L’arte di Tatsuo Ikeda

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Arte: addio a Tatsuo Ikeda, creatore di inquietanti disegni sulla guerra
Tatsuo Ikeda, autore di disegni intricati e astratti ispirati dalle sue terribili esperienze durante la seconda guerra mondiale ha segnato lè’arte mondiale con i suoi capolavori. I disegni di Ikeda, fin dai primi lavori degli Anni 50, resi in bianco e nero e colori tenui, riflettono la prospettiva dell’artista contro la guerra, dopo aver maturato un’intensa aspirazione pacifista, testimoniata dalle serie «Anti-Atomic Bomb», «Chronicle of Birds and Beasts» e «Genealogy of Monsters». Rappresentano creature strane e minacciose che alludono alle atrocità della guerra, alla catastrofe delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki e ai poteri corruttori del nazionalismo.

Nato nella prefettura di Saga nel 1928, l’artista venne selezionato come pilota kamikaze nel 1943, sebbene poi non venne mai inviato su un volo suicida prima della fine della Seconda Guerra mondiale. Successivamente, Ikeda si trasferì a Tokyo per studiare alla Tama Art University, dove fu allievo di Taro Okamoto, per poi collegarsi al gruppo di studio sull’arte d’avanguardia di Kiyoteru Hanada.

Arte: addio a Tatsuo Ikeda, creatore di inquietanti disegni sulla guerra

L’uso da parte delle forze armate degli Stati Uniti delle spiagge nel villaggio giapponese di Uchinada come poligono di tiro e i test delle bombe termonucleari statunitensi nel Pacifico hanno segnato la produzione di Ikeda tra il 1955 e il 1960. L’artista ha anche studiato da vicino le relazioni tra i soldati americani e la gente del posto e, per mantenersi finanziariamente, ha dipinto ritratti per i militari americani di stanza in Giappone. Dal 1963 al 1964 Ikeda ha creato la serie di disegni «Spazio ellittico», che è stata ispirata dalla firma del trattato di cooperazione e sicurezza reciproca tra gli Stati Uniti e il Giappone e si concentra sulla complessa struttura del corpo e della mente umana.

Ha esplorato ulteriormente quei temi surrealisti nella sua successiva serie «Toy World», completata tra il 1966 e il 1970, e nel 1973 ha iniziato a lavorare sulla serie «Brahman», per la quale ha adottato un approccio contemplativo e filosofico per rappresentare forme folli. L’artista ha esposto lavori al Museum of Modern Art di New York, al Moca di Hiroshima in Giappone, nelle gallerie Fergus McCaffrey a New York e St. Barth, al Fuma Contemporary di Tokyo, al Warehouse di Dallas e in altre istituzioni.

Uemon Ikeda, nome d’arte dell’artista giapponese Tatsuo Ikeda negli anni Settanta ha frequentato l’Accademia di Belle Arti seguendo le lezioni dello scultore Venanzio Crocetti.

Nel 1991 ha partecipato alla mostra collettiva Simultaneità – Nuove Direzioni dell’Arte Contemporanea Giapponese a Palazzo Braschi, Roma; nel 1997 ha preso parte al terzo festival di arte e poesia a Bomarzo Incantesimi. Scene d’arte e poesia VICINANZE; ha esposto al Museo laboratorio di arte contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma Uemon Ikeda-Acrobazia nel 2000 e Uemon Ikeda – un ragazzo che voleva vivere nel rettangolo nel 2005ha partecipato alla collettiva L’Artista come Rishi al MNAO, Museo d’Arte Orientale “G. Tucci” di Roma nel 2011.

Tra le altre iniziative, ha preso parte a LUDUS con l’installazione Filo di Arianna in piazza Trilussa a Roma; ha realizzato nei giardini della Sinagoga di Roma un’ installazione per la Giornata Europea della Cultura Ebraica; nel febbraio 2013 ha esposto alla collettiva Io Klimt al Palazzo dei Consoli di Gubbio; nel 2017 ha partecipato alla 102esima edizione della NIKA Exibition al National Art Centre di Tokyo, una delle tre esposizioni d’arte più importanti in Giappone.

 

 




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