Equitazione – Una Piazza di Siena tutta da incorniciare

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Piazza di Siena – Marco Di Paola (presidente Fise): “ È stato magnifico il modo con cui i romani hanno accolto un evento che era, sì, a porte chiuse, ma all’interno di una Villa pubblica. La loro risposta è stata entusiastica, ma piena di senso di responsabilità ed educazione. Sono convinto che siamo davvero ripartiti”.

E’ già tempo di bilanci per l’88° CSIO di Roma Piazza di Siena, l’edizione della ripartenza che viene consegnata agli annali come una di quelle da ricordare. La comune soddisfazione per essere riusciti a riportare il grande sport nell’ovale più famoso del mondo è ancor più evidente nelle parole dei vertici del comitato organizzatore intervenuti nella conferenza stampa di chiusura del concorso ippico: Vito Cozzoli, Presidente di Sport e Salute, Marco Di Paola, Presidente della FISE, Diego Nepi Molineris, Event Director e Sara Riffeser Monti, Show Director.
“È stata una bellissima occasione di ripartenza: dello sport, della vita e anche del Paese. – ha sottolineato Vito Cozzoli. – Lo scorso anno abbiamo dovuto interrompere, ma non abbiamo mai mollato e la nostra caparbietà è stata premiata. Ne siamo orgogliosi. In questi giorni abbiamo visto tanti stranieri e penso abbiano apprezzato come gli italiani in queste occasioni sappiano farsi valere. Ora prepariamoci agli Europei di calcio, durante i quali Roma sarà una platea aperta al mondo”.
“Qualche mese fa – ha detto Marco Di Paola – quando eravamo nel pieno della seconda ondata della pandemia, nessuno pensava di poter vivere un’emozione come questa. È stato magnifico il modo con cui i romani hanno accolto un evento che era, sì, a porte chiuse, ma all’interno di una Villa pubblica. La loro risposta è stata entusiastica, ma piena di senso di responsabilità ed educazione. Sono convinto che siamo davvero ripartiti e che possiamo guardare al futuro con maggiore fiducia”.


Soddisfatto anche Diego Nepi Molineris Event Director di un concorso sempre più ‘green’ in ogni dettaglio. “Questo è uno di quei momenti che rimarranno indelebili nella mia memoria. Quattro anni fa ci siamo messi in testa di rendere di nuovo Piazza di Siena l’evento di equitazione più importante al mondo, e qualcuno non credeva che potessimo centrare un obiettivo tanto ambizioso. Ma abbiamo sempre avuto grande determinazione e senso di squadra. Una squadra che ha come unico desiderio quello di saltare ogni ostacolo e arrivare al percorso netto. Credo che quest’anno il percorso netto ci sia stato”.
Nell’edizione della ripartenza e delle misure anti contagio, una delle preoccupazioni maggiori era far quadrare i conti: “Abbiamo raggiunto il break even – ha aggiunto Nepi – grazie a partnership importanti. Ringrazio Rolex, che ha mantenuto l’investimento su Piazza di Siena, Intesa Sanpaolo, Land Rover, tutto il gruppo ENI. Così come Loro Piana, MAG, Alis e gli altri partner tecnico-sportivi. Grazie al loro sostegno abbiamo fatto quadrare i conti e con loro stiamo affrontando anche progetti futuri di cui magari parleremo in seguito”.
Alla sua seconda esperienza a Piazza di Siena come Show Director, Sara Riffeser Monti, ha coordinato in maniera impeccabile i tanti e delicati aspetti sportivi ed agonistici dello CSIO: “Il mio ruolo è quello di lavorare per i cavalieri, senza i quali non ci sarebbe questo spettacolo. L’obiettivo è quello di continuare a lavorare e imparare dagli errori per migliorarsi e per offrire ai protagonisti di questa affascinante disciplina, amazzoni, cavalieri e soprattutto cavalli, standard sempre più elevati. Lavorare per questo concorso è un grande onore, ma anche una grande responsabilità perché nella disciplina del salto ostacoli, per storia e contesto naturale, non esiste al mondo un palcoscenico più bello di Piazza di Siena”.
Molte le gare di interesse ma la più ambita è sempre la Coppa delle Nazioni quest’anno più appassionante che mai!
La vittoria è andata al Belgio dopo un barrage con la Germania: ancora un percorso netto, il terzo nella gara, per la tedesca Kendra Claricia Brinkop, con Kastelle Memo, ma lo stesso ha fatto il belga Gregory Wathelet, con Nevados S, che ha completato il percorso in 36.01 contro il 36.63 dell’antagonista. Olivier Philippaerts su H&M Extra, Yves Vanderhasselt su Jeunesse e Jerome Guery su Quel Homme des Hus, sono stati gli altri componenti del quartetto vincitore. Per il Belgio si tratta del secondo trionfo nella Coppa delle Nazioni romana: il primo era arrivato nel 2014, quando in squadra c’erano altri due Philippaerts: Ludo e Nicola, rispettivamente padre e gemello di Oliver. È la quinta volta che negli ultimo quarantennio la competizione a squadre è stata decisa dal barrage: l’ultima era stata nel 2013, addirittura con tre team con l’Ucraina che la spuntò su Germania e Francia. In precedenza si era arrivati allo spareggio nel 2008, nel 1995 e nel 1994.
La rivelazione della Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo è stata la tedesca Kendra Claricia Brinkop che se l’è giocata al barrage con Gregory Wathelet: “È stato fantastico far parte di questa squadra. Ringrazio tantissimo la Young Riders Academy, supportata da Rolex, per tutto il sostegno che ho nella mia attività: mi ha consentito di crescere molto, agevolandomi nella maturazione. Roma è un concorso splendido, è stato elettrizzante disputare a sorpresa questo barrage al posto di un grande cavaliere come Marcus Ehning: il mio cavallo ha saltato così bene nelle due manche che il mio capo equipe Otto Becker ha detto ‘tocca a te…’, sono felice di averlo ripagato della fiducia”. È stata invece una Coppa delle Nazioni romana molto amara per l’Italia: gli azzurri hanno chiuso al penultimo posto nella prima manche con un totale di 20 penalità (4 per Riccardo Pisani su Chaclot, 8 per Luca Marziani su Lightning ed Emanuele Gaudiano su Chalou e le 12 di Giulia Martinengo Marquet su Elzas), restando così esclusi dalla seconda manche. Appuntamento al 2022!




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