Cherchez la femme ! La coppia Macron analizzata dalla psicoterapeuta Ludovica Bedeschi

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Un argomento molto attuale è quello legato alla campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali francesi. I media hanno analizzato con attenzione i due contendenti, Emmanuel Macron e Marine Le Pen cercando di studiarne similitudini e diversità. Le analisi si sono accentrate molto sulla vita sentimentale dell’ex delfino del presidente uscente Francois Hollande. Infatti Macron ha interessato l’opinione pubblica non solo per il suo europeismo politico ma soprattutto per la sua situazione sentimentale. L’avere una compagna di 64 anni ha stupito e scatenato illazioni di ogni genere. Ennanuel Macron (39 anni) è stato definito carente d’affetto, alla ricerca di una madre, omosessuale sotto copertura e così via. Noi abbiamo pensato di parlarne con Ludovica Bedeschi la ‘nostra’ psicoterapeuta di fiducia e che dalla scorsa settimana ci accompagnerà tutti i sabato con le sue risposte ed i suoi consigli professionali.

Ecco le sue considerazioni sulla coppia Brigitte Trogneux ed Emmanuel Macron.

“Cherchez la femme”!
In francese questa espressione idiomatica, si riferisce a tutte quelle situazioni in cui ad esempio, un uomo innamorato comincia a comportarsi in modo insolito o si ipotizza che vi possa essere lo “zampino” di una donna dietro le quinte.
Attuale più che mai, se rivolgiamo la nostra attenzione a ciò che sta accadendo in Francia in occasione delle elezioni presidenziali .
La parte più interessante della candidatura dello sfidante di Marie Le Pen, sembra essere la sua relazione matrimoniale con la stagionata compagna.
La singolarità della loro storia, (ricordiamo che la moglie di Macron ha 64 anni, mentre lui 39), ha acceso i dibattiti più infervorati riguardo alla liceità di un percorso sentimentale tanto travagliato.
Dalle loro dichiarazioni pubbliche, si evince che lei fosse la sua insegnante del liceo e che, nonostante fosse già sposata con 3 figli, abbia alimentato le speranze del giovane Macron, allora diciassettenne, il quale promise di tornare per sposarla. E così fu.
Forse la potrebbe anche rendere la Premiére Dame de France. Mica male, direi.
Le considerazioni di carattere psicologico sono tante e non per forza banalmente sintetizzabili nell’ipotetica carenza di affetto materno del giovane e l’identificazione della stessa con la sua insegnante.
Abbiamo scoperto, grazie alla ricerche sulle neuroscienze, che la coscienza opera in modi ancora più sofisticati di quanto il povero Freud avesse temerariamente iniziato a supporre.
E quindi, ci proveremo a elaborare anche altre ipotesi, che in quanto tali, finché non vengono confutate dai fatti, possono considerarsi praticabili.
Leggendo le dichiarazioni fatte alla stampa, e da quanto osservato in televisione, si potrebbe arrivare alla conclusione, non così bizzarra che la Signora Macron abbia sedotto e manipolato un giovane studente, che però evidentemente già presentava tratti psicologici singolari, nel trovare non solo attraente, una donna di 25 anni più grande di lui, ma di innamorarsene al punto di tornare dopo anni a riprenderla, strappandola a un barboso(?) matrimonio e tre figli in crescita.
Si potrebbe dunque pensare a una componente di tipo estetico o erotica. Ma credo che finiremmo fuori strada. E’ frequente che le donne, intorno ai 40 anni, raggiungono un picco di maturazione fisica e psicologica tale, che le rende facilmente oggetto di desiderio anche da parte di uomini molto più giovani.
Ma il desiderio é una pulsione spesso fisica, che in un ordine naturale delle cose, si estingue dopo che soddisfatto più volte, si tramuta con la ricerca di qualcosa in più da poter condividere.
Qualcosa che abbia uno spessore tale da poter permettere di costruisci sopra una relazione più matura e strutturata.
Pertanto, immaginare che una donna di 42 anni (al tempo) e uno studente di 17 potessero avere delle basi comuni da condividere e che potessero fare da fondamenta per una relazione seria e costruttiva, lascia piuttosto perplessi. Esistono diversi casi di “fusione del sé”, in cui quando una personalità di carente struttura ne incontra una al contrario molto carismatica, essa ne diviene una parte. Si fonde con quella più carismatica e ne diventa un’appendice.
In poche parole, una personalità narcisista che domina quella dipendente, però altrettanto narcisista.
A tutti gli effetti, Macron sembra essere un “progetto” di questa donna. O forse lo sono reciprocamente uno per l’altra.
Anche dalle dichiarazioni della figlia minore di lei, pare che sia stata una delle sue sorelle a “segnalare” il giovane talentuoso alla madre.
Un gineceo. Dove però non sembra esserci un equilibrio tra mascolinità e femminilità.
Ruoli necessari e imprescindibili di ogni organizzazione sociale.
Non é la differenza di età a rappresentare uno scoglio. Non necessariamente deve essere un ostacolo, poiché ognuno di noi, cerca in una relazione (consapevolmente o meno) un porto sicuro; qualcuno con cui poter condividere le proprie esperienze,qualcuno da cui farsi accudire. E ciò non ha un reale limite anagrafico. Solo che nel caso di una relazione uomo/donna in cui é il maschio a essere più grande, in qualche modo si rientra ancora in possibilità biologiche che si ritrovano anche in natura, nel regno animale. Nel caso di specie peró, ciò che rende la questione davvero singolare é il ruolo inverso che la biologia si trova a compiere in questa relazionale. E quindi,
sposta il focus sull’essenza mentale-psicologica di questa relazione. Ci conferma che le donne hanno il grande potenziale di sedurre un uomo senza dover passare necessariamente per il canale sessuale. Ma allo stesso tempo, lascia aperta la domanda se per caso, la liberalizzazione di ogni forma di convenzione sociale non stia ribaltando in modo pericoloso alcune necessarie organizzazioni sociali.

Dr.ssa Ludovica Bedeschi




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