Cultura – Il teatro Parioli di Roma ritorna in scena

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Teatro – Dopo un lungo periodo di chiusura, nel marzo dello scorso anno, Michele ed Enzo Gentile insieme a Giovanni Vernassa, con il sostegno di Banca del Fucino, hanno rilevato il Teatro Il Parioli. La direzione artistica è affidata a Piero Maccarinelli.

Il Parioli vuole essere un grande teatro privato con la vocazione a diventare un centro culturale e polifunzionale: un teatro di produzione e di ospitalità che avrà una seconda sede presso il Teatro dei Marsi di Avezzano che sarà la
sede per la prova e il debutto di alcuni degli spettacoli prodotti da Il Parioli.

La produzione teatrale si concentrerà su spettacoli che abbiano una valenza culturale ma allo stesso tempo richiamino un pubblico sempre più vasto e diversificato.

Nella stagione 2021-2022, la prima, Il Parioli produrrà 3 spettacoli: Manola, con Nancy Brilli e Chiara Noschese di Margaret Mazzantini per la regia di Leo Muscato, Comincium con Ale e Franz di Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio De Santis e la regia di Alberto Ferrari, e Eduardo mio con Lina Sastri, scritto e diretto dalla stessa Lina Sastri.
Il cartellone si arricchisce inoltre dei seguenti spettacoli: MISTERO BUFFO di Dario Fo e Franca Rame con Matthias Martelli (26 dicembre – 9 gennaio), THE SPANK con Filippo Dini e Valerio Binasco (2 – 13 febbraio), VARIAZIONI
ENIGMATICHE con Glauco Mauri e Roberto Sturno, regia Matteo Tarasco (2 – 13 marzo), NON È VERO MA CI CREDO di Peppino De Filippo, con Enzo De Caro, regia Leo Muscato (30 marzo – 10 aprile), Stefano Fresi, Toni Fornari, Emanuela Fresi in CETRA… UNA VOLTA regia di Augusto Fornari (4 – 15 maggio)

www.ilparioli.it

Per la stagione 2022-2023 sono in progettazione. La casa dell’amore scritto e diretto da Cristina Comencini e Il figlio di Zeller per la regia di Piero Maccarinelli.

Sempre con l’intento di affermarsi come teatro di produzione, Il Parioli propone un corso biennale all’interno della scuola teatrale “Arte e Mestiere” (inizio previsto ottobre 2022) per ragazzi che vogliano conoscere da vicino, studiare e praticare l’arte e il mestiere dell’attore. I docenti sono drammaturghi, attori, autori, registi di grande esperienza. Il secondo anno il corso prevede che gli allievi prendano parte agli spettacoli che Il Parioli produrrà principalmente per le scuole, ma non solo. Già dal primo anno, oltre ai corsi quotidiani, sono previsti quattro stages a tempo pieno con professionisti di grande esperienza e verifica finale aperta al pubblico. Dalla seconda metà di novembre 2021, Il Parioli organizzerà delle selezioni per identificare i partecipanti a due stage intensivi gratuiti di cinque giorni ciascuno, allo scopo di individuare e far esercitare i possibili partecipanti al corso biennale.
A ottobre 2022 sarà avviato un corso di teatro per bambini ed uno per appassionati.
Saranno avviate importanti collaborazioni con prestigiose accademie e scuole di formazione, fra le quali l’Accademia Nazionale Silvio D’Amico e il Centro Sperimentale di Cinematografia – entrambi propongono 2 saggi di fine corso-
l’Accademia Molly Bloom che propone un corso per insegnare agli autori a far proprie le tecniche per leggere e comunicare con efficacia i propri testi letterari, l’Associazione OMNIARTE, sotto la direzione artistica del M. Maurizio Trippitelli “I Concerti del Lunedì in Teatro” a partire dal 3 Gennaio 2022. La rassegna aprirà con “We all love Morricone”, concerto/evento dedicato al grande Maestro con i musicisti storici, che lo hanno affiancato per oltre 30 anni nei tour in giro per il mondo e negli studi di registrazione delle sue indimenticabili colonne sonore. A seguire una serie di concerti che spazieranno nei vari generi musicali tra classico, popolare, etnico crossover e musica d’autore. Solo per citarne qualcuno come:

ENZO AVITABILE in concerto, CAROSONAMENTE omaggio a Renato Carosone con Peppe Servillo e i Solis String Quartet, CARMINA BURANA di Carl Orff (versione originale) MARCO MORANDI e CLAUDIA CAMPAGNOLA in
“CHIAMATEMI MIMí” – testi di Paolo Logli.

Ampio spazio verrà riservato alle collaborazioni con i principali centri culturali del quartiere; Il Parioli metterà a disposizione gli spazi del teatro per promuovere degli incontri di letteratura fra i cittadini e autori, librerie e case editrici: l’obiettivo è quello di creare un centro culturale per far crescere la sinergia fra scrittura, letteratura e lettura.
Infine, Il Parioli accoglierà attività accessorie e connesse al mondo dello spettacolo quali saggi di danza, incontri con registi e autori, presentazioni.

Nei prossimi mesi verrà aperto il Bistrot con un orario prolungato durante tutta la giornata allo scopo di offrire al quartiere un luogo di incontro per amanti del buon cibo e della cultura.

Il Parioli torna in scena grazie al nuovo concept di Inarea, che propone una nuova identità elegante, sintetica, dinamica. Il marchio è costituito da una cornice quadrata sovrastata dal logo “il Parioli”; l’insieme crea una firma
eloquente e un format flessibile, il quadrato rimanda a un boccascena contemporaneo, a uno spazio che si anima e cambia in funzione del palinsesto e delle rappresentazioni con leggerezza e versatilità.

Michele Gentile, presidente di ISP -Imprese Stabili di Produzione – afferma “essere qua oggi è per me una grande emozione. Insieme al mio socio Giovanni Vernassa abbiamo deciso di scommettere sulla riapertura del teatro Il Parioli perché crediamo che abbia le potenzialità per essere un teatro dell’ospitalità e un teatro di produzione. Grazie alla sua programmazione Il Parioli apporterà grande valore non solo alla città di Roma ma anche a tutto il mondo dello spettacolo italiano. Voglio ringraziare Banca del Fucino per il sostegno offerto sia dal punto di vista finanziario che in termini di sponsorizzazioni. Infine, ringrazio il mobilificio romano Corridi per averci sostenuto donando le poltrone della platea. Sono fiducioso che altri imprenditori romani vorranno essere al nostro fianco per aiutarci e far crescere ogni giorno il teatro Il Parioli”.

Piero Maccarinelli, direttore artistico, “sono orgoglioso di presentare la riapertura di un teatro in uno dei più bei quartieri di Roma, Il Parioli ha la vocazione di diventare una casa della cultura eclettica per la città. Sono certo che
la proposta di stili diversi quando supportati dalle qualità interpretative e registiche, possa essere la chiave per un teatro non autoreferenziale ma rivolto al pubblico”.

CARTELLONE stagione 2021-2022

26 dicembre 2021 – 9 gennaio 2022
Matthias Martelli
MISTERO BUFFO di Dario Fo e Franca Rame, regia di Eugenio Allegri

19 – 30 gennaio 2022
Nancy Brilli e Chiara Noschese
MANOLA di Margaret Mazzantini, regia Leo Muscato

2 – 13 febbraio 2022
Filippo Dini e Valerio Binasco
THE SPANK di Hanif Kureishi, regia Filippo Dini

16 – 27 febbraio 2022
Ale e Franz
COMINCIUM di Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio
De Santis, regia di Alberto Ferrari

2 – 13 marzo 2022
Glauco Mauri e Roberto Sturno
VARIAZIONI ENIGMATICHE di Eric-Emmanuel Schmitt, regia Matteo Tarasco

16 – 27 marzo 2022
Lina Sastri
EDUARDO MIO scritto e diretto da Lina Sastri

30 marzo – 10 aprile 2022
Enzo Decaro
NON È VERO MA CI CREDO di Peppino De Filippo, regia Leo Muscato

4 – 15 maggio2022
Stefano Fresi, Toni Fornari, Emanuela Fresi
CETRA… UNA VOLTA di Toni Fornari, regia Augusto Fornari
Verranno presentati due eventi speciali: La Mafia di Don Luigi Sturzo dal 14 al 19 dicembre per la regia di Piero Maccarinelli, prodotto dal Teatro Nazionale della Pergola di Firenze e dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’amico.
A seguire, dall’11 al 16 gennaio 2022 La Lezione a teatro, un progetto a cura di Emanuela Giordano, prodotto da Artisti Riuniti. Gli spettacoli sono un preludio alla nascita di una stagione parallela che dal prossimo anno teatrale vedrà la messinscena di testi che coinvolgeranno un pubblico più giovane e diversificato rispetto a quello della stagione principale.

26 dicembre 2021 – 9 gennaio 2022
Matthias Martelli
MISTERO BUFFO
di Dario Fo e Franca Rame
regia Eugenio Allegri
audio e luci Loris Spanu
management artisti Serena Guidelli
amministratore di compagnia Stefano De Leonardis
organizzazione Carmela Angelini
Enfi Teatro – Produzione di Michele Gentile

La storia
Mistero Buffo non è il risultato di una ricerca libresca, astratta, sulla cultura popolare nel Medioevo, ma è innanzitutto la possibilità di ritrovare una nuova visione del mondo: quella della storia fatta dal popolo, vissuta e raccontata dal popolo stesso in opposizione alla storia ufficiale. In questo contesto il giullare era il giornale parlato del popolo. Attraverso la sua voce il popolo parlava in prima persona demistificando il sacro e il potere, utilizzando l’arma del riso e del grottesco. In questo senso Mistero Buffo non è una novità, ma fa parte della cultura europea da secoli, fin dal Medioevo. In esso Dario Fo recupera una delle pochissime tradizioni autentiche del teatro italiano.

Lo spettacolo
Il lavoro affonda le sue radici in una forma di teatro che, attraverso la lingua corporale ricostruita col suono, con le onomatopee, con scarti improvvisi di ritmo, con la mimica e la gestualità spiccata dell’attore, passa continuamente dalla narrazione all’interpretazione dei personaggi, trasformandoli all’occorrenza dal servo al padrone, dal povero al ricco, dal santo al furfante, per riprodurre sentimenti, reazioni, relazioni, e tutte quelle altre cose che costituiscono quella rappresentazione sacra e profana chiamata Commedia.

Il cast
Oggi tocca a Matthias Martelli riportare in vita quei personaggi e riconsegnarli, se possibile, all’eternità del teatro. L’attore è solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale. Un linguaggio e un’interpretazione nuova e originale, nel segno della tradizione di un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l’ideologia trionfante del tempo dimostrandone l’infondatezza.

Perché vederlo?
Non siamo più negli anni ’70, il clima nel paese è completamente mutato, non c’è più quel fermento culturale, di lotta politica alta, drammatica, epocale. Eppure, la forza di Mistero Buffo è ancora la stessa, perché è un classico del
teatro politico universale, fortemente legato al suo autore, Dario Fo. Ora l’autore non c’è più ma il suo lascito politico, teatrale e culturale è inossidabile.




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