Salvini aggredito in Toscana

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Salvini – “Io ti maledico!”. E’ la frase che una donna urla mentre strappa la mascherina e la camicia a Matteo Salvini, aggredito a Pontassieve. “Tutto bene, tranquilli. Nessun problema fisico”, commenta il leader della Lega dopo l’episodio. Ieri un locale del comune fiorentino aveva rinunciato a ospitare un pranzo con il leghista per le minacce ricevute.

Matteo Salvini è stato aggredito a Pontassieve, in provincia di Firenze, dove si trovava per la campagna elettorale per le regionali in Toscana. Al leader leghista è stata strappata la camicia e il rosario. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno identificato l’aggressore in una ventenne originaria del Congo, che ha urlato “io ti maledico” contro Salvini.

“Ognuno può avere idee politiche, calcistiche, religiose diverse, ma la violenza no: la camicia me la ricompro, ma strappare dal collo un rosario che mi ha regalato un parroco è una cosa che non sta né in cielo né in terra, e quella persona si dovrebbe vergognare” ha commentato Matteo Salvini. “La cosa bella che mi porto via da Pontassieve – ha aggiunto – non è quella poveretta là, ma è una signora che mi ha detto ‘Matteo, io non la penso come te, ma ti chiedo scusa a nome di quella deficiente, se vuoi ti offro un caffè’”.

“Il Paese ha bisogno di una campagna elettorale serena, basata su un confronto leale e rispettoso di tutte le posizioni politiche, lontana dalle estremizzazioni dei toni e dei comportamenti” ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, “per questo, ogni forma di violenza e di intolleranza, anche solo verbale, deve essere condannata ed isolata per garantire a tutti i protagonisti delle competizioni elettorali la piena libertà di manifestare il proprio pensiero”.

Ieri un ristorante di Pontassieve aveva denunciato di aver dovuto rinunciare a ospitare un pranzo elettorale con Matteo Salvini per le minacce e gli insulti ricevuti via web. La rinuncia di questo locale, il Sunset in via Di Vittorio, segue a distanza di pochi giorni quella di un altro ristorante della provincia di Firenze, il ristorante Centanni di Bagno a Ripoli i cui titolari il 28 agosto, per motivi analoghi, preferirono disdire un pranzo con 100 persone con Salvini e Susanna Ceccardi.




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