Himalaya – Il tricolore sul tetto del mondo

625

Himalaya – Riccardo Begamini e Matteo Stella sull’Himalaya conquistano una vetta inviolata. Un’avventura vera, voluta e cercata. Una lunga arrampicata su creste e parete per individuare la via di salita, tra ascese di V grado e discese in doppia.

Erano partiti con un obiettivo: scalare il monte Cholatse, una cima di 6440 metri priva di vie facili di salita. Infatti si è presentata ostica agli alpinisti italiani soprattutto per le condizioni pessime e pericolose del ghiacciaio. Durante l’ascesa a quasi 6000 metri di altezza, dopo aver attraversato l’ice fall, si sono ritrovati di fronte ad una rampa da scalare di circa 250 metri che presentava evidenti stacchi di valanghe e varie cornici in procinto di crollare. A causa di queste condizioni hanno deciso di tornare al campo base, una discesa lunga e non senza difficoltà.

Già in precedenza, durante la salita – proprio per le condizioni instabili del ghiacciaio – Bergamini era caduto in un crepaccio improvvisamente apritosi sotto i suoi piedi. Un incidente a lieto fine ma che poteva avere ripercussioni molto gravi. Rientrati al campo base, seppur delusi, non si sono dati affatto dati per vinti. Forza mentale e caparbietà li hanno portati a un successo inaspettato. Consultata la cartina, hanno individuato una bellissima piramide di roccia e di neve, una montagna mai scalata prima da nessun uomo.

È così è cominciata l’avventura, un’avventura d’altri tempi, con un avvicinamento anche in questo caso complicato e pericolo per la neve instabile che cedeva sotto i loro piedi tra le rocce fiorenti. La salita è proseguita poi interamente su roccia, con vari passaggi di V° grado di arrampicata, fra consultazioni frequenti per individuare la via di accesso più sicura, fino allo sperato e quasi inaspettato raggiungimento della sommità. In vetta, via libera alla grande soddisfazione, allo sventolio del tricolore e alla meritata vista sul panorama mozzafiato.

La discesa è stata lunga ma meno travagliata del previsto, le calate in doppia hanno aiutato molto. Un grande successo personale e non per Bergamini e Stella. Non essendo professionisti della montagna, né guide alpine, tutto questo aggiunge un romanticismo speciale alla scalata. Una nuova pagina di storia che fa lustro alla nostra nazione, “semplici” appassionati, che non hanno timore di sfidare i propri limiti per voglia di vivere, con passione, sacrificio, desiderio d’avventura e amore della natura. Riccardo Bergamini in passato ha salito vette di oltre 8000 metri senza bombole d’ossigeno, insieme con Matteo Stella, nel 2019, in piena autonomia hanno scalato il monte Denali (6190 metri) in Alaska, sempre sventolando il tricolore.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *