Tiziano – L’arte non si fa mettere da part dalla pandemia e così Londra potrà giovarsi di Tiziano ancora per qualche tempo! Quando il COVID-19 ha costretto la National Gallery di Londra alla chiusura il 18 marzo scorso, anche la irripetibile mostra “Titian: Love, Desire, Death”, inaugurata appena tre giorni prima, ha dovuto chiudere.
Ora però il direttore dell’illustre museo londinese, Gabriele Finaldi, ha annunciato che la mostra, che sarebbe dovuta terminare il 14 giugno, sarà prorogata a data da destinarsi. Questo grazie alla “generosità” di partner e prestatori delle opere in esposizione. I dettagli sulla effettiva durata della mostra saranno resi noti al più presto, considerato che la National Gallery, come gli altri musei britannici, è ancora chiusa.
Intanto è stato annunciato che l’altra importante mostra “The Credit Suisse Exhibition: Raphael”, che si sarebbe dovuta aprire il 3 ottobre 2020, è stata posticipata al 2022.
“Tiziano. Amore desiderio morte” è stata definita una mostra irripetibile poiché per la prima volta dal 1704 vede riunite alla National Gallery di Londra cinque delle più grandi opere di Tiziano, la serie epica di dipinti mitologici su larga scala noti come “Poesie”.
Dipinto tra il 1551 e il 1562 circa, il ciclo delle “Poesie” è tra le interpretazioni visive più originali del mito classico della prima era moderna e rappresenta una pietra miliare nella storia della pittura europea per il ricco ed espressivo rendering delle opere.
Tutti i dipinti ruotano attorno all’amore e al desiderio: i loro frutti e pericoli. Combinando il notevole talento di Tiziano come artista e narratore, le scene mitologiche catturano momenti di grande drammaticità: un incontro fatale, una vergognosa scoperta, un rapido rapimento. In questi dipinti Tiziano manipola sapientemente la vernice e il colore con effetti abbaglianti, che rendono la carne luminosa, i tessuti sontuosi, l’acqua, i suoi riflessi e i suggestivi paesaggi quasi incantati. I personaggi ritratti da Tiziano mostrano emozioni molto umane e riconoscibili: euforia, preoccupazione, colpa, sorpresa, vergogna, disperazione, angoscia e terrore.
I dipinti raffigurano storie della mitologia classica, principalmente tratte dalle Metamorfosi del poeta Ovidio. Per Tiziano le sue opere divennero dunque l’equivalente visivo della poesia. L’artista distillò le conoscenze della pittura e della narrazione visiva che aveva acquisito nel corso di cinque decenni per creare alcune delle sue dichiarazioni più profonde sulla passione e l’irrazionalità umana, sull’amore e sulla morte.
Del ciclo originale di sei dipinti, la mostra alla National Gallery riunirà Danae (1551–53) dalla Wellington Collection della Apsley House, Venere e Adone (1554) dal Museo del Prado di Madrid, Diana e Atteone (1556-59) e Diana e Callisto (1556-59) di proprietà congiunta della National Gallery e della National Galleries of Scotland e il nuovo Ratto d’Europa (1562) conservato dall’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston. La Collezione Wallace presterà inoltre il suo dipinto del ciclo Perseo e Andromeda (1554–6). Infine sarà inclusa nella mostra anche La morte di Atteone della National Gallery (1559-75), originariamente concepita come parte della serie, ma eseguita solo molto più tardi e mai consegnata al committente.
La serie delle Poesie fu commissionata da Filippo II di Spagna, che diede insolitamente a Tiziano un mandato aperto per selezionare i suoi soggetti. La corrispondenza fra Tiziano e Filippo di Spagna mostra che le Poesie era state ideate per essere esposte insieme in una singola stanza, ma, dal momento che il re cambiò costantemente residenza nel corso della creazione del ciclo, è improbabile che questo abbia avuto mai una destinazione specifica.
Ad ogni modo la commissione del re di Spagna costituì una svolta nella carriera di Tiziano, poiché offrì all’artista l’opportunità di approfondire le sue abilità nel mettere in scena narrazioni complesse e ambigue, dipingendo in un modo talmente espressivo da attrarre i sensi.
Delle sei poesie di Tiziano per Filippo II di Spagna, solo due rimasero a Madrid: Danae, che nel 1813 passò nelle mani di Giuseppe Bonaparte e poi in quelle di Wellington con cui arrivò in Inghilterra, e Venere e Adone, che lo stesso Tiziano inviò a Filippo quando si trovava a Londra, avendo appena sposato Maria Tudor (1516–58).
Gli altri quattro, Perseo e Andromeda, Ratto di Europa, Diana e Callisto e Diana e Atteone, più l’incompiuto La morte di Atteone, passarono per vie diverse nella collezione di Filippo II, Duca d’Orléans (1674–1723). Quando questa collezione fu messa all’asta a Londra nel 1798, le cinque poesie furono divise ma rimasero nelle collezioni britanniche per tutto il 19° secolo.
L’eccezionale qualità delle Poesie attirò l’attenzione di ricchi collezionisti dall’estero e nel 1896 Ratto d’Europa fu venduto a Isabella Stewart Gardner per la sua collezione a Boston, negli Stati Uniti. L’anno successivo Perseo e Andromeda entrarono a far parte della Collezione Wallace. Nel 1972, quando La morte di Atteone fu messa in vendita, la National Gallery acquistò il dipinto con l’aiuto di fondi governativi e in seguito a un appello pubblico nazionale. Nel 2009, la National Gallery e le National Galleries of Scotland acquisirono congiuntamente Diana e Atteone e, nel 2012, anche Diana e Callisto, assicurando l’esposizione al pubblico di questi due capolavori.
“Per gli amanti della pittura, questa mostra è la realizzazione di un sogno una volta ritenuto impossibile”, aveva affermato Matthias Wivel, curatore del Dipartimento 16th Century Italian Paintings della National Gallery e curatore di “Titian: Love Desire Death”, alla vigilia dell’inaugurazione.
Dopo la mostra di Londra, le “Poesie” si sarebbero dovute spostare a luglio alla Scottish National Gallery di Edimburgo e in ottobre al Prado di Madrid per volare infine negli Stati Uniti all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston nel febbraio 2021. Queste altre istituzioni, che pure, insieme, hanno promosso e organizzato la mostra, dovranno attendere.

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