Movienerd – Cinema – 007 guiderà un’Aston Martin elettrica

444

007 -‘Svolta ecologista’ per James Bond, che nel prossimo film, con protagonista il navigato Daniel Craig, guiderà un Aston Martin 100% elettrica. Ne dà notizia la stampa britannica online, sottolineando peraltro che il prossimo film di 007, il 25/mo della serie, sembra così aver fatto la prima ‘concessione’ ai mutamenti climatici. Daniel Craig sarà infatti al volante di un Aston Martin Rapid E da 250mila sterline, uno dei soli 150 esemplari a zero emissioni realizzati dal costruttore britannico.

La decisione, sottolineano i media, è stata presa su volontà del regista Cary Joji Fukunaga, che ha una forte coscienza ecologista. “Tutti hanno paura – si legge sul Sun online – che Bond venga etichettato come troppo ‘politically correct’ ma sia Daniel Craig che il regista Cary Joji Fukunaga e i produttori, sentivano che i tempi erano maturi per passare a un’auto a zero emissioni”.

Le riprese del nuovo film di James Bond, dal provvisorio titolo di lavorazione Shatterhand, cominceranno il prossimo mese dopo un lungo ritardo. La vettura, si legge sempre sul Sun che riporta una fonte non meglio precisata, “sarà al centro di un incredibile sequenza di azione del film.

James Bond è conosciuto per guidare auto divertenti e questa non deluderà”. Dotata di ben 610 cv di potenza massima e 950 Nm di coppia motrice, Aston Martin Rapid E non ha nulla da invidiare rispetto ai modelli a benzina, assicurando accelerazioni brucianti e una velocità massima di 250 km/h.

Una curiosità su 007 ed il suo nome.

James Bond. Era un importante ornitologo il cui nome venne utilizzato da Ian Fleming per il personaggio dell’agente 007, e morì alla veneranda età di 89 anni all’ospedale Chestnut Hill di Philadelfia. Bond, nato il 4 gennaio del 1900 e cresciuto a Philadelfia, era laureato alla Cambridge University, fu un curatore del reparto ornitologico dell’Accademia di Scienze Naturali, ma anche uno dei principali esperti statunitensi in materia. Scoprì le origini degli uccelli caraibici, che provenivano dall’America del nord, e non da quella del Sud come si riteneva in precedenza. Bond diede un grosso contributo alla cultura popolare, soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando lo scrittore britannico Ian Fleming vide il suo libro ‘Birds of the West Indies‘ in Giamaica.
Fleming, da sempre appassionato di ornitologia, stava scrivendo un thriller e scelse proprio il nome dell’ornitologo per il personaggio principale. Lo scrittore, scomparso nel 1964, scrisse alla moglie dell’ornitologo, Mary Fanning Wickham Bond: “Mi ha colpito che questo nome breve, poco romantico, anglosassone, ma comunque mascolino, fosse proprio quello di cui avevo bisogno, e quindi è nato un secondo James Bond. In cambio posso solo offrire a te o James Bond il diritto illimitato di utilizzare il nome Ian Fleming per qualsiasi scopo vogliate. Forse un giorno tuo marito scoprirà una particolare e orribile specie di uccello che vorrà battezzare in modo offensivo con il nome Ian Fleming”.
La prima spedizione scientifica di Bond avvenne nel 1925 quando percorse le rive del Rio delle Amazzoni. Visitò oltre cento isole caraibiche, collezionò 294 specie di uccelli delle 300 che abitavano quei luoghi e scrisse più di cento libri e studi scientifici sui volatili dei Caraibi. Nel 1952, ricevette la Musgrave Medal dell’Institue of Jamaic, mentre nel 1954 fu insignito anche della Brewster Medal, il riconoscimento più prestigioso dell’American Ornithologists’ Union. Nel 1975, invece, gli fu consegnata la Leidy Medal dell’Accademia di Scienze Naturali. Nel ventesimo film della serie ispirata ai libri di Flaming, ‘Agente 007 – La morte puo’ attendere‘ (2002), è stato inserito un omaggio diretto allo scienziato: Pierce Brosnan, nei panni di James Bond dopo Sean Connery, Roger Moore e Daniel Craig, si finge un ornitologo e sfoglia il libro ‘Birds of the West Indies‘ in una scena all’inizio del film che si svolge a Cuba. A quanto pare un giorno al vero Bond fu negato l’accesso in aereo quando mostrò il suo passaporto all’equipaggio: per imbarcarsi dovette fornire molte spiegazioni.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *