Cinema – Film – Al posto tuo

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Cinema – Film – Al posto tuo
Da oggi nelle sale una divertente commedia italiana “Al posto tuo”.
Luca Molteni è un uomo affascinante, single per scelta e ha un gran successo con
le donne. Rocco Fontana è sposato con Claudia, ha tre figli, una casa in campagna ed è
perennemente a dieta. Uno è un preciso geometra, l’altro un estroso architetto.
Hanno in comune solo una cosa: il lavoro.
Entrambi direttori creativi di due aziende di ceramiche e sanitari sull’orlo della fusione, si sfideranno per conquistare l’unico posto di Responsabile nella nuova società. Le qualità dell’uno sembrano mancare all’altro e proprio per questo l’azienda decide di far loro una “proposta indecente”: un vero e proprio “scambio di vite” per cercare di capire (e accettare!) le rispettive abitudini e gli immancabili i segreti… ma basta poco per capire che la vita di famiglia è veramente tutta un’altra musica……….
Cosa fareste se vi proponessero di scambiare la vostra vita con quella di un estraneo per una
settimana?
E se la sfida vi mettesse in gioco per mantenere il poso di lavoro? In anni di crisi c’è poco da
scherzare a riguardo e due creativi le cui ditte sono state assorbite da una grossa azienda leader
nel settore bagni decidono di accettare la bizzarra proposta.
Modaiolo e tecnologico Luca, tranquillo padre di famiglia Rocco; glamour e sciupafemmine il
primo, pacioccone e vecchio stile il secondo, l’uno contro l’altro, nemici per circostanza.
Dalla commedia sofisticata e romantica di “Poli opposti” (film d’esordio del regista) si passa a
quello che gli americani chiamano “Buddy Movie”, film che vede due caratteri maschili
differenti in relazione tra loro, da nemici a partners. E se i due mattatori sono Luca Argentero e
Stefano Fresi, il sorriso è assicurato. Completano il cast Ambra Angiolini, volitiva moglie di Rocco
e Grazia Schiavo (Ines), sensuale e stralunata vicina di casa di Luca con un segreto ben nascosto,
oltre ad una serie di bravissimi caratteristi.
La Roma patinata e da cartolina di “Poli opposti” cede il posto ad un paesino di provincia dove
in piazza c’è ancora il baretto gestito dalla bella del luogo (Serena Rossi) e dove l’evento
mondano di punta è il saggio di danza di una scuola.
Girato con una macchina da presa in perenne movimento, con lenti anamorfiche come si usava
nel cinema classico, il film presenta anche una colonna sonora variegata, che coniuga musiche
originali, pezzi pop/rock di giovani complessi emergenti e qualche brano di repertorio dal
sapore vagamente vintage.
Ecco le parole rilasciate dai protagonisti.
Luca Argentero è il single sciupa donne.
Nel film tu e Stefano Fresi vi scambiate i ruoli, ognuno deve vivere la vita dell’altro per un
mese. Accetteresti mai una condizione del genere nella vita reale?
“Non potrei mai!!! Sono molto legato alle mie abitudini, ai miei spazi alle mie cose… più che
altro troverei insopportabile l’idea che qualcun’altro vivesse “al posto mio”, a casa mia,
circondato dai miei affetti. Questo vale certamente per un semi-sconosciuto, perché sono
invece molto felice di condividere i miei spazi con gli amici più cari, ospitare e condividere”.
Quanto c’è di Luca Argentero in Luca Molteni, il tuo personaggio?
“Direi pochissimo, sia dal punto di vista dello stile perché non sono così fanatico dell’estetica e
dell’aspetto, sia per quanto riguarda il cinismo e la competitività che il Molteni mette nel suo
lavoro. Sono anch’io attento e scrupoloso, ma sicuramente non disposto a tutto pur di riuscire
nei miei intenti”.
Qual è stato il momento più divertente per te durante la lavorazione del film?
“Le pause pranzo assieme a Stefano…. Abbiamo attrezzato i nostri camerini come delle vere e proprie cucine da campo, con dispensa e strumenti per preparare piatti freddi che inevitabilmente finivano distribuiti tra tutti… Stefano è uno chef mancato!!!
Stefano Fresi. Esistono molti reality show che si basano sullo scambio di vite (pensa ad esempio a
“Cambio moglie”), proprio come capita nel film a te e a Luca Argentero. Cosa ne pensi?
Riusciresti davvero a vivere nei panni di qualcun altro?
“La risposta più semplice sarebbe: “ci starei stretto”, no?
In realtà il vestire i panni di un altro è già per me una professione. Quindi nella vita eviterei
volentieri…
In che modo si trasforma il tuo personaggio dopo lo scambio proposto dall’azienda?
Scopre cose nuove, si mette in discussione e capisce che dal confronto con qualcuno di
profondamente diverso possono nascere scontri e difficoltà ma anche nuovi orizzonti e punti di
vista incavolati prima.
Qual è stato il momento più difficile o particolare per te durante le riprese?
Stare su un letto in mutande davanti alla troupe è sempre imbarazzante specialmente se hai
dimenticato a casa “la tartaruga” degli addominali…

Raffaele Dicembrino
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