Cultura – La Francia in scena edizione 2019

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Francia in scena – Ha avuto inizio da qualche giorno ma proseguirà per tutta Italia con spettacoli ed eventi di grandi interesse la quinta edizione della “Francia in Scena”. La scelta degli organizzatori è quella di presentare una nuova generazione emergente di artisti francesi o prodotti in Francia che si esibiranno in Italia per la prima volta. Questi artisti parlano del mondo in cui vivono, un mondo in trasformazione. Proiettano nella loro opera aspetti molto personali del loro percorso, della loro visione, della mobilità e della ricchezza della loro identità, l’identità di genere, l’identità culturale o quella della migrazione tra i territori. La loro creazione è il frutto di forme stupefacenti, di discipline che si incrociano, di saperi che si associano a quelli di scienziati, ricercatori, filosofi con libertà e impegno. Reinterpretano il nostro patrimonio culturale senza tabù, scardinando gli spazi o appropriandosi degli stessi e coinvolgendo la società civile con i mezzi del futuro.

Tutto quello che c’è da sapere su “La Francia in scena 2019”

Arrivata alla sua quinta edizione, dal 4 maggio al 27 novembre la Francia in Scena presenta al pubblico di tutt’Italia la diversità e la vitalità della scena artistica francese in dialogo con le maggiori istituzioni culturali e i festival più importanti del Paese ma anche con i luoghi più belli del nostro patrimonio artistico come la Necropoli della Banditaccia a Cerveteri o la Rocca Albornoziana di Spoleto.

La partenza a Maggio, sotto il segno delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci. Con il sostegno della Fondazione Teatro della Toscana, i battenti si sono aperti a Piazza Ognissanti a Firenze ad accompagnare la Parata dei Giganti pensata da Léonard Martin, artista in residenza all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, ma questo è stato soltanto l’inizio di un programma tutto da seguire. Infatti Léonard Martin firma anche l’identità visiva di questa stagione artistica che vuole valorizzare il patrimonio culturale franco-italiano. Il 18 maggio, nell’ambito della Festa dei Musei e su invito del Teatro Stabile dell’Umbria, Sylvain Groud propone due performance eccezionali alla Galleria Nazionale dell’Umbria. Questa prima incursione dello spettacolo nel patrimonio sarà seguita da tante altre : il Théo Ceccaldi Trio apre il festival di Jazz Una Striscia di terra feconda al Museo Archeologico Nazionale di Palestrina, mentre la Necropoli della Banditaccia di Cerveteri, iscritta nella lista dei siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, accoglie, tra gli altri, Pascal Contet & Daniele Roccato. Dopo la sua creazione per Monuments en Mouvements promossa dal Centre des monuments Nationaux, Nacera Belaza danzerà alla Rocca Albornoziana del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto per una serata unica. Sempre a maggio, Novara diventa la capitale del Jazz con NovaraJazz che porta in città e nel territorio circostante 11 concerti di artisti francesi in luoghi come il Giardino della Canonica del Duomo o il Castello Visconteo-Sforzesco. Nel 2019, ospite curatore della sezione all’aperto del Bolzano Danza è il coreografo francese Rachid Ouramdane, Direttore del Grenoble Centro Coreografico Nazionale (CCN2).

Riflettori puntati sulla città di Napoli quest’anno per il centenario del Grenoble – Institut français di Napoli. Il Napoli Teatro Festival invade la città di Napoli con 11 proposte di artisti francesi o residenti in Francia, un progetto culturale nel quale si sostiene la libertà di espressione degli artisti e delle scelte artistiche e si raccontano le visioni e il ruolo degli artisti in esilio in Europa; basti pensare a Kanata de Robert Lepage e il Théâtre du Soleil, o a Mohamed El Khatib, Wael Ali, Bissane Al Cherif, Wael Qaddur, Nidal Abdo. In autunno è il turno dell’artista Renaud Auguste-Dormeuil con un progetto articolato su più tappe che si svolgeranno nei luoghi più prestigiosi e noti della città di Napoli: Piazza Plebiscito, Castel dell’Ovo, Cortile del Maschio Angioino e Il Grenoble.

Sei mesi dopo la Nuit des Idées – L’Europa che vogliamo, l’Institut français Italia desidera accogliere nuovamente un pubblico di studenti per dare voce alla gioventù europea. Il giovane collettivo (LA)HORDE, appena nominato alla direzione del Ballet national de Marseille, si esibirà per due serate al Chiostro del Bramante con ballerini di Jumpstyle che provengono da tutta Europa. Il 20 giugno il cortile di Palazzo Farnese accoglierà Radio Live, une performance che riprende i codici di una trasmissione radiofonica a tre dimensioni. Ci saranno la parola, i disegni realizzati in diretta dall’illustratrice Amélie Bonnin, la musica live, gli archivi e i dibattiti moderati dalle giornaliste francesi Aurélie Charon e Caroline Gillet che intervisteranno giovani europei.

In autunno è Joris Lacoste con l’Encyclopédie de la Parole a presentarci Jukebox, prima co-produzione della rete I.N. Italia International Network. 50 documenti di parole registrate e collezionate di città in città e poi trasmesse a un’attrice per questo Jukebox italiano, vero e proprio specchio teso agli spettatori che in quelle parole potranno, su piani differenti, riconoscersi. Cosa vorremmo sentire dalla lingua e dalla cultura francese?

Rinnovare l’offerta artistica significa anche rispondere alla sfida quotidiana del rinnovamento del pubblico. Accompagnare il pubblico verso proposte artistiche di profilo sempre più elevato fa parte dei nostri obiettivi, così come formare lo sguardo degli spettatori più giovani attraverso opere di qualità; è quanto proponiamo ad ottobre e novembre con Génération Belle Saison che vanterà, per quest’edizione 2019, nuove proposte pluridisciplinari.

Un panorama completo e affascinante di una scena francese frizzante e piena di creatività, pronta a dialogare con l’Italia: ecco cosa sarà la Francia in scena quest’anno, grazie alla diversità degli enti, delle città e delle persone coinvolte. Speriamo che sarete numerosi ad approfittarne.

6 mesi di spettacoli ed eventi, 7 eventi per le arti visive, 8 per il circo, 30 tra danza e performance, 42 appuntamenti musicali, 13 spettacoli di teatro, 9 per il giovane pubblico, 109 proposte artistiche e 250 repliche in 21 città italiane: Ascoli Piceno, Bolzano, Cagliari, Camogli, Castrovillari, Cerveteri, Colorno, Firenze, Genova, Mantova, Milano, Napoli, Palermo, Palestrina, Perugia, Roma, Sansepolcro, San Tammaro, Spoleto, Terni e Venezia.

Riassumendo: la Francia in Scena scommette su una nuova generazione di giovani artisti (al fianco di nomi già affermati nel panorama internazionale) che parlano dell’Europa e del mondo in cui vivono. Proiettano nella loro opera aspetti molto personali del loro percorso, soprattutto la ricchezza della propria identità di genere, di quella culturale o di quella legata al tema delle migrazioni. Questi artisti reinterpretano il patrimonio culturale senza tabu in uno straordinario miscuglio di linguaggi, forme e saperi. A partire da Leonard Martin – artista in residenza presso l’Accademia di Francia a Roma/Villa Medici che ha anche firmato l’identità visiva di quest’anno – che lo scorso 4 maggio a Firenze, in cooperazione con la Fondazione Teatro della Toscana e nel segno delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, ha anticipato con grande successo l’apertura della Francia in Scena 2019 con la Parata dei Giganti: una processione di marionette di 6 metri di altezza nel cuore della culla dell’Umanesimo, ispirata ad alcune opere rinascimentali rilette in chiave multidisciplinare e profondamente contemporanea.




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