Marina Militare – Roma – A Palazzo Marina si confrontano i professionisti dell’informazione

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Marina Militare – Roma -Nello storico Palazzo Marina, sede dello Stato Maggiore Marina, si è svolto il corso di formazione giornalisti dal titolo “Il ruolo degli Inviati Stampa nell’era dei Social Network“.

Sessanta i giornalisti partecipanti, tra cui alcuni appartenenti alla Marina Militare. Il corso si è svolto nell’ambito della Formazione Professionale Continua (FPC) prevista dalla Legge 148/2011 e obbligatoria per tutti gli iscritti all’Ordine (Professionisti e Pubblicisti).

La Marina Militare ha organizzato l’evento con l’Associazione Stampa Romana, ente formatore accreditato presso l’Ordine Nazionale dei Giornalisti ed è stato coordinato dal professore Tommaso Polidoro da anni promotore di numerose attività formative a favore di giornalisti e operatori nel settore della comunicazione.

Con il saluto del capitano di vascello Alessandro Maria Dionigi, Capo Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione (UPICOM) della Marina Militare e del contrammiraglio Fabio Agostini, Capo Dipartimento dell’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione dello Stato Maggiore Difesa, ha preso il largo l’interessante confronto tra numerosi professionisti della comunicazione ben noti anche al grande pubblico:

Fabio Angelicchio (LA7), Giampaolo Cadalanu (inviato speciale Repubblica), Alberto Negri (giornalista editorialista consigliere ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), Carlotta Ricci (giornalista Inviata RAI), Mario Sechi (titolare di LIST – commentatore e autore televisivo), Andrea Margelletti (presidente CESI – Centro Alto Studi), e Tommaso Polidoro (coordinatore Macro Aerea formazione & Innovazione Associazione Stampa Romana).

Il confronto ha puntato il riflettore sull’importanza “storica” dell’inviato stampa, “un giornalista che ha il dovere di rimanere sempre tale, in grado di raccontare e riportare un fatto verso l’opinione pubblica”. Nel corso del tempo l’inviato stampa ha fatto tesoro dell’evoluzione tecnologica di strumenti a propria disposizione, in special modo migliorando la rapidità con la quale raggiunge quotidianamente l’opinione pubblica. Proprio la rapidità e la semplicità d’uso sono un punto di forza del mondo Social Media qualora la mano che li muove è quella di un professionista in grado di raccontare e descrivere la verità dei fatti. Il dibattito si accende quando i Social media vengono usati quando la verità viene in parte nascosta o del tutto travisata con le cosiddette fake news.

Nessun inviato può ignorare il messaggio su Facebook o su Twitter scritto, ad esempio, da un politico o dell’autore di un attentato terroristico. I Social Media ormai sono al centro della nostra esistenza e per i professionisti della comunicazione è impossibile ignorarli. Farlo significherebbe rimanere tagliati fuori da tantissime notizie e presunte tali, di commenti e informazioni, importanti per “coprire” bene un avvenimento accaduto o addirittura non ancora terminato.

Il corso svoltosi a Palazzo Marina è la prova tangibile di quanto la Marina Militare ritenga necessaria la formazione e l’aggiornamento professionale del proprio personale militare e civile impiegato nel mondo della comunicazione e dell’informazione. Momenti di confronto con giornalisti di professione e operatori esterni dei media sono pertanto fondamentali per comprendere nel dettaglio le dinamiche e le esigenze per una corretta e tempestiva informazione della Marina verso l’opinione pubblica.

Non ultimo, occasioni come quella tenutasi in favore dei professionisti dell’informazione permettono di trasmettere all’esterno una migliore conoscenza della Marina Militare e delle Forze Armate in generale e delle attività svolte per la sicurezza marittima, la tutela degli interessi nazionali e le attività a favore della collettività.




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