Nonostante il timore di attentati, avvalorato da segnalazione dei servizi segreti statunitensi e francesi, il Pontefice affronta i suo compito di pastore della Chiesa senza nessuna paura.
Saranno giorni di gioia per molti e di intenso lavoro per il Vescovo di Roma e per gli apparati di sicurezza. Si temono terroristi tra la folla e l’allerta è elevato ma Francesco è stato chiaro: “La Chiesa deve avere porte aperte” e così sarà nonostante il male possa colpire ovunque.
Messaggero di pace e riconciliazione. Con questo spirito Papa Francesco è partito per Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana. Si tratta dell’11.ma trasferta internazionale di Papa Francesco, la prima in Africa. Tra i temi di questo viaggio la pace, il dialogo interreligioso, la testimonianza dei martiri cristiani.
In Kenya sarà importante il discorso che il Papa rivolgerà alla sede delle Agenzie Onu per l’Ambiente e l’Habitat. Ci si attende un discorso ampio che riprenda i temi della “Laudato si’”. Quindi, altro momento significativo sarà la visita a “Kangemi”, uno degli “slum” della capitale keniana. Seguirà l’incontro con i giovani del Paese, ragazzi in difficoltà che necessitano dell’incoraggiamento del Santo Padre per guardare avanti con ottimismo in luoghi dove la vita non è certamente facile.
In Uganda il momento centrale sarà la Messa per i Martiri del Paese, seguiti da una visita alla Casa di Carità di Nalukolongo, guidata dai Gesuiti. In questo paese sono attive 288 istituzioni sanitarie promosse dalla Chiesa Cattolica. Centrale anche la vicenda dei martiri ugandesi.
In Uganda il pontefice sarà atteso da polemiche sulla situazione degli omosessuali. Le parole del presidente dell’Uganda Yoweri Kaguta Museveni hanno scatenato polemiche: “La sessualità è una questione privata. Che bisogno hanno gli omosessuali di mostrarla in pubblico?”
In Uganda infatti è ancora in vigore una legge che di fatto concepisce l’omosessualità.
“In Uganda le persone omosessuali non sono cacciate o perseguitate, ma ignorate. Non si discute in pubblico di sesso e sessualità. E’ la tradizione africana. Il sesso è questione privata, confidenziale. Se avessi baciato mia moglie in pubblico non sarei stato eletto. Molti africani mi avrebbero detto: perché la bacia in pubblico? Gli omosessuali si mostrano in pubblico, che bisogno c’è di farlo. Ai governi occidentali piace provocarci su questo tema. Ma la risposta è semplice: noi non siamo occidentali o europei. Noi siamo africani”. Quindi il presidente Museveni ha concluso evidenziando che nel suo paese non è previsto il carcere per gli omosessuali ma ribadendo. “Il problema non è che sono omosessuali, ma la provocazione”.
Quindi nella Repubblica Centrafricana Bergoglio avrà il ruolo di messaggero di pace e di riconciliazione in una nazione ferita dalle violenze, a cui Francesco testimonierà la sua vicinanza e darà un forte segno di pace a partire dalla visita in un campo profughi, di una parrocchia cattolica, dove sono accolti oltre 2 mila sfollati.
la prima cosa che fa dopo aver incontrato le autorità”.
Particolarmente significativo l’incontro con la comunità musulmana centrafricana, nella moschea centrale di Bangui.
Momento centrale della visita a Bangui la Messa alla cattedrale dove il Papa aprirà la Porta Santa del Giubileo della Misericordia.
Il messaggio di pace e riconciliazione del viaggio in Africa non è stato modificato dopo gli eventi tragici di Parigi. E ha ribadito che nulla cambia per la visita in Centrafrica:
In tutto, il Pontefice pronuncerà 19 interventi, 14 in italiano, 2 in inglese, 2 in spagnolo e uno in francese.
Ecco l’intero programma con gli appuntamenti:
07:45 Partenza in aereo dall’Aeroporto di Roma/Fiumicino per Nairobi in Kenya
17:00 Arrivo all’Aeroporto Internazionale “Jomo Kenyatta” di Nairobi . Cerimonia di benvenuto nella State House
18:00 Visita di cortesia al Presidente della Repubblica nella State House a Nairobi
18:30 Incontro con le Autorità del Kenya e con il Corpo Diplomatico
Giovedì, 26 novembre 2015
08:15 Incontro interreligioso ed ecumenico nel Salone della Nunziatura Apostolica a Nairobi
10:00 Santa Messa nel Campus dell’Università di Nairobi
15:45 Incontro con il Clero, i Religiosi, le Religiose ed i Seminaristi nel campo sportivo della St Mary’s School
17:30 Visita all’U.N.O.N.
Venerdì, 27 novembre 2015
08:30 Visita al quartiere povero di Kangemi a Nairobi
10:00 Incontro con i giovani nello Stadio Kasarani
11:15 Incontro con i Vescovi del Kenya nella sala VIP dello Stadio
15:10 Cerimonia di congedo all’Aeroporto Internazionale “Jomo Kenyatta” di Nairobi
15:30 Partenza in aereo da Nairobi per Entebbe
16:50 Arrivo all’Aeroporto Internazionale di Entebbe in Uganda .Cerimonia di benvenuto
17:30 Visita di cortesia al Presidente nella State House ad Entebbe
18:00 Incontro con Autorità e Corpo Diplomatico nella Sala delle Conferenze della State House
19:15 Visita a Munyonyo e saluto ai Catechisti e Insegnanti
Sabato, 28 novembre 2015
08:30 Visita al Santuario Anglicano dei Martiri di Namugongo
09:00 Visita al Santuario Cattolico dei Martiri di Namugongo
09:30 Santa Messa per i Martiri dell’Uganda nell’area del Santuario Cattolico
15:15 Incontro con i giovani a Kololo Air Strip a Kampala
17:00 Visita alla Casa di Carità di Nalukolongo
18:00 Incontro con i Vescovi dell’Uganda nell’Arcivescovado
19:00 Incontro con Sacerdoti, Religiosi, Religiose e Seminaristi nella Cattedrale
Domenica, 29 novembre 2015
09:00 Cerimonia di congedo all’Aeroporto di Entebbe
09:15 Partenza in aereo da Entebbe per Bangui nella Repubblica Centrafricana
10:00 Arrivo all’Aeroporto Internazionale “M’Poko” di Bangui . Cerimonia di benvenuto
11:00 Visita di Cortesia al Presidente dello Stato di Transizione nel Palazzo Presidenziale “de la Renaissance”
11:30 Incontro con la Classe Dirigente e con il Corpo Diplomatico
12:15 Visita al campo profughi
13:00 Incontro con i Vescovi della Repubblica Centrafricana
16:00 Incontro con le Comunità Evangeliche nella sede della FATEB (Facoltà di teologia evangelica di Bangui)
17:00 Santa Messa con Sacerdoti, Religiosi, Religiose, Catechisti e giovani nella Cattedrale di Bangui
19:00 Confessione di alcuni giovani e avvio della Veglia di Preghiera sulla spianata davanti alla Cattedrale
Lunedì, 30 novembre 2015
08:15 Incontro con la Comunità Musulmana nella Moschea centrale di Koudoukou a Bangui
09:30 Santa Messa nello Stadio del Complesso sportivo Barthélémy Boganda
12:15 Cerimonia di Congedo all’Aeroporto Internazionale “M’Poko” di Bangui
12:30 Partenza in aereo per Roma
18:45 Arrivo all’Aeroporto di Roma/Ciampino