Festa per i 70 anni del “Maresciallo Cecchini” (Nino Frassica)

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Frassica – Renzo Arbore: “ Nino Frassica compie 70 anni? ”E’ un bluff, lui ne ha almeno 20 di meno, la verità tanto verrà fuori, ne ha 50 che sono quelli che dimostra, lui si è inventato questa storia per farsi pubblicità. L’augurio che faccio io a Nino è che vega fuori la verità”. Frassica scherzando su se stesso ha scritto: “ Nino Frassica è stato uno dei più grandi umoristi del mondo, un uomo modestissimo, con una sola testa sopra una sola spalla”.

Oggi festeggiamo Nino Frassica, l’amato Maresciallo Cecchini amico di Don Matteo, il Nino Frassica che tante risate ci ha donato cvon Renzo Arbore, il Nino Frassica gentile e cordiale che incontrai a Capo D’Orlando per la presentazione di uno dei suoi ironici libri, il Nino Frassica che è smpre piacevole ascoltare-
“Erano già le 7 e mezzo quella mattina dell’11 dicembre, e i miei genitori erano ancora indecisi se farmi nascere in casa o in ospedale. Mio padre preferiva che io nascessi in casa. Mia madre no: c’era troppo disordine…”. Si raccontava così nell’autobiografia 70% vera 80 % falsa (Mondadori) Nino Frassica,
Diplomatosi al Piccolo di Milano dopo varie esperienze teatrali, Frassica viene scoperto da Renzo Arbore, che nel 1983 gli fa interpretare la parte del tecnico di Tele Ottaviano in ‘FF.SS. Che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi piu’ bene?’. Poi Arbore lo chiama nel 1985 al varieta’ Quelli della Notte, nella parte di frate Antonino da Scasazza, devoto di Sani Gesualdi (personaggio che parla un italiano pieno di errori), da quell’esperienza verrà tratto “Il libro di Sani Gesualdi”. Dopo avere recitato per Maurizio Nichetti nel film “Il Bi e il Ba”, nel 1987 Nino Frassica è ancora al fianco di Arbore in “Indietro tutta!”, dove crea il personaggio del “bravo presentatore”, parodia di un tipico conduttore tv: anche in questo caso, l’esperienza approderà in libreria.
“Resto legato a me stesso, non ho mai tradito il mio mio modo di approcciarmi al pubblico, è istintivo, immediato, una comicità surreale. Come Stanlio e Olio, non potevano fare altro quello che il pubblico si aspettava, ma nessuno li ha dimenticati. Io non ho mai imitato Berlusconi con la bandana, per fare un esempio, era momentaneo. La mia é una comicitá surreale, ma deve essere come il pesce fresco, la mangi subito, non una minestra riscaldata, o una recitazione ridondante impostata come si dice ciak buona la prima. Io ho fatto il mio mestiere, con modestia, ho sempre pensato che fare del qualunquismo non mi andava e ho preferito il surrealismo, il nonsense. E poi se devi fare satira devi essere sempre informato, aggiornato, devi studiare. Naturalmente devo tutto a Renzo Arbore, la mia popolarità è nata con lui, e anche alla mia faccia tosta quando gli ho lasciato il famoso messaggio nella segreteria telefonica, un messaggino sul telefonino non avrebbe avuto lo stesso effetto. Dopo quei programmi mi hanno chiamato tutti. Anche lui come me, è rimasto un ragazzo, guarda avanti al nuovo”.
Nino Frassica ha lavorato anche in decine di film, soprattutto comici, in cui ha messo in mostra il suo umorismo leggero e dissacrante. Nel 2008 ha preso parte alla prima edizione del programma I migliori anni; l’anno seguente assieme a Conti ha presentato il programma Premio Tv 2009.
Nel 2009 l’attore viene scelto dalla regista Sofia Coppola per interpretare il ruolo di presentatore del Telegatto nel suo film Somewhere.
Nel marzo del 2010 ha avuto anche un piccolo ruolo in The Tourist di Florian Henckel von Donnersmarck, dove interpreta una guardia municipale che insegue il personaggio di Johnny Depp per i canali di Venezia.
Il 10 febbraio 2016 è ospite della seconda serata del Festival di Sanremo, dove ottiene consensi di critica e pubblico per la sua intervista doppia con Gabriel Garko e per la canzone A mare si gioca, scritta con Tony Canto raggiungendo il picco di share con il 59,7%.
Con Don Matteo e Terence Hill sono 20 anni di successo straordinario. “Ad Aprile torniamo sul set della nuova stagione” racconta fiero e contento Nino Frassica perchè quella di Don Matteo più che un luogo di lavoro è ormai una specie di famiglia.
Terence è ’ la persona più perbene che conosca. Non ho mai incontrato una persona così. Un gran signore”,
Terence Hill per i suoi 50 anni di carriera gli ha invkiato un videomessaggio: “Bravo Nino tutti ti siamo grati per il semplice fatto che ci fai ridere, e qui, per iscritto, mi posso fare coraggio per dirti che questo tuo farci ridere è la tua missione, perché ridere ci guarisce e ci da speranza. Invece ogni morto ammazzato gratuitamente sullo schermo ci fa male e ci indurisce il cuore. Forza Nino, facci ridere che ti vogliamo bene. Il tuo amico Terence”
Ed anche su questo difficile periodo Nino Frassica ha le idee ben chiare.
“Io sono un privilegiato ho continuato a lavorare quasi sempre anche se con molte interruzioni sui set, e poi con Fazio. Purtroppo sono fissato con i bollettini, non perchè temo per me, sono rimasto impressionato dal numero dei morti che abbiamo avuto, dalle tragedie familiari, e poi dalle persone rimaste senza lavoro, in tanti settori, gente che non sa come mettere insieme il pranzo con la cena, i nuovi poveri, aziende fallite, e poi nel nostro settore un disastro, a parte le sale chiuse, i i concerti, i teatri, pensi ai film girati mai usciti in sala. Guardi Carlo Verdone, un monumento oggi avrebbe fatto già un altro film”. Farà il vaccino? “Vado in gran Bretagna, per farlo prima e fregare tutti, solo devo aspettare il 7 gennaio non mi fanno partire”.
Su di lui Renzo Arbore ha sempre avuto pariole di amicizia ed ammirazione.
”Lui è un inventore di umorismo e di espedienti, io lo so perché lo conosco benissimo. Io sono stato il suo talent scout perché scoprire talenti è una delle cose che amo di più -racconta Arbore- lui si è ispirato alle mie invenzioni e quando è finito ‘Quelli delle notte’, io gli ho suggerito di fare il presentatore ironico in ‘Indietro Tutta’ e quello è stato un punto di svolta. Lui ha modificato il suo personaggio e continua a modificarlo quando serve, cosa che non tutti sono capaci di fare”.
Uno degli aneddoti più divertenti che ricorda Arbore fu quando Frassica gli lasciò il famoso ‘messaggino’ nella sua segreteria telefonica che li fece incontrare:
“Lui mi parlò come una segreteria telefonica -dice scoppiando in una risata- mi disse: ‘Sono la segreteria telefonica di Nino Frassica da Messina, quindi riattacco al mio via…uno, due tre via!’. Quello che mi colpì non fu soltanto la stranezza del messaggio che era senz’altro in sintonia con le cose che facevo ma proprio la voce, perché una delle qualità di Nino è proprio la vibrazione della sua voce. Io all’epoca ricevevo tanti messaggi e ancora ne ricevo moltissimi ma è raro che li noti”.
”Quando ritelefonai -prosegue- rispose la mamma di Frassica che pensò che fosse uno scherzo. Lui poi mi richiamò immediatamente”. Arbore tiene a ricordare che prima di ‘Quelli della notte‘, la carriera di Frassica era iniziata già in radio con ‘Alto Gradimento‘:
“Io avevo la fissa dei preti, dei sacerdoti e dei frati perché ero stato allevato nelle sagrestie -racconta ancora Arbore- Allora c’erano i così detti ‘preti in bicicletta’, era il periodo del dopoguerra, c’erano dei frati che giocavano con i frequentatori delle parrocchie e delle sagrestie.
Così ci inventammo il famoso frate, frate Antonino da Scasazza. Prima in televisione non c’era mai stato un frate, sì c’era padre Mariano che faceva ‘Ascolta si fa sera’ ma era una cosa diversa, non ci ispirammo a lui”. ”Così ci inventammo un frate che allora era inconsueto in televisione e lui ( Frassica, ndr) si trovò benissimo in questo ruolo straordinario e iniziò con questi giochi di parole intelligenti, che non erano solo giochi di parole ma vere e proprie invenzioni. Lui è stato un inventore di un genere e oggi è anche un bravo attore drammatico. Ha fatto tante altre cose perché oltre all’umorismo e alla comicità ha tantissime altre qualità. Ha un talento molteplice”.
Ma Frassica ha anche dei difetti? “No -conclude- è un grande siciliano, bravo e generoso anche con i colleghi, non ho mai sentito Nino parlare male di nessuno, è bravo ed è giusto che abbia il successo che ha”.
Per chiudere un suo famoso “consiglio”:
“Do un consiglio che taglia la testa al topo: non è bello ciò che è bello, ma che bello che bello che bello. E ricordate: “Non bisogna piangere sul latte macchiato”.




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