studio come una delle società di produzione di maggior successo del 2015, alla pari di maestri come Cartoon Network Studios e Dreamworks Animation Television

Maria Tereshchenko, direttrice dei programmi del Grande Festival dell’Animazione di Mosca, collega il successo del cartone al fatto che gli ideatori, oltre a produrre immagini di qualità, sono stati in grado di rispecchiare le ultime tendenze in materia di educazione dei figli.

“In passato le storie animate erano spesso intrise di violenza e narrate con umorismo – sostiene Tereshchenko -. Ma nel XXI secolo ciò è stato ritenuto dannoso per lo sviluppo psicologico dei bambini. Il cartone ‘Masha e Orso’ è quindi riuscito a trovare quel punto preciso di trama priva di ogni violenza.

Inoltre i bambini hanno iniziato a ricevere maggiore libertà e meno limiti rispetto al secolo scorso. Per questo la piccola e incontenibile Masha è comparsa proprio nel momento in cui i bambini di oggi si possono riconoscere in lei”.

Icreatori del progetto tuttavia non hanno alcuna intenzione di fermarsi qui, ma puntano già a nuovi traguardi. Insieme ad alcuni partner, “Animaccord” sta creando una rete di musei per l’apprendimento interattivo e pubblica al contempo riviste su giochi educativi per computer.

Il produttore è certo che nei prossimi due anni “Masha e Orso” rimarrà solo una serie. Almeno per il momento, viso che non si parla ancora di un lungometraggio, che necessiterebbe di risorse ingenti.

“Spero che tra un anno o due diventeremo un marchio internazionale a tutti gli effetti, e se si presenterà un partner con esperienza nella produzione di film 3D, penseremo a una collaborazione”, dichiara Dmitry Loveyko.

Secondo le stime di Social Blade, la pubblicità sul canale YouTube di “Masha e Orso” frutta ad “Animaccord” circa 1,5 milioni di dollari al mese. Un’altra buona parte dei profitti proviene dalla licenza dei prodotti con “Masha e Orso”: alimenti, articoli di cancelleria, giocattoli e molto altro ancora.
Lo studio ha stipulato contratti di coproduzione con aziende quali Danone, Burger King e il costruttore tedesco di giocattoli Simba Dickie. Secondo i calcoli dello studio, quest’anno le vendite potrebbero raggiungere i 300 milioni di dollari, che significherebbe un profitto di 15 milioni di dollari per l’azienda.

Il co-produttore spiega in maniera semplice il successo di “Animaccord”: “Masha” è fatta con amore da una grande squadra di professionisti. Il principio alla base del nostro lavoro è di fare ogni serie migliore di quella precedente”.

Fonte: Russia Beyond The Headlines.




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