Movienerd – Cinema – “Una canzone per mio padre” film rivelazione e record negli USA

284

Cinema – Arriva in Italia “Una Canzone Per Mio Padre”, il film-rivelazione che con più di 10 milioni di biglietti staccati negli Stati Uniti ha letteralmente conquistato il pubblico americano. Ispirato alla storia vera del cantante Bart Millard, il film affronta un tema delicato: fronteggiare i propri limiti.

 

La pellicola racconta del modo in cui Bart Millard è riuscito a superare le ferite di un’infanzia difficile attraverso un cammino interiore culminato nella scrittura di una canzone di enorme successo, I Can Only Imagine, vincitrice del doppio disco di platino e per lungo tempo in vetta alle classifiche di musica pop e country americane.

 

“Una storia intensa e travolgente, che parla della debolezza dell’uomo e della sua capacità di riscatto, un riscatto che arriva attraverso la ricerca della bellezza, dentro e fuori di sé” afferma Luca Ward, doppiatore di Arthur, il padre violento del protagonista, interpretato da Dennis Quaid.

 

“É un film che aiuta i giovani a capire l’importanza delle relazioni, dei rapporti personali veri – prosegue Federica Picchi, distributore del film e fondatore della Dominus Production – vedendo l’emozione del pubblico e degli addetti ai lavori presenti in sala per l’anteprima, sono certa che questo film toccherà molti cuori: per questo possiamo dire che è un film che aiuta i giovani ad amare”. “Come Dominus Production siamo lieti di lavorare con i geniali fratelli Erwin, registi dal talento indiscusso sia per i film che per la musica”, conclude Federica Picchi. “Sulla scia del successo americano del film, nonché dei successi di pubblico dei precedenti film di Dominus Production, siamo assolutamente certi che Una Canzone Per Mio Padre non mancherà di emozionare lo spettatore nel profondo. Siamo realmente entusiasti di portare questa meravigliosa storia sul grande schermo italiano”

 

Ma andiamo con ordine. Il film è la trasposizione cinematografica di una storia vera, della vita di un ragazzo che si trova ad affrontare le sue fragilità mostrandone i risvolti psicologici, affettivi ed esistenziali con rara delicatezza narrativa, che non cede mai alla tentazione di indugiare in scene forti suscettibili di emulazione, ma insiste unicamente sulle ricadute negative dei comportamenti illeciti e degli eccessi.

 

La vicenda parte dalla condizione di abbandono e di disagio vissuta dal protagonista del film a causa della dipendenza dall’alcool di suo padre.

 

La frustrazione e la condotta violenta di quest’ultimo provocano numerose ferite interiori e traumi al figlio, che si adopera faticosamente per emanciparsi e trovare la propria strada.

 

Proprio quando le vite dei due sono ormai distanti e sembrano divise per sempre, la profonda trasformazione del padre provocherà una radicale inversione di rotta, consentendo il recupero di un’autentica relazione affettiva familiare e riaprendo la via anche al pieno riscatto del figlio.

 

Una Canzone Per Mio Padre è la storia di Bart Millard e di come sia arrivato a scrivere una canzone (I Can Only Imagine) vincitrice del doppio disco di platino, che ha emozionato milioni di persone. Lo vediamo dapprima bambino, abbandonato dalla madre e in balia di un padre violento; poi adolescente, intento a nascondere i suoi problemi davanti alla fidanzata e a cercare l’ammirazione paterna, inseguendo un sogno non suo, il football americano, precedentemente praticato dal padre.

 

La vita di Bart però ha una svolta, quando scopre – per caso – il suo talento canoro. Dopo il liceo, complice una convivenza con il padre sempre più insostenibile, Bart fugge di casa e si unisce a una band giovanile, che diviene la sua seconda famiglia, con cui gira l’America su un camper. I cinque ragazzi vivono alla giornata, mantenendosi con piccoli concerti nei locali, sino all’incontro con un produttore di successo, Brickell, che farà comprendere a Bart l’importanza di prendere in mano la propria vita, senza “fuggire” dal proprio dolore. Solo dopo un profondo lavoro interiore, Bart riuscirà a ricongiungersi al padre, scrivendo la sua canzone più bella, che cambierà la sua vita e quella di molte altre persone.

 

Il film Una canzone per mio padre si può inserire in un importante progetto di conoscenza, recupero e risanamento delle fragilità giovanili, come strumento di prevenzione dalle dipendenze. Il progetto si compone di due aspetti:

 

  1. La visione del film , basato su una storia vera, che negli Stati Uniti (dove è già uscito con il titolo “I Can only imagine”) ha avuto un importante riscontro di pubblico con più di 10 milioni di biglietti venduti ed ha aiutato migliaia di giovani a crescere ancorati alla speranza e alla bellezza della vita.

 

In particolare questo film analizza alcuni punti critici dello sviluppo dei ragazzi, che possono portare spesso i giovani verso forme di dipendenza come l’alcool, la droga, il sesso, l’alienazione dalla realtà ed alte problematiche della nostra società.

 

Essi sono: a) Il rapporto con i genitori; b) La paura di non sentirsi adeguati o all’altezza delle situazioni che la vita presenta soprattutto in adolescenza; c) La frustrazione legata al mancato raggiungimento di successi immediati; d) La perdita della speranza di poter cambiare il corso della propria vita.

 

La storia narrata nel film – forte di una delicatezza narrativa oggi assai rara e per la profondità dei suoi tanti spunti di riflessione – coglie le difficoltà dello sviluppo dei ragazzi di oggi.

 

Lo stesso padre del protagonista, per una ferita interiore non risolta, è schiavo dell’alcool (il consumo del quale non viene esplicitato in nessuna scena al fine di evitare di indurre comportamenti emulativi nei giovani spettatori) e con il suo comportamento violento determina un vero e proprio blocco psicologico nel piccolo Bart, per poi divenire il reale protagonista del riscatto del figlio divenuto adulto.

 

  1. Il successivo approfondimento con i ragazzi di tematiche importanti per il loro sviluppo, attraverso le vicende del protagonista, quali il rapporto con le figure genitoriali, quelle del gruppo dei pari, la persona amata ed infine il rapporto con se stessi.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *