Green Pass – Ristorazione e alberghi registrano una perdita di consumi, rispettivamente, del 27,3% e di quasi il 35%.

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Green Pass – Effetto Draghi: dopo l’industria pubblica, sta azzerando la piccola media impresa. I problemi non sono solo legati ai vaccini ma soprattutto all’economia del Paese.

Ristoranti e alberghi in ginocchio per la pandemia: a lanciare l’allarme è Confcommercio, che fa il punto sulla ripresa dei consumi. Il 2021 chiuderà con una crescita del Pil del 6,2% e dei consumi del 5,1% ma è allarme, appunto, per i settori del turismo e della ristorazione. Il dato emerge dal consuntivo 2021 elaborato dall’Ufficio studi di Confcommercio che stima che per i consumi, in calo del 7,3% rispetto al 2019, il completo ritorno ai livelli pre pandemia non avverrà prima del 2023.

Confcommercio avvisa: “Ristoranti e alberghi in crisi”

Confcommercio esprime preoccupazione per “alcuni settori, a cominciare dalla filiera turistica e dall’area della cultura e del tempo libero, che non hanno mai partecipato pienamente a questa ripresa e che sono ancora molto distanti dai livelli del 2019. Ristorazione e alberghi, infatti, registrano una perdita di consumi, rispettivamente, del 27,3% e di quasi il 35%. I servizi culturali e ricreativi del 21,5%. E ci sono anche altri comparti con cali a doppia cifra, come i trasporti (-16%) e l’abbigliamento e le calzature (-10,5%)”.

“Restrizioni e inflazione rischiano di bloccare i consumi”

Secondo Confcommercio, “per una ripresa più robusta bisognerà, dunque, attendere condizioni macroeconomiche più favorevoli. Anche perché la nuova ondata pandemica, con le conseguenti restrizioni e, soprattutto, l’accelerazione inflazionistica innescata dai prezzi delle materie prime, rischiano di bloccare l’ampio potenziale di consumo delle famiglie italiane”. Insomma, è presto per parlare di ripresa. L’Ufficio studi spiega che “l’eccesso di risparmio forzoso e precauzionale accumulato negli ultimi due anni difficilmente troverà sbocchi favorevoli in condizioni di nuova incertezza pandemica e inflazionistica”.

“Indispensabile sostenere il turismo per ripartire”

In questo contesto, fa presente l’associazione delle imprese, “è indispensabile sostenere in particolare le componenti della filiera turistica e le sue estensioni alla convivialità e alla cultura. Adottando misure sugli ammortizzatori sociali, senza aggravi di costo per le imprese, e sull’accesso al credito. Ma anche interventi fiscali e contributi a fondo perduto parametrati alle perdite subite”.

Sangalli: “Subito rinnovo cassa Covid e moratorie fiscali e creditizie”

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli suona la sveglia al governo (che intanto fa danni con il super green pass). “La nuova ondata pandemica, insieme a inflazione e caro energia, sta raffreddando consumi e ripresa economica. Una ripresa che per migliaia di imprese, come quelle del turismo, non è mai arrivata pienamente”. “In un contesto ancora così grave e allarmante – conclude Sangalli – chiediamo al governo di procedere subito con i sostegni ai settori più colpiti, a cominciare dal rinnovo della cassa Covid e delle moratorie fiscali e creditizie“.

Insomma  “il governo dei migliori” continua a far sprofondare l’economia italiana nelle sabbie mobili facendo finta di non accorgersene.




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