Editoria – Valentino Zeichen e La Sumera venerdì 6 maggio, alle 18.30, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna

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In questo momento così difficile per Valentino Zeichen, abbiamo pensato di organizzare un incontro su di lui, sulla sua opera poetica e sul suo romanzo La sumera.
L’evento è in collaborazione con gli Amici della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, che ci hanno gentilmente offerto i loro spazi e la loro preziosa collaborazione.

Angelo Bucarelli, Filippo La Porta e Giorgio Patrizi ci parleranno della sua produzione poetica e del romanzo La sumera, ambientato proprio tra la Galleria Nazionale e la via Flaminia; mentre Luigi Lo Cascio e Piera degli Esposti leggeranno brani tratti dal romanzo e alcune poesie.

L’incontro vuole essere soprattutto un’occasione per dare un aiuto concreto a Valentino, per coprire i costi della lunga riabilitazione alla quale dovrà sottoporsi. Per questo, l’intero incasso derivante dalla vendita dei libri sarà interamente devoluto alla figlia Marta.
Oltre all’acquisto del libro, sarà comunque possibile dare un ulteriore contributo secondo le vostre disponibilità.

L’incontro sarà questo venerdì 6 maggio, alle 18.30, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (ingresso da via Gramsci 73).

Un giorno dopo l’altro, senza grandezze né tragedie, Ivo, Mario e Paolo consumano quel che resta delle loro giovanili inquietudini in una Roma sonnacchiosa e sempre più indifferente. I tre amici si muovono in uno spazio privilegiato, tra la via Flaminia e la Galleria d’Arte Moderna, passando le loro giornate fra minimi spostamenti, pedinamenti di donne, amori impossibili. Sono tre «vecchi ragazzi» scioperati, un po’ come i vitelloni felliniani, che vivono, anzi vivacchiano, nella capitale, «contemporanei al proprio passato». La ricerca di un centro che appare introvabile rivela la fatica di crescere e di cambiare in una realtà alla quale sembra difficile aderire: così il fallimento di Mario diventa lo specchio del fallimento di Ivo e insieme sembrano portare verso un’unica sconfitta, quella di un’intera generazione cresciuta nel segno della marginalità esistenziale. La deriva pare arrestarsi solo davanti a una donna senza nome, che i tre si contenderanno in un balletto quasi moraviano.
In questo romanzo poetico e scanzonato, dal fondo potentemente tragico, Valentino Zeichen ricostruisce con dolente ironia l’itinerario degli anni perduti dei protagonisti, che raggiunge talvolta esiti di irresistibile comicità illuminando quel vuoto così caratteristico delle loro vite come dei nostri tempi.




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