Cinema – Film: La marcia dei pinguini il ritorno

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Un grande film-documentario tra poche ore nelle sale italiane.“12 anni dopo La marcia dei Pinguini, ritrovo i pinguini imperatori durante la spedizione Wild-Touch Antarctica “. A forza di parlarne sempre e ovunque, erano diventati quasi un’idea astratta. Temevo che l’immagine che me ne ero fatto avesse superato la realtà. Ma no, al contrario! E’ una felicità assoluta averli visti di nuovo, sono molto più belli che nel mio ricordo ! L’attrazione che provo per essi è rimasta intatta. Prima di tutto la loro silhouette fa pensare alla nostra, e questo è veramente sconvolgente. Essere in contatto con i pinguini imperatori, non significa solo osservarli, ma costituisce un vero incontro. Essi si mostrano amichevoli verso di noi e questo è molto raro. Noi infatti siamo dei predatori e gli animali fuggono via da noi. I pinguini ci tollerano, anzi sono curiosi, si avvicinano…sono veramente animali particolari. Non ho un ricordo più bello di quello di passeggiare sulla banchisa, di essere raggiunto da un pinguino e di condividere insieme a lui una parte del tragitto. E’ un privilegio immenso poter vivere questo momento con voi… e di continuare l’avventura… “ queste le parole di presentazione del regista Luc Jacquet.
La Marcia dei Pinguini – Il Richiamo, il sequel dell’emozionante e spettacolare film già campione d’incassi in Italia, uscirà nelle sale italiane a partire da domani 23 febbraio.
A raccontare le avventure del giovane pinguino, che intraprende il suo primo viaggio per una destinazione sconosciuta, sarà il poliedrico Pierfrancesco Diliberto, in arte “Pif”, attore, conduttore, regista.
A dieci anni di distanza, il regista Luc Jacquet ci riporta tra i ghiacci con la magia delle riprese in alta definizione e l’utilizzo di innovative camere subacquee e droni, per una nuova avventura alla scoperta dell’Antartide.
Le riprese si sono svolte lo scorso inverno per oltre due mesi, internamente in 4k e in condizioni incredibilmente avverse. Il regista ci conduce nelle profondità del mare e in luoghi inaccessibili all’uomo, per mostrarci la battaglia dei pinguini affinché si rinnovi il miracolo della vita.
Protagonista un giovane pinguino che intraprende il suo primo viaggio insieme ai propri simili per una destinazione sconosciuta, guidato solo dall’ istinto.
Attraverso gli occhi e i ricordi di un pinguino anziano, anche noi potremo osservare da vicino questo momento decisivo della vita del cucciolo. Seguiremo il nostro pinguino in tutto il suo straordinario viaggio e le grandi sfide che lo aspettano a ogni passo. Più di altri film, La marcia dei Pinguini ha contraddistinto il nostro percorso di produttori. Tutto ha avuto inizio 15 anni fa, nel 2002, l’anno del primo incontro con Luc Jacquet. La storia che voleva portare sugli schermi costituiva un genere del tutto nuovo per Bonne Pioche.
Per lui, come per noi, si trattava del primo film destinato al cinema. La forza di questa storia
sulla Natura e la passione di Luc per i pinguini imperatori ci sembravano interessanti a tal
punto da accettare il rischio di impegnarci in quest’ambiziosa scommessa. Tuttavia, eravamo
ben lontani dall’immaginare che la storia dei pinguini ci avrebbe condotto a vivere una tale
avventura. Abbiamo avviato questa produzione atipica, inviando, per 12 mesi in Antartide, una piccola troupe per riprendere questa storia unica. Sebbene la nostra determinazione non abbia mai
avuto momenti di incertezza sul produrre questo film, tuttavia la nostra avventura come
produttori è stata assai più complicata del previsto. Alla vista della lotta dei pinguini sulla
banchisa per la sopravvivenza, abbiamo dovuto trasformare la vita quotidiana nella «Marcia
dei produttori » per far fronte a tutte le difficoltà tecniche, logistiche e finanziarie al fine di
poter far esistere questo film.
Nel pieno delle riprese e nell’affrontare le terrificanti tempeste sulla banchisa, ci siamo ritrovati in una complessa emergenza finanziaria. Alcuni partner cinematografici non avevano preso sul serio la nostra storia sui pinguini e non avevano neanche voglia di farne parte !
Troppi debiti per la nostra piccola struttura, eravamo sul punto di abbandonare tutto…
fino al giorno in cui abbiamo incontrato Jean François Camilleri, che era direttore della distribuzione di Disney France Studios. E sebbene, per convincerlo, si sia dovuto, nel suo
ufficio, mimare il passaggio di uova fra un pinguino e l’altro, è stato il primo a intravedere in
questo progetto la forza di farne un film. Ritrovata la fiducia, abbiamo potuto trovare altri
partner e abbiamo ripreso la produzione.
Quando il 26 gennaio 2005 è uscito nelle sale, eravamo fieri e felici che alla fine, dopo tante difficoltà, questo film fosse uscito sugli schermi, e mai avremmo immaginato un’accoglienza così eccezionale da parte del pubblico.
Gli spettatori si sono completamente appassionati a questa storia universale; la straordinaria vita dei pinguini imperatori in Antartide ha conquistato tutti. Inoltre, all’estero, il film ha ottenuto un successo dopo l’altro, portando Luc e i suoi pinguini imperatori in tutti i continenti.
Dopo quest’accoglienza fuori dal normale da parte del pubblico per un film documentario, abbiamo avuto il piacere di ottenere vari riconoscimenti alla nostra professione: il premio musicale francese dei Victoires de la musique a Emilie Simon; un César e altri premi internazionali, fino a quando l’Accademia degli Oscar decide di condurci a Hollywood …
Fin dal principio, questo film è stato straordinario e ha superato ogni immaginazione!
Quest’avventura americana, la settimana passata insieme a Luc per la cerimonia degli Oscar resterà certamente uno dei momenti più indimenticabili della nostra storia professionale…come hanno fatto i pinguini a portarci fino a lì ? Eravamo partiti da così lontano…
Quindi, per mettere i nostri eroi al centro di questa nomination, siamo arrivati sul red carpet dell’Hollywood Boulevard con in mano un peluche a forma di pinguino imperatore.
I 3000 invitati del «Kodak Theatre» erano divertiti dalla nostra presenza in compagnia di questi simpatici uccelli e noi abbiamo vissuto questo sogno inimmaginabile di ricevere l’Oscar per il migliore documentario. Più tardi, uscendo dalle scene, Lauren Bacall ci ha teso il braccio…certamente per farci le congratulazioni, ma soprattutto perché voleva uno dei
nostri peluche « so cute » in regalo!
La marcia dei Pinguini ha sicuramente lasciato un segno nella nostra vita ma allo stesso tempo ci ha motivato a fare il nostro mestiere con più grinta.
Abbiamo continuato in maniera rapida la nostra collaborazione con Luc con « LA VOLPE E LA BAMBINA » e poi con il suo film più rischioso « IL ÉTAIT UNE FORÊT ».
Ma Luc non ha mai smesso di pensare ai suoi vari inverni passati in Antartide. L’attrazione per i pinguini imperatore è rimasta sempre immutata. Nel Gennaio 2016, Luc, di ritorno dalla spedizione «Antarctica» effettuata con WildTouch e Paprika films, intorno alla base Dumont d’Urville, ci ha raccontato con entusiasmo ciò che aveva esaminato di nuovo durante quelle settimane passate sulla banchisa, immerso totalmente nella colonia dei pinguini. Le condizioni metereologiche di quella primavera 2015 in Antartide erano molto diverse da quelle dell’anno in cui avevamo La marcia dei Pinguini. Questo gli ha permesso di passare molto più tempo in mezzo ai giovani imperatori durante un periodo speciale, ovvero quello di entrare in acqua per la prima volta, in risposta al misterioso richiamo dell’oceano.
Da dodici anni le tecniche di ripresa sono cambiate notevolmente. Nel 2003 eravamo costretti a girare con pellicole 16mm perché erano le uniche che all’epoca potevano resistere al freddo e alle difficili condizioni della luce sul ghiaccio.
Nella sua ultima spedizione, Luc ha potuto girare in risoluzione 4K, offrendo così una qualità
dell’immagine migliore. Le attuali attrezzature tecniche, come i droni, gli hanno permesso di
effettuare delle riprese mozzafiato dell’Antartide in tutta la sua maestosità. Ma ciò che è stato
più esaltante, è stato certamente quello che ha visto sulla banchisa. In questa spedizione,
accompagnato da subacquei come Laurent Ballesta e Yanick Gentil, è riuscito a riprendere sotto i ghiacciai ciò che forse è la cosa più sorprendente del pinguino imperatore: la sua metamorfosi e l’incredibile grazia nell’acqua.
Con la stessa passione che aveva nel 2002, Luc ci ha raccontato e ha condiviso con noi la sua avventura, ciò che ha visto, ciò che ha provato, ciò che ha scoperto di nuovo dei pinguini imperatori e fino a che punto la loro storia resta ancora in parte misteriosa. Ci ha comunicato, sempre con grande forza, il suo desiderio di raccontare con un nuovo film la storia inedita della vita straordinaria dei pinguini, basandosi sulle ultime immagini raccolte ma volendo anche includere quelle di 16mm delle riprese del 2003 che noi non avevamo mai usato.
Abbiamo, quindi, tirato fuori le scatole immagazzinate delle pellicole 16mm. Non sapevamo assolutamente nulla…non sapevamo in quale stato sarebbero stati i negativi, già rovinati dalle condizioni estreme delle riprese e dagli shock termici ricevuti. Dopo molti dubbi, abbiamo avuto la piacevole sorpresa di trovarli tutti in buono stato. Grazie all’evoluzione tecnica dei laboratori numerici abbiamo potuto digitalizzare queste immagini in una qualità migliore rispetto a quella dell’epoca. Luc quindi è stato molto felice di riscoprire queste immagini, soprattutto quelle dell’inverno, una stagione in cui raramente si riesce a girare per via delle estreme condizioni climatiche di questo periodo dell’anno.
Luc, incoraggiato da quest’ultima spedizione, arricchito d’immagini inedite, con uno sguardo vivo, ci ha trasmesso la voglia di accompagnarlo in questa nuova avventura cinematografica per raccontare ciò che ha compreso di nuovo e raccontare anche le differenze che ha trovato sulla singolare vita degli imperatori.
Rispondendo istintivamente al misterioso richiamo che lo spinge a raggiungere l’oceano,
scoprirete le incredibili prove che il pinguino dovrà compiere, a sua volta, per compiere il suo
destino e assicurare la propria sopravvivenza e quella della sua specie.
Camminerete insieme a lui tra i paesaggi effimeri dell’Antartide; sentirete la morsa di freddo
e di vento che l’aspettano ad ogni passo e vi tufferete con lui nei fondali marini fino ad allora
inesplorati.
La Marcia dei Pinguini racconta la storia della natura degli imperatori, ciò che si può
osservare e studiare. Questo nuovo film completa quella storia, focalizzandosi su ciò che non
si conosce, su quella parte sconosciuta degli imperatori. Quale è il segnale che sollecita tutti
gli imperatori a lasciare l’oceano durante il mese di Marzo ? Quale è la forza che guida questa
sincronizzazione ? Cosa spinge il maschio ad abbandonare il suo pulcino per la
sopravvivenza ? Sarebbe questo l’istinto ? Il richiamo che spinge questa specie ad arrivare in
tempo agli appuntamenti prestabiliti. Quello che guida i pulcini nella marcia in colonna, come
gli adulti ; quello che spinge i pulcini a gettarsi in acqua anche se non hanno mai imparato a
nuotare.
Da un punto di vista scientifico, la risposta non è una sola. La scienza cerca risposte, studia gli
ormoni, le condizioni del posto. Ma per un cineasta, questa parte insondabile dell’animale,
poco comprensibile, è assolutamente affascinante. Per Luc Jacquet, questa magia
inspiegabile della vita degli imperatori rende la specie ancora più bella ! L’istinto sarebbe uno
spartito suonato dagli imperatori, uno spartito quasi impercepibile di cui si sentirebbero
soltanto gli accordi maggiori.
Attraverso il film Luc Jacquet sonda questo misterioso tema dell’istinto. Vi trasporta in un’altra dimensione dove vedrete gli imperatori come non avete mai visto.




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