Vaccini – Cresce il numero di chi non fa i richiami

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Vaccini – Oltre alla curva dei contagi e al numero dei ricoveri, il governo guarda anche all’andamento della campagna vaccinale. Con l’attenzione rivolta non solo alla fascia dei “renitenti” (chi è ancora in attesa della prima dose), ma anche alla situazione delle terze dosi, il cui ritmo ha subito una caduta verticale: a febbraio – secondo i dati di Lab 24 – la media giornaliera è stata di 159mila somministrazioni, -64,5% rispetto a gennaio. Al momento restano 11,346 milioni di booster da somministrare.

Il quadro vaccinale che si ricava dal report del governo (aggiornato al 18 febbraio) evidenzia come ci sia un grande numero di persone che, dopo il completamento del ciclo primario, sono in attesa della terza dose: 11,346 milioni. Il gruppo più consistente è quello di ragazzi e ragazze tra i 12 e 19 anni (2,104 milioni), anche se in questo caso va ricordato che si tratta di una platea ammessa alla vaccinazione in un secondo tempo. Ma tutti intorno ai due milioni sono anche ventenni (1,979), i trentenni (2,056) e i 40enni (2,005). Mentre al salire ulteriore dell’età scende la quota di chi attende il booster: 1,495 milioni tra i 50enni, 793mila tra 60enni, 481mila tra i 70enni e, infine, 430mila tra gli over 80.

Guardando alla curva delle vaccinazioni delle ultime settimane è evidente il calo progressivo delle terze dosi che per un lungo periodo hanno fatto da traino alla campagna di immunizzazione contro il coronavirus. Effetto forse dei dati su contagi e ricoveri tutti in via di miglioramento che danno l’impressione di un’emergenza ormai alle spalle e spingono molti a non completare la vaccinazione.

Se a gennaio si era raggiunto il picco massimo di 588mila di terze dosi (14 gennaio), a febbraio si è scivolati subito sotto quota 300mila per finire alle 81mila del 22 febbraio (il numero più basso in un giorno feriale). Risultato: la media quotidiana è passata dalle 488mila terze dosi dello scorso mese a 159mila. Un calo di un terzo (-64,5%). Al 22 di gennaio erano state somministrate 11,292 milioni di dosi. Alla stessa data di febbraio si è fermi a 3,502 milioni.

Tra i cinquantenni 6,1% senza dosi

Nella fascia interessata all’obbligo di vaccino, vale a dire i 27,785 milioni di over 50, il 4,8% non si è ancora adeguato (1,331 milioni). Il “sottogruppo” più numeroso è quello dei cinquantenni: 587mila ancora “scoperti” (pari al 6,1%). Dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto che introduceva il vaccino imposto per legge (8 gennaio) hanno ricevuto la prima iniezione anti-Covid 834mila persone. Il gruppo dei resistenti si è così ridotto del 38,5%.




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