Il mondo della musica saluta Franco Battiato

345

Battiato – Il cantautore si è spento all’età di 76 anni, nella sua abitazione nell’affetto dei suoi cari. Nel testo di una sua canzone diceva:” La vita non finisce È come il sogno. La nascita è come il risveglio. Finché non saremo liberi Torneremo ancora Ancora e ancora (“Torneremo ancora”, 2019, Franco Battiato)”.

Si è spento a 76 anni, dopo una lunga malattia, il cantautore Franco Battiato. L’artista, morto ieri nella sua residenza di Milo, era nato a Jonia (in provincia di Catania) il 23 marzo del 1945. Ha spaziato tra una grande quantità di generi, dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità.
La notizia del decesso è stata resa nota dalla famiglia. I funerali avverranno in forma privata. I famigliari, nel comunicare la notizia, hanno ringraziato tutti per le “innumerevoli testimonianze di affetto ricevute”.
Gli acciacchi degli ultimi anni, ed anche una caduta dal palco poco prima dei suoi 70 anni nel 2015, li hanno resi difficili fino alla morte. Ma per Franco Battiato erano passati oltre 50 anni dalle sue prime esperienze musicali a Milano, Lungo questi decenni Franco Battiato ha costruito un percorso davvero unico nel panorama italiano.
Autore di brani entrati nella storia della musica italiana (da “La cura” a “Centro di gravità permanente”), nel corso della sua lunga carriera si è aperto a numerose collaborazioni: da Claudio Baglioni ai CSI, da Enzo Avitabile a Pino Daniele, dai Bluvertigo a Tiziano Ferro, Celentano, senza contare il decisivo ruolo svolto nelle carriere di Alice e Giuni Russo.

PRIME ESPERIENZE
Le prime esperienze del cantautore sono legate a doppio filo a Milano, dove 50 anni fa fece il suo debutto e ottenne il suo primo contratto discografico ottenuto grazie al suo grande amico Giorgio Gaber che tra l’altro, insieme a Caterina Caselli, (i due conducevano il programma “Diamoci del tu”) ha ospitato, nel 1967, la sua prima apparizione televisiva. Lungo questi decenni Franco Battiato ha costruito un percorso davvero unico nel panorama italiano, conquistando i piani alti delle classifiche e alcuni dei suoi brani sono entrati ormai nella storia del costume. Battiato è stato uno studioso dagli orizzonti amplissimi che ha saputo praticare l’arte della canzone pop ma che, grazie alla sua cultura dai vasti orizzonti, usando linguaggi e riferimenti diversissimi, sia in campo musicale che in altre forme di espressione artistica, come il cinema, la pittura, l’opera.
L’ultimo concerto tenuto dal Maestro risale al 17 settembre 2017, presso il Teatro Romano di Catania: le ultime quattro date del tour che avrebbero seguito lo show nella sua città vennero annullate per motivi di salute. Poco prima dell’ufficializzazione del ritiro definitivo, nell’agosto del 2019, venne pubblicato il suo ultimo album, “Torneremo ancora”.

POLITICA
Politicamente schierato a sinistra, dal novembre 2012 è stato assessore al Turismo della regione Sicilia nella giunta di Rosario Crocetta ma è stato costretto a lasciare nel marzo 2013 dopo aver attaccato con parole forti le eurodeputate: ”Queste tr..e che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa, dovrebbero aprire un casino”, disse.
Ha sempre respinto l’accusa di essere di destra: “Non è vero. Se uno legge bene le mie cose sa da tempo che sono un proletario dello spirito. Sono sempre stato vicino a una certa sinistra; non certo quella sovietica; la sinistra dei diritti e delle libertà”.
Abitudinario e vegetariano convinto, Battiato non ha mai dato adito a gossip e a chi ipotizzava che fosse omosessuale rispondeva: “Possono dire quello che vogliono. Il rapporto più lungo che ho avuto è stato con una donna sposata, quindi era molto comodo per me mantenere la segretezza. Omosessuale? Io sono al di là di questi schemi, di queste categorie. Ho superato certe definizioni”.
Nel 2018 la prolungata assenza dalla vita pubblica a causa delle fratture di femore e bacino fece pensare al peggio, soprattutto dopo un tweet dell’amico Roberto Ferri che lasciava intendere che il cantautore siciliano avesse l’Alzheimer. Ipotesi immediatamente respinta dai familiari: “Franco è stato malato ma adesso migliora”. ​Franz Cattini, manager del cantante siciliano, in occasione della presentazione milanese del disco uscito nell’ottobre 2019, aveva ribadito quanto era già apparso su un comunicato stampa, ossia che “Battiato non sta bene. Battiato si è ritirato dalle scene. Battiato non sta sufficientemente bene da stare qui oggi”.

Migliaia i messaggi sui social per ricordare Franco Battiato.
Il primo a dare la notizia, con un tweet che citava alcune parole del brano La Cura, è stato il direttore di “Civiltà Cattolica”, Antonio Spadaro. “Franco Battiato era assolutamente unico nel suo genere, con una forte radice spirituale, più che religiosa, nella sua opera artistica. La sua assoluta e completa apertura alla dimensione della spiritualità è una rarità nel mondo musicale italiano”. ha sottolineato Spadaro.
“Franco Battiato era un genio ed era geniale in tutto quello che faceva, e oggi per Milo, ma per il mondo della cultura in generale, è uno giorno di grande tristezza”. Così Alfio Cosentino sindaco del paese dell’Etna dove l’artista aveva comprato una villa annunciando “il lutto cittadino il giorno dei funerali”. “In generale – ricorda Cosentino – Battiato non si vedeva molto in giro, era una persona molta riservata, ma alla mano. Era un piacere parlare con lui e in paese gli volevano tutti bene. Per anni ci ha aiutato ad organizzare manifestazioni estive e molti grandi artisti venivano per lui’’.
Twitter e Facebook sono stati letteralmente invasi dalle citazioni dei suoi brani più celebri, che hanno accompagnato la vita di intere generazioni.
“Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne’” ha scritto il ministro della Cultura Dario Franceschini.
“Ci ha lasciati uno dei più grandi artisti italiani, che nella sua lunga carriera ha saputo sperimentare e plasmare la musica come nessun altro. Sei stato d’esempio e ispirazione per tanti. Mi stringo ai familiari. Ciao Maestro” ha scritto in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
“’Io avrò cura di te’. Per me la più bella con le parole più semplici e più potenti. Grazie di tutte le emozioni che ci hai dato” ha ricordato su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.
“Non ci sono parole per ricordare chi, con parole e musica, ha emozionato e commosso intere generazioni. Addio Maestro Battiato”, ha scritto Matteo Renzi.
“E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”, ha scritto su Twitter Giuseppe Conte.
“L’Italia si inchina alla vita, all’opera di Franco Battiato. A Dio Maestro”, è il ricordo su Facebook di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.
Mentre il ministro per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti scrive su Twitter: “Il maestro Battiato non è più con noi. Ci ha lasciato mondi di bellezza in cui incontrarsi. Sempre”.
“È dura veramente, gli vogliamo tutti molto bene. Questo sarà un posto dove lui vivrà ancora sempre”. Così Dori Ghezzi, vedova di Fabrizio De André, a Genova a margine della presentazione dei contenuti della futura “Casa dei cantautori”, nell’Abbazia di San Giuliano, ricordando Franco Battiato “Caro Franco, come faremo senza di te nessuno lo sa”. Il cantautore Tiziano Ferro affida ad un biglietto scritto a mano su un foglio di quaderno a righe postato su Twitter il suo cordoglio per la morte di Battiato. “Che grande tristezza. Sono senza parole” scrive Marco Mengoni.
Eros Ramazzotti ha pubblicato una storia su Instagram per ricordare Franco Battiato: “Ciao Maestro, la tua arte non avrà tempo. Rimarrà indelebile nei nostri cuori”.

Nessuna frase, ma una foto e una delle canzoni di Franco Battiato in sottofondo: così Giorgia ha voluto ricordare l’artista siciliano. Una lettera su un foglio di quaderno fotografato con su scritto a penna. Lo saluta anche Roby Facchinetti: “Il mondo della musica ha perso un grande e impareggiabile artista: Franco #Battiato. La tua sensibilità artistica e umana, ha saputo con nobiltà, trasmettere a noi tutti la grande bellezza della musica. Grazie e buon viaggio artista vero. Roby”. Anche da Levante un ricordo social su Battiato. Siciliana, l’artista ha voluto scrivere parte del suo post proprio in dialetto: “Ciao stranizza d’amuri. Maestro di molti. Oggi piangiamo in tanti. “Era un signore, non solo della musica, ma proprio dell’animo”. Insomma tutti concordi sulla grandezza artistica di un indimenticabile musicista.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *