Cinema – Film: il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo

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Cinema – Film: il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo

Durante la fine settimana appena conclusasi sono usciti tre cinepanettoni, sbaragliati dalla concorrenza di Rogue One – A Star Wars story e del fantasy di Tim Burton Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali. Poveri ma ricchi, Natale a Londra – Dio salvi la regina e Fuga da Reuma Park si sono attestati tutti sotto il milione di euro (923mila il primo, 720mila il secondo, 640mila l’ultimo).
Uscito il weekend precedente, Non c’è più religione è sceso al settimo posto in classifica, perdendo 228 schermi; mentre Un Natale al Sud, visibile dal 1° dicembre, si è dovuto ritirare da 220 sale riuscendo a richiamare poco più di 20mila spettatori. La mossa di uscire per primi ha funzionato un po’, ma non troppo. Nelle prime due settimane di programmazione Un Natale al Sud ha totalizzato circa 2 milioni di euro. Lo stesso dicasi di La cena di Natale, già nelle sale dal 24 novembre e che ha praticamente concluso la carriera (oggi è al 29mo posto) con 2 milioni.
Nella strategia delle date di uscita c’è poi una variante, inaugurata nelle ultime stagioni. Il 1° gennaio arriva Mister Felicità di Alessandro Siani, che fino ad allora se ne sarà stato sulla riva del fiume a veder passare i “cadaveri” dei nemici, sperando di prendersi tutto il mercato. Speranza realistica? L’anno scorso, con l’uscita a Capodanno, Quo vado? incassò 65 milioni; e Checco Zalone fu celebrato come il salvatore del nostro cinema. Però Siani, che debuttò a gennaio 2015 con Si accettano miracoli, incassò solo 15 milioni: cifra più che rispettabile – soprattutto a confronto con gli incassi di oggi – ma non paragonabile a Zalone.
Funzionano poco anche i trust, a giudicare dallo scarso entusiasmo per Fuga da Reuma Park, dove Aldo, Giovanni e Giacomo si sono associati con Ficarra e Picone.
E proprio di Fuga da Reuma Park che oggi vi vogliamo narrare. Non ci troviamo sul pianeta Terra al giorno d’oggi, ma su quello Aldo Giovanni e Giacomo tra 30 anni: qui tutto può accadere. E non è nemmeno un giorno qualsiasi: è la Vigilia di Natale, il giorno (e la notte) più magici di tutto l’anno. Il trio si ritrova al Reuma Park, una casa di ricovero costruita in un vecchio luna park in cui le attrazioni sono ancora funzionanti e a disposizione degli ospiti. Qui però c’è poco da divertirsi: il Reuma Park somiglia piuttosto a un carcere di massima sicurezza con tanto di cecchini che sorvegliano l’uscita: se provi a scappare ti sparano. E come in ogni carcere che si rispetti, anche qui non manca l’aguzzino: Ludmilla, la temibile infermiera russa taglia XXL.
Giacomo passa le sue giornate in sedia a rotelle, attaccato a flebo di Barbera, gira con una pistola giocattolo e odia tutti; Giovanni ha la memoria che fa cilecca e parla con i piccioni e i pesci rossi (ma non ha perso la passione per le procaci infermiere); Aldo, dopo un lunghissimo viaggio in auto dalla Sicilia, viene abbandonato lì dai figli proprio la mattina di Natale.
Arresi? Perduti? Tutt’altro: la notte di Natale, mentre al Reuma Park si fa festa con ospiti a sorpresa, musica, tombolata e panettone, il trio ricomposto mette in atto una rocambolesca fuga a suon di petardi, lanciarazzi e fuochi d’artificio. Verso dove? Giacomo ha un sogno, Giovanni ha una barca e Aldo ha il solito travolgente entusiasmo. La notte di Natale tutto può accadere, anche imboccare i Navigli di Milano per raggiungere Rio de Janeiro.
La caratteristica principale che identifica la comicità di Aldo Giovanni e Giacomo, quasi il loro marchio di fabbrica, è l’essere surreali. Questo elemento, insieme a molti altri che hanno portato
a una carriera piena di successi, descrive perfettamente questo nuovo film.
Quello di Reuma Park è un mondo fantastico e visionario, con avventure che appartengono quasi al mondo onirico: “La nostra comicità e i nostri personaggi sono spesso stati definiti stralunati,
paradossali. Se la nostra comicità abita nel surreale, questo film celebra il nostro mondo come nessun altro prima d’ora”.
Nel 2016 Aldo Giovanni e Giacomo festeggiano il 25° anniversario della loro carriera.
L’hanno celebrato prima con un tour sold out nei palazzetti dello sport, dove hanno riproposto gli sketch più amati dal pubblico: THE BEST OF ALDO GIOVANNI E GIACOMO ‐ LIVE 2016, in Italia e per la prima volta all’estero.
Poi con il libro TRE UOMINI E UNA VITA, uscito l’8 novembre a cura di Michele Brambilla per Mondadori, un racconto intimo e divertente pieno di aneddoti sulla loro storia.
Infine al cinema, con il nuovo film FUGA DA REUMA PARK., Aldo, Giovanni e Giacomo per uno dei sodalizi artistici più noti e amati della storia dello spettacolo italiano degli ultimi decenni ‐ protagonista di spettacoli teatrali, televisivi e cinematografici dal successo travolgente ‐ si forma come “trio” nel 1991.
Li accomuna una visione vivace e semplice della comicità, fatta di un equilibrato ed efficace connubio tra l’immediatezza della battuta verbale e l’abilità mimica: connubio che si esprime all’interno di una struttura collaudata quale quella dello “sketch” che, seppure con fantasiose e innovative variazioni, resterà comunque centrale nella loro produzione.
Nel 1992 i tre attori sono ospiti fissi del programma Su la testa, ideato e condotto da Paolo Rossi su Rai 3, esperienza che li porta con successo, per la prima volta come “trio”, all’attenzione delle grandi platee televisive. All’intensa attività teatrale si affianca quella televisiva e radiofonica: sono ospiti fissi nel programma di Rai 3 Cielito lindo e conducono su Radio DJ il programma mattutino Baldini’s land. È del 1994 la loro prima partecipazione al programma televisivo di Italia 1 Mai dire
gol, che prosegue con successo per tre stagioni e nel 2004, con la nuova edizione di Mai dire Domenica.
Nel 1995 si rinnova la loro collaborazione con Paolo Rossi, col quale sono lungamente in tournée teatrale nello straordinario spettacolo Il Circo di Paolo Rossi, presentando altri formidabili personaggi. Nello stesso periodo, realizzano anche il loro spettacolo I corti, di cui è interprete anche Marina Massironi, con la regia di Arturo Brachetti: un successo strepitoso di pubblico e critica tanto che viene replicato per tre stagioni teatrali consecutive.
Nel 1997 il “trio” affronta l’esperienza del grande schermo, curando a otto mani con Massimo Venier sceneggiatura e regia del film Tre uomini e una gamba, dove recita anche Marina Massironi: la pellicola si rivela il caso cinematografico dell’anno e riceve importanti riconoscimenti tra cui la candidatura ai David di Donatello come la miglior Opera Prima. È del 1998 il secondo film Così è la vita – una storia vera scritto e girato ancora con Massimo Venier e Marina Massironi come interprete femminile. Lo spettacolo Tel chi el telùn (1999) con Marina Massironi, la musica eseguita dal vivo e la straordinaria regia di Arturo Brachetti, viene rappresentato per due mesi
ininterrotti sotto un tendone da circo a Milano. Riceve un entusiasta consenso di pubblico, dal vivo e come homevideo, ma anche in televisione, grazie alla messa in onda su Canale 5, di un programma a puntate intitolato Aldo Giovanni e Giacomo show.
Il successo del trio prosegue col terzo film Chiedimi se sono felice (2000), ancora una volta scritto e diretto insieme a Massimo Venier e con Marina Massironi come principale interprete femminile.
Il quarto film La Leggenda di Al, John e Jack (2002) dà vita ‐ sempre in collaborazione con Massimo Venier ‐ a un progetto impegnativo e complesso, a lungo coltivato e tenuto nel cassetto, di ironica “gangster story” che prevede una precisa ambientazione storica (gli anni ’50) e geografica (il film è stato girato per gran parte a New York) e una particolare cura per la scenografia, la fotografia, le musiche e le atmosfere d’epoca. Nel dicembre 2004 esce anche il loro quinto film Tu la conosci Claudia?, la cui regia è affidata al solo Venier, e che li vede affiancati da bravissime e
note attrici tra cui Paola Cortellesi (protagonista femminile), Ottavia Piccolo, Sandra Ceccarelli. I tre artisti ripropongono con ironia variazioni sui temi dell’amicizia e dell’amore, a loro cari e, ancora una volta, vengono premiati dall’attenzione del pubblico. Il 2005 porta la più interessante novità nella produzione artistica del “trio” degli ultimi anni: il loro ritorno sulle scene con un nuovo spettacolo dal vivo,
Anplagghed, che da febbraio 2006 li porta a toccare con una lunga tournée moltissime zone d’Italia.
Si tratta in fondo di un ritorno alla loro originaria vocazione, quella dello show dal vivo, a contatto immediato con il loro numerosissimo e variegato pubblico di ammiratori ed appassionati, che da tempo attendeva il rinnovarsi di questo tipo di appuntamento, dopo i tanti divertenti film di successo. Progettato per grandi spazi quali i palasport o simili, con un grande palco e supporti tecnici di altissimo livello, Anplagghed è stato anche ripreso con sistemi estremamente innovativi per poter fornire un prodotto video di elevatissima qualità. Così si è passati alla “fase due” innovativa e fortunata: la proposta al cinema dello spettacolo (Anplagghed al cinema) , che è stata un grande successo del Natale 2006 e al quale nel 2007 è seguita una seconda tournée teatrale.
Nell’autunno 2007 è uscito in libreria il cofanetto di Anplagghed con un libro e due DVD: quello dello spettacolo e quello degli extra (backstage, prove, gag inedite). Nel gennaio 2008 Canale 5 ha trasmesso in due puntate la versione televisiva dello spettacolo teatrale.
Nei mesi di maggio e giugno 2008, in prima serata su Italia 1, sono stati protagonisti di Pur Purr Rid, un viaggio esilarante in quattro puntate attraverso il loro intero repertorio: i migliori sketch teatrali e televisivi, le indimenticabili sequenze dei film, il ritmo incalzante delle gag irresistibili hanno nuovamente ottenuto un ottimo successo di pubblico.
Nel 2008 esce il loro settimo film Il cosmo sul comò, diretto da Marcello Cesena. Questa volta il trio si sperimenta con la commedia a episodi, quattro legati da un quinto a fare da filo conduttore.
Nell’autunno 2009 tornano in televisione come ospiti fissi della trasmissione di Rai 3 Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio, interpretando una strampalata ronda padana. Sono in edicola, con il Corriere della Sera, con Il meglio di Aldo Giovanni e Giacomo, 8 dvd esclusivi con una rassegna delle formidabili performance televisive, cinematografiche e teatrali. A Natale 2009 esce per Rizzoli il cofanetto II meglio di Aldo Giovanni e Giacomo ‐televisione, teatro, cinema: 3 dvd e un libro di Maurizio Porro. Nell’aprile 2010 prestano le loro voci per il doppiaggio del film documentario Oceani 3D, il primo film subacqueo interamente realizzato in digitale tridimensionale. A dicembre dello stesso anno tornano trionfalmente nelle sale cinematografiche con il film campione di incassi La banda dei Babbi Natale (Biglietto d’oro 2011).
Nel novembre 2012 tornano sulla scena teatrale con l’esilarante spettacolo Ammutta muddica, diretti, ancora una volta, da Arturo Brachetti, con la partecipazione di Silvana Fallisi. A differenza di Anplagghed, allestito in palazzetti di grande capienza, con Ammutta Muddica il trio è voluto tornare alla dimensione teatrale più classica, come per I Corti, per recuperare una maggiore vicinanza e interazione con il pubblico. Lo spettacolo ha registrato il record del tutto esaurito per 80 repliche in 5 mesi, per un totale di 180.000 spettatori.
Nel 2014 Ammutta Muddica è stato trasmesso in 3 puntate (più Il Meglio di) in prima serata su Canale 5. Sempre del 2014 è il loro nuovo successo cinematografico: Il ricco, il povero e il maggiordomo, di cui firmano sceneggiatura e regia (con Morgan Bertacca). Il 2016 è l’anno del 25esimo anniversario del trio, che lo festeggia con un grande tour nei palazzetti in Italia e per la prima volta all’estero: The best of Aldo Giovanni e Giacomo‐live 2016, regia di Arturo Brachetti, con Silvana Fallisi e con la musica dal vivo della grande orchestra dei The Good Fellas, raccoglie il meglio della produzione teatrale, cinematografica e televisiva del trio. Lo spettacolo ha registrato
il sold out per 37 repliche, totalizzando più di 200 mila spettatori in 15 città italiane e 5 europee.

Raffaele Dicembrino




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