Green Pass – Nuove ordinanze che sottolineano i dubbi sulla legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale.

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Green Pass  – Altri quattro sanitari ottengono altrettanti provvedimenti favorevoli e vengono immediatamente reintegrati nel proprio posto di lavoro. Le ordinanze sottolineano, inoltre, i dubbi sulla legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale.

LE ORDINANZE

Con le ordinanze n.380 e 381 del 25 marzo 2022, il Tar ha reintegrato quattro operatori sanitari e censurato l’assurdo comportamento dell’Ordine che impedisce ai professionisti sanitari di proseguire a distanza le terapie con i pazienti.

L’AVVOCATO DE BOSIO RACCONTA

L’avvocato De Bosio ha raccontato a La Verità che una psicologa sospesa era nota tra gli italiani all’estero, soprattutto in America, per essersi specializzata in assistenza via computer di malati allo stadio terminale.

“Quando la mia cliente ha spiegato ai pazienti che purtroppo non poteva proseguire le sedute online”, ha detto l’avvocato De Bosio, “alcuni hanno pensato che scherzasse; altri si sono convinti di non aver capito per colpa di un aggravamento della malattia”.

Un’altra psicologa, non vaccinata e sospesa, si era trasferita in Baviera e aveva continuato a seguire online i pazienti e, con la sospensione, ha riscontrato un’altra assurdità tutta italiana. In Baviera non poteva continuare a lavorare perchè sospesa e i pazienti potevano rivolgersi ad altri professionisti non vaccinati che, secondo la legge tedesca, possono tranquillamente lavorare sia a distanza che in presenza senza vaccino.

IL GOVERNO

Ora la questione da porsi (e sulla quale qualcuno dovrà dare delle valide risposte) è: ma il “governo dei migliori” perché continua per la sua strada senza mettere totalmente da parte il green pass e senza dimissionare i ministri che si sono dimostrati “impossibilitati” a rispettare i diritti dei propri cittadini?




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