Il Forum delle famiglie incontra Mario Adinolfi

283

E’ stato un incontro denso di contenuti e ricco di nuove speranze per i sempre più maltrattati cittadini romani quello tra il Presidente del Forum della Famiglie del Lazio Emma Ciccarelli ed il candidato a sindaco di Roma per il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi svoltosi a due passi dal Colosseo dove già fervono i preparativi per la sfilata del 2 Giugno prossimo.
L’incontro ha avuto inizio con le dichiarazioni di Emma Ciccarelli che ha esordito specificando come “ il Forum delle associazioni familiari rappresenti 48 associazioni e propoga 6 punti” ritenuti necessari per una corretta crescita della capitale.
Ma quali sono i sei punti in questione?
Il primo punto riguarda il ripristino dell’Assessorato alla Famiglia perché finalmente si inizi a parlare di famiglia come soggetto culturale ed economico. Perché si inizi a distinguere quelle che sono le politiche di aiuto che oggi fanno capo ai servizi sociali, da quelli di stimolo all’economia familiare, alla natalità, al miglioramento dei servizi essenziali dell’infanzia. La richiesta è quella di un laboratorio stabile di politiche per la famiglia.
Il secondo punto va a toccare la modifica dell’assegnazione delle case popolari proponendo che i nuovi contratti di locazione degli alloggi popolari siano assegnati non più con contratti a tempo indeterminato, ma con contratti a termine, salvo verifica del persistere dei requisiti di assegnazione. Troppi i casi in cui gli alloggi restano assegnati a chi non ne ha una reale necessità: i contratti dovrebbero essere a termine ed andrebbero verificati i requisiti di chi vi alloggia prima della scadenza dei contratti che dovrebbero durare massimo quattro anni. In caso gli utenti non avessero più i requisiti l’immobile, il contratto andrà revocato e riassegnato seguendo una graduatoria pubblica e costantemente aggiornata.
Terzo punto: istituire l’Agenzia Comunale degli Affitti, per dare pari diritti ai locatari e affittuari. Da troppo tempo il mercato è fermo a causa delle troppe incertezze che i proprietari hanno nel concedere in affitto il proprio immobile. Il rischio è sempre quello di vedersi “sequestrare l’immobile” dall’affittuario anche se questi dovesse risultare moroso. Per fare ciò è necessario offrire garanzie ai legittimi proprietari da qui la richiesta di un’apposita agenzia comunale che impegni il comune stesso a farsi garante della riconsegna dell’immobile al legittimo proprietario ed a risolvere gli eventuali casi di mora.
Quarto punto: separare le graduatorie per l’ammissione agli Asili Nido: una per i posti da riservare ai bambini con disabilità e/o di disagio sociale e un’altra per i posti da riservare ai figli di mamme lavoratrici.
Punto 5: fissare a 4 il numero massimo dei componenti del nucleo familiare per il pagamento della TARI in quanto una famiglia numerosa è già penalizzata nel pagamento in quanto necessariamente deve vivere in un appartamento dimensioni maggiori.
Sesto ed ultimo punto: rimodulare il calcolo dell’Addizionale Comunale secondo nuovi parametri di calcolo che tengano conto sia della capacità contributiva che del numero dei componenti il nucleo famigliare.
La padrona di casa, Emma Ciccarelli ha sottolineato: “Abbiamo dato voce alle lamentele più frequenti delle famiglie romane. Le case sono un grosso problema e quindi ci siamo concentrati sulle case popolari. L’intento e’ lasciare le case popolari a chi ne ha bisogno. Resta comunque importante anche allestire l’agenzia comunque degli affitti e consentire maggiore accesso alla casa che e’ il primo luogo dove sistemare la famiglia. Vi è poi la questione della bassa natalità. Uno dei problemi e’ l’asilo nido: a Roma per entrare in graduatoria uno dei metodi più utili è’ quello di separarsi. Determinante anche fissare a 4 il numero dei componenti familiari per pagare la Tari.”
Mario Adinolfi DEL Popolo della Famiglia ha fatto notare come i 6 punti siano molto vicini al programma del Partito della Famiglia: ” Ci troviamo in sintonia ed è importante costruire un rapporto solido e concreto. Il nostro obiettivo primario è mettere la famiglia al centro perché come disse San Giovanni Paolo II ‘la famiglia e’ il prisma per valutare i bisogni della società’.
Le misure finora previste, di ordine economico ed episodico, non sono assolutamente sufficienti. Di fronte ad una emergenza come questa serve una scelta forte, sia di carattere quantitativo (ad es. assicurando uno stipendio alle neo-mamme oppure mettendo a disposizione a chi si deve sposare alloggi a costi calmierati), sia di carattere qualitativo come dare maggiore sostegno alle aziende familiari che assicurano maggiore stabilità economica alle famiglie o prevedendo una riserva di posti nei concorsi pubblici per i candidati giovani da poco sposati.
La famiglia non deve essere una fissazione dei cattolici ma un bisogno di tutta la società.
Il disagio della famiglia nasce dalla necessità di far nascere voglia di famiglia ai giovani e nel nostro programma abbiamo quello dell’assegno familiare. Molti giovani vorrebbero sposarsi ed avere figli ma sono costretti ad attendere e sperare di poterlo fare più avanti. Il Popolo della Famiglia deve essere crescita. Ormai la nostra società e’ antifamilista e la politica è la portabandiera di questo male. La classe politica e’ contro l’articolo 29 della Costituzione ma molti dimenticano che quell’articolo non e’ stato dettato soltanto dai cattolici ma è sgorgato dal lavoro, dai cuori e da menti diverse, vi è stato un percorso dei padri costituenti per Riconoscere la famiglia e non soltanto tutelarla.
Oggi invece cosa dobbiamo sentire? Dobbiamo sentir dire che non ho giurato sul Vangelo ma sulla Costituzione: ebbene esprimersi così significa tradire anche la Costituzione”.
Adinolfi interviene poi su altri discorsi delicati della nostra società: “Ci si occupa dei diritti omosessuali che son pochi rispetto a chi deve mandare avanti la famiglia tra mille difficoltà. La famiglia e’ l’unico luogo (e da un atto d’amore) in cui nascono i figli chi li compra, oltre che compiere un atto eticamente riprovevole deve avere molti soldi.
Cosa fare perché tutto ciò non resti sulla carta ma sia tangibile e concreto? “Abbiamo 26 punti di programma –aggiunge Adinolfi – il primo e’ far avere alle famiglie un bonus bebe’ di 2 500 euro a figlio da raddoppiare in caso di problemi di salute per il nascituro, ma siamo anche pronti ad aiutare i centri aiuto alla vita. Va sottolineato che sono stati 398 mila i nati italiani nel 2015 a fronte di 105mila aborti. Abbiamo un incidenza superiore al 25 per cento. Vogliamo anche dare un assegno assegno familiare di 2500 alle famiglie con figli”.
Ma cosa risponde il candidato del Popolo della Famiglia a chi gli chiede dove prenderà i soldi per attuare questo piano auspicato da molti romani? La risposta lascia stupiti ed è la prima di questo tipo che sentiamo dai candidati a sindaco di Roma: “ Gli Euro? Si può finanziare tutto partendo dalla riqualificazione dei beni immobiliari di Roma capitale da sempre dati ‘i gestione’ agli amici degli amici . La teoria che a Roma non ci son soldi non esiste: la verità è che ci sono stati 51 dirigenti comunali finiti sotto inchiesta e va sottolineato che la politica copre queste schifezze. Altre modalità per reperire fondi? Lo sapete che il 29 per cento dei romani non paga il bus. Con un bigliettaio sui mezzi si recupererebbero 200 milioni di Euro per le casse di Roma capitale”
Quello dello spaccio è un punto che sta molto a cuore a Mario Adinolfi: “A Roma scorre un fiume di droga consumato nella fine settimana da 200mila persone. Abbiamo timore per i figli che escono il sabato sera. La possibilità che si ‘incrocino’con queste sostenze e’ in termini probabilistici una su due. Il dramma a Roma è che tutti sanno dove si spaccia ma nessuno interviene. Io padre di famiglia lo farei anzi lo faccio e da sindaco sarò in prima linea e per le strade per combattere questo devastante fenomeno”.
Quindi il disagio scuole romane: “ Per creare luoghi virtuosi dobbiamo partire dalle scuole. Se creiamo luoghi virtuosi che la famiglia può scegliere tutto può migliorare. Servono interventi seri per il rilancio e la valorizzazione delle scuole pubbliche e private.

Al termine dell’incontro emerge soddisfazione dai componenti del Forum delle Associazioni Familiari del Lazio: “Siamo molto soddisfatti di aver avuto l’adesione tra i candidati sindaco di Mario Adinolfi, un candidato che ha improntato la propria campagna elettorale sul tema “famiglia”. C’è stata una ampia convergenza su tante tematiche che sono frutto di un comune orizzonte.” Ha dichiarato la presidente del Forum Emma Ciccarelli a margine della conferenza stampa.
“Mario Adinolfi ha espresso il proprio completo consenso su tutti i punti proposti dal Forum, senza apportare modifiche o restrizioni, e si è impegnato ad avviare scelte politiche su Roma dove il bene della famiglia sia l’orizzonte valoriale di riferimento e frutto di un lavoro congiunto insieme al territorio.” Ha infine concluso la Presidente”.
Quindi la presidente Ciccarelli ha commentato in esclusiva per noi: L’incontro con Adinolfi è stato cordiale, sereno. Abbiamo trovato convergenza significativa con tante battaglie che porta avanti il Forum. Siamo soddisfatti di questo incontro”.
Il conto alla rovescia verso le elezioni amministrative capitoline è cominciato ed i romani attendono e soprattutto sperano. Dopo anni di difficoltà che hanno ridotto la capitale ad una città allo sbando ecco l’occasione di cambiare, di dare la possibilità a chi propone il bene ed il bello senza doppi interessi.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *