Russia – Vladimir Putin presidente dei russi e della Russia fino al 2024

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E’ sempre uno spettacolo vedere Vladimir Putin sempre più saldamente a capo della Russia nonostante abbia contro la quasi totalità dei capi di stato del resto del mondo. Quarto mandato di un uomo forte, che ha dimostrato di non avere paura. Le numerose minacce, gli ostacoli, i ‘dispettucci’ le false prove, le congiure non lo hanno scalfito ed anzi, i russi, il suo popolo dimostra di apprezzarlo sempre più. Hanno provato anche a mettere in giro voci su brogli elettorali ma sono stati smentiti senza ombra di dubbio. Vladimir Putin è presidente dei russi e della Russia, un Paese che nonostante le sanzioni continua a crescere, una Nazione dove bambini, famiglia, salute, religione, cittadinanza, matrimonio non sono soltanto parole ma ‘istituzioni’ che meritano rispetto. In Russia non si danno visti a chi non lavora, non si vendono bambini al miglior offerente, non si buttano rifiuti a terra impunemente, non si offrono vantaggi alle ricche lobby a svantaggio dei diritti di tutti.

Vladimir Putin, ex agente del Kgb, presidente e già premier, sembra coltivare con piacere la sua immagine di politico-macho e di uomo risoluto e coraggioso.

Cintura nera di judo, nel quale e’ stato campione di Leningrado – la sua citta’, prima che tornasse al suo nome storico di San Pietroburgo – Putin, classe 1952, cura molto la forma fisica, ama le situazioni di rischio e insieme di grande impatto scenografico, e ha l’inclinazione a provare con le sue stesse mani macchine e congegni tecnologici.

Tutti ricorderanno la foto che lo ritraeva due anni fa, quando era ancora presidente, mentre pescava sul fiume Ienisei, in Siberia, a torso nudo, pantaloni militari, copricapo sportivo e occhiali da sole.

Tempo fa, nel corso di una sua visita nell’Estremo Oriente russo, Putin volle applicare personalmente un collare satellitare al collo di una tigre dell’Ussuri, catturata con una trappola. Prima dell’operazione, lo stesso premier addormento’ il grosso felino sparandogli una sostanza tranquillante. Anche quelle immagini, che lo ritraevano accanto alla tigre, fecero il giro del mondo.

Una operazione analoga Putin l’ha compiuta quando si e’ tuffato nelle acque del Pacifico per fissare con le sue mani una sonda satelitare sul dorso di un beluga (cetaceo della famiglia dei delfini) di nome Dasha.

A piu’ riprese poi Vladimir Putin ha volato su aerei da guerra russi, prima a bordo di un bombardiere strategico TU-160 e poi su un caccia SU-27. E’ stato inoltre su un sottomarino nel Mare di Barents, e oggi si immerso nel Lago Baikal, raggiungendo la profondita’ di 1400 metri. Per ora non intende andare nello spazio. ”Sulla Terra c’e’ tanto da fare”, ha detto ai giornalisti al suo ritorno in superficie.

Vladimir Putin è stato incoronato per un quarto mandato presidenziale fino al 2024 con il miglior risultato di sempre: oltre il 76,6 percento dei voti. “Grazie a tutti i nostri sostenitori per questo risultato: ora è importante essere uniti e includere nella nostra squadra anche chi ha votato altri candidati. Il successo è il nostro destino. Lavoreremo tutti duramente per il futuro della grande Russia”, ha detto il presidente. Un risultato che mostra “la fiducia e la speranza” del popolo russo, ha dichiarato subito dopo il suo trionfo. “Penseremo al futuro della nostra grande patria, al futuro dei nostri figli e agendo così senza dubbio siamo condannati al successo, se si fosse trattato di nervino di tipo militare Serghei Skripal sarebbe morto sul posto: noi abbiamo distrutto il nostro arsenale chimico mentre i nostri partner non lo hanno ancora fatto”, ha aggiunto Putin più tardi in conferenza stampa, intervenendo per la prima volta sul caso del tentato omicidio con un gas nervino in Gran Bretagna dell’ex spia russa Serghej Skripal. Il presidente ha sottolineato che pensare che la Russia sia colpevole “è una sciocchezza”.

“Ritenere che potessimo fare una cosa del genere prima delle elezioni e dei campionati del mondo è davvero sciocco”, ha giustamente osservato il presidente parlando delle gravi accuse della Gran Bretagna mai chiaramente dimostrate.

Lunedì mattina Putin è arrivato al salone di Sant’Andrea direttamente dal proprio ufficio, sempre al Cremlino, senza attraversare la città e senza bagni di folla. A bordo di una limousine nera made in Russia, non più le Mercedes importate che spariranno di scena.

Putin, ha ripetuto quello che considera lo scopo della propria vita: servire il popolo russo, e la Patria. Almeno per sei anni, nulla cambierà.

l leder russo dopo la rituale e solenne camminata in diretta tv, ha prestato giuramento sulla Costituzione come Presidente nel corso di una cerimonia in pompa magna davanti a 6mila invitati che si sono lasciati andare in un lungo e sonoro applauso nella maestosa sala di Sant’Andrea all’interno del palazzo del Cremlino. La stessa che una volta era la sala del trono degli Zar.

Una vera e propria celebrazione del presidente russo. 12 minuti di discorso inaugurale, nei quali Putin ha ripetuto alcune delle promesse fatte in campagna elettorale. Prima di tutto progressi in campo economico, nonostante le sanzioni dell’occidente. Poi il miglioramento della qualità della vita dei circa 20mln di russi: il 14% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Altro punto del programma garantire la sicurezza e la potenza militare del Paese.

Smentendo chi si attendeva qualche sorpresa, Putin ha confermato al proprio fianco il leale Dmitrij Medvedev, che resterà alla guida del governo come ha fatto dal 2012, dopo la ratifica pro forma della Duma.

La camera bassa del parlamento russo, la Duma di stato, ha approvato la candidatura di Dmitry Medvedev come primo ministro russo durante una sessione plenaria di martedì. Un totale di 374 deputati della Duma di stato (83,1 percento) su 430 hanno votato a favore della nomina di Medvedev, mentre 56 hanno votato contro. Medvedev aveva bisogno dell’approvazione di almeno 226 legislatori.

Medvedev, nelle prime indicazioni sui ministri, ha pronunciato nomi di gente fidata, a partire dal ministro delle Finanze Anton Siluanov, indicato come primo vicepremier responsabile per la politica economica. Secondo alcuni osservatori, Putin potrebbe affiancargli un nome autorevole dal campo delle riforme, e rispettato in Occidente, quello dell’ex ministro delle Finanze Aleksej Kudrin.

Putin durante il suo discorso alla Duma di stato, per la candidatura di Dmitry Medvedev per il posto di primo ministro del paese, ha ricordato a Gennady Zyuganov il ruolo del PCUS nel crollo dell’Urss. “Gennady Andreyevich – ha detto Putin chiamando il suo interlocutore con nome e patronimico – non ha menzionato solo una cosa: sotto la stretta guida del Partito comunista, l’Unione Sovietica ha cessato di esistere”. Le sue parole sono state la risposta alla dichiarazione del leader del Partito Comunista della Federazione Russa sui risultati dell’URSS sotto la guida del Partito Comunista. Più acceso del solito il dibattito nel Parlamento russo, anche con questo scambio di battutte al vetriolo e dopo che l’erede del Pcus, il Kprf, si è rifiutato di sostenere Medvedev. In passato Putin ha dichiarato che se c’è qualcosa che rimpiange è proprio l’Unione Sovietica.

Ed oggi in Russia, 9 maggio, la festa per antonomasia. Tra le novità in Piazza Rossa, sfileranno i militari della Rosgvardia, creata nel 2016, che parteciperanno per la prima volta. Nonchè vere primizie per le attrezzature militari: le auto VPK-233136 “Tigre” e i blindati “Ural-432009”. Parata militare sulla Piazza Rossa per celebrare la vittoria sulla Piazza Rossa, ma questa è un’altra storia di cui vi narrerò con dovizia di particolari…




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