Morto David Prowse, fu Darth Vader in Guerre Stellari

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E’ morto all’età di 85 anni dopo una breve malattia l’attore britannico David Prowse, ex campione di sollevamento pesi e body builder, noto per aver interpretato il cattivo Darth Vader (Dart Fener nella versione italiana) nella trilogia originale di Guerre Stellari. La notizia è stata data dal suo agente, Thomas Bowington, su Facebook.

 Prowse  ottenne la parte soprattutto per la sua imponente statura: era alto quasi due metri. Ma a causa del suo forte accento della West Country britannica, giudicato poco adatto alla parte, fu doppiato da James Earl Jones, la cui voce profonda prestata a Darth Vader è entrata nella leggenda della fortunata serie cinematografica.

“Che la forza sia con lui, sempre”, ha scritto Bowington annunciando la morte di Prowse.

Nato da una famiglia popolare il 1° luglio 1935 a Bristol, Prowse, dall’alto dei suoi due metri d’altezza, fin da giovanissimo sviluppò un interesse per il bodybuilding e divenne presto campione di sollevamento pesi, trasferendosi a Londra e rappresentando l’Inghilterra ai Commonwealth Games del 1962.

Si avvicinò poi al cinema, facendo da allenatore a Christopher Reeve nel primo Superman del 1978, ruolo per cui lui stesso aveva partecipato ai casting. L’anno successivo fu scelto proprio per la parte del temibile Darth Vader: inizialmente avrebbe dovuto prestare all’antagonista mascherato sia il corpo sia la voce, ma il regista George Lucas alla fine decise che il forte accento dell’Inghilterra occidentale (considerato in genere campagnolo) non fosse adatto e che ci volesse un tono più cupo, tanto da scegliere poi il doppiaggio del grande interprete teatrale James Earl Jones. Prowse dichiarò in seguito come gli fosse stato assicurato che, nella scena in cui Vader muore e si toglie la maschera alla fine de Il ritorno dello Jedi, si sarebbe visto il suo volto: anche qui però fu sostituito da un altro attore, Sebastian Shaw.

Nei decenni successivi Prowse continuò a essere associato all’universo di Star Wars, partecipando a convention e iniziative organizzate dai fan, ma nel 2010 George Lucas lo bandì: nel documentario a lui dedicato, I Am Your Father del 2015, l’attore dichiara che l’esclusione è stata immotivata, mentre altre fonti sostengono che ci fossero state numerose acredini con la Lucasfilm (tra cui dichiarazioni di Prowse che sosteneva che non gli fossero mai state pagate alcune royalty). Nel corso della sua carriera, comunque, ebbe diversi altri ruoli al cinema, come il bodyguard di Alex in Arancia meccanica“Sebbene famoso per aver interpretato tanti mostri, per me e per tutti coloro che l’hanno conosciuto e lavorato con lui, Dave era un eroe”, ha dichiarato il suo agente al momento dell’annuncio della morte.

Nonostante sia stato lui ad interpretare fisicamente Vader nei film della trilogia originale di Guerre stellari, per ridoppiare la voce del personaggio fu scelto, dopo la produzione, James Earl Jones; Prowse covò sempre dei risentimenti verso George Lucas per la scelta fatta in quanto non era stato avvisato. Lucas affermò che per il personaggio avrebbe preferito una voce ‘più profonda’ (Dart Fener doveva avere una voce profonda ed echeggiante) che l’attore non avrebbe potuto fornire. Nel documentario del 2004, L’Impero dei sogni: La storia della trilogia di Star Wars, l’attrice Carrie Fisher, che aveva interpretato Leila Organa nel film, ha detto che a causa dell’accento della West Country di Prowse, l’attore era stato soprannominato “Darth Farmer”.

Secondo Prowse, l’incidente più seccante riguardante il lavoro di doppiaggio di Vader si verificò durante la produzione di L’Impero colpisce ancora. Nel momento cruciale del film viene rivelato che Fener è il padre di Luke Skywalker. Secondo il regista Irvin Kershner, il copione aveva una pagina fasulla che spiegava come il dialogo di Fener includeva Obi-Wan Kenobi come l’uccisore del padre di Luke, ma in quel momento solo Kershner e il produttore Gary Kurtz sapevano che Fener e il padre di Luke erano la stessa persona. Pochi attimi prima della registrazione della scena, Mark Hamill, l’attore che interpretava Luke, venne preso a parte da Kershner, che gli rivelò la parte segreta del copione dicendogli di ignorare ciò che Prowse stava dicendo. La ragione di tale sotterfugio era che Lucas voleva assolutamente evitare una fuga di notizie come era avvenuto nel primo film.[5]

Altro aneddoto emblematico del rapporto tra Prowse e Lucas è la ripresa della scena della morte di Vader sulla Morte Nera in Il ritorno dello Jedi. Tale scena, l’unica in cui si vede il volto di Dart Fener, fu girata in gran segreto all’insaputa di Prowse stesso, che non poté quindi prestare il volto in quell’unica occasione. Infatti, per interpretare tale scena, Lucas scelse l’attore Sebastian Shaw su richiesta di Alec Guinness (interprete di Obi-Wan Kenobi), il quale era un grande amico di Shaw e, sapendo che in quel momento se la passava male economicamente, chiese a Lucas di dargli una parte. Il regista accettò, anche perché sapeva che Guinness non amava la saga e quello era l’unico modo per convincerlo a girare il terzo capitolo.

Prowse ha cercato di riprendere il ruolo di Fener in Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, ma Lucas non accettò di assecondare la sua richiesta, poiché Hayden Christensen lo aveva pregato di poter interpretare il personaggio lui stesso, nonostante fosse più basso di 15 centimetri rispetto a Prowse.

Prowse esordì al cinema in un film italiano, Col cuore in gola di Tinto Brass, dove interpretava uno degli uomini di Prescott, la prima vittima del film. Sei anni prima di Guerre stellari, David Prowse apparve in Arancia meccanica di Stanley Kubrick nel ruolo di Julian, l’aiutante forzuto dello scrittore F. Alexander: il ruolo era l’unico che Kubrick avesse inventato di sana pianta rispetto al libro di A. Burgess; curiosamente, il doppiatore italiano Massimo Foschi fu lo stesso che poi gli avrebbe dato la voce nella trilogia stellare. David Prowse ha poi partecipato in ruoli minori di tipo cameo in alcuni fanfilm, come in Order of the Sith: Vengeance e il seguito Downfall assieme a Jeremy Bulloch e Michael Sheard. Questi fanfilm sono stati girati per scopi di beneficenza.




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