Movienerd – IL RITORNO DI CRUDELIA DE MON

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Movienerd – Ritorna sugli schermi uno dei personaggi che tuttie le generazioni conoscono.
Dal 26 maggio in sala e dal 28 in streaming su Disney+ in Accesso VIP, Crudelia racconta l’origin story di Crudelia De Vil, una delle cattive più iconiche dell’universo Disney, interpretata per l’occasione da Emma Stone, sullo schermo acerrima rivale della stilista / mentore Baronessa, alias Emma Thompson. Un film come Crudelia, diretto da Craig Gillespie, vive tuttavia anche del suo allestimento: trucco, acconciature, costumi e scenografie sono importanti tanto quanto le performance


Dunque la vincitrice dell’Academy Award® Emma Stone (La La Land) è la protagonista del nuovo film Disney live action Crudelia, che racconta gli esordi ribelli di una delle antagoniste più celebri, e alla moda, del mondo del cinema: la leggendaria Cruella de Vil (Crudelia De Mon). Ambientato durante la rivoluzione punk rock nella Londra degli anni Settanta, Crudelia segue le vicende di una giovane truffatrice di nome Estella, una ragazza intelligente e creativa determinata a farsi un nome con le sue creazioni. Fa amicizia con una coppia di giovani ladri che apprezzano la sua inclinazione alla cattiveria e insieme riescono a costruirsi una vita per le strade di Londra. Un giorno, il talento di Estella per la moda cattura l’attenzione della Baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente chic e terribilmente raffinata, interpretata dall’attrice due volte premio Oscar® Emma Thompson (Casa Howard, Ragione e Sentimento). Ma la loro relazione mette in moto una serie di eventi e rivelazioni che portano Estella ad abbracciare il suo lato malvagio e a diventare la prorompente, alla moda e vendicativa Cruella.
Il cast di Crudelia è composto da Emma Stone, Emma Thompson, Joel Fry (Yesterday), Paul Walter Hauser (Tonya), Emily Beecham (Ave, Cesare!), Kirby Howell-Baptiste (The Good Place) e Mark Strong (1917). Il film è diretto da Craig Gillespie (Tonya), a partire da una sceneggiatura scritta da Dana Fox (L’Isola delle Coppie) e Tony McNamara (candidato all’Oscar® per La Favorita), e da un soggetto firmato da Aline Brosh McKenna (Il Diavolo Veste Prada) e Kelly Marcel (Saving Mr. Banks) & Steve Zissis (The Front Runner – Il Vizio del Potere), basato sul romanzo di Dodie Smith La carica dei 101. Crudelia è prodotto da Andrew Gunn (Corsa a Witch Mountain), Marc Platt (candidato all’Oscar® per Il Processo ai Chicago 7, La La Land e Il Ponte delle Spie) e Kristin Burr, p.g.a. (Ritorno al Bosco dei 100 Acri), mentre Emma Stone, Michelle Wright (Baby Driver), Jared LeBoff (La Ragazza del Treno) e Glenn Close (Albert Nobbs) sono i produttori esecutivi.
La squadra creativa del film comprende il direttore della fotografia Nicolas Karakatsanis; la montatrice Tatiana Riegel e la music supervisor Susan Jacobs, che avevano già collaborato con Gillespie in Tonya; la scenografa Fiona Crombie; la designer delle acconciature e del trucco Nadia Stacey e la set decorator Alice Felton, che avevano già lavorato con Emma Stone ne La Favorita; la costumista Jenny Beavan (vincitrice di due premi Oscar® per Mad Max: Fury Road e Camera con Vista); il visual effects supervisor Max Wood (Suicide Squad); e il compositore Nicholas Britell (Moonlight).
Apparso per la prima volta negli anni Cinquanta sulle pagine del libro di Dodie Smith e trasposto sullo schermo nel film d’animazione Disney del 1961, nel remake live action Disney del 1996 e nel relativo sequel uscito nel 2000, il personaggio di Cruella de Vil (Crudelia De Mon) continua ad affascinare ed elettrizzare gli spettatori con la sua esuberanza, i suoi gusti eccentrici e la sua mente brillante.
Ambientato a Londra durante la vibrante era punk degli anni Settanta, il film Disney Crudelia rivela l’affascinante storia di come una giovane ragazza di talento e anticonformista sia diventata la malvagia ed elegante Cruella de Vil. Estella (Tipper Seifert-Cleveland), piena di energia, grinta e creatività, vede il mondo da una prospettiva diversa rispetto alle persone che la circondano. Ha perso sua madre da piccola ed è ancora segnata da questa esperienza: nasconde i suoi naturali capelli bianchi e neri tingendoli di rosso, ma si sente ancora un’emarginata fra i suoi convenzionali compagni di scuola.
Estella segue i suoi amici Horace (Joe MacDonald) e Jasper (Ziggy Gardner) in una vita criminale per le strade della città: il gruppo organizza truffe grazie all’immaginazione di Estella, che utilizza la sua abilità nel cucito per creare una brillante serie di travestimenti. Mentre Horace e Jasper sono soddisfatti della loro vita come truffatori, lei aspira a una vita migliore come stilista di moda.
Quando Estella (Emma Stone) ha 25 anni, l’opportunità bussa finalmente alla sua porta: Jasper (Joel Fry) le fa ottenere un lavoro nel grande magazzino più alla moda di Londra, Liberty, anche se lui e Horace (Paul Walter Hauser) sentiranno la sua mancanza nelle loro attività criminali. Iniziando dal basso – pulendo i bagni – Estella si dà umilmente da fare finché, una notte, l’alcol indebolisce il suo autocontrollo permettendo al suo istinto creativo, solitamente represso, di avere la meglio. Licenziata la mattina successiva, Estella sta per uscire dal negozio proprio quando la stilista più importante al mondo, la Baronessa (Emma Thompson), sta entrando. Indifferente di fronte a tutto ciò che vede, la Baronessa rimane colpita soltanto dalle creazioni allestite in vetrina da Estella da ubriaca: riconoscendo il suo talento in erba e il suo potenziale per il successo, decide di offrirle un lavoro. Accettando il suo invito, Estella è convinta di aver finalmente trovato la mentore perfetta, che potrà aiutarla a ottenere tutto ciò che ha sempre sognato.
Godendosi le lodi della Baronessa, che ha riconosciuto il suo talento, Estella pende con gioia dalle labbra del suo nuovo capo, tentando di assorbire le sue competenze nel mondo della moda e il suo stile manageriale: è disposta a tenere sotto controllo la sua natura ribelle e indipendente. Ma quando Estella vede la Baronessa indossare una collana che apparteneva a sua madre e che le era stata promessa, la sua prospettiva e i suoi obiettivi cambiano immediatamente. Insieme a Jasper e Horace, elabora un piano per recuperare la collana, mettendo in ombra la Baronessa e distraendola durante il suo imminente Ballo in Bianco e Nero. Cercando l’abito perfetto da indossare, esplora i negozi di abbigliamento vintage di Portobello Road, dove incontra lo spirito affine Artie (John McCrea), un giovane negoziante che ha l’abito ideale.
Quando fa il suo spettacolare ingresso al Ballo in Bianco e Nero, la ragazza non è Estella ma Cruella, con un abito rosso sangue e una ciocca di capelli bianchi e neri. La Baronessa vuole conoscere a tutti i costi l’identità di questa ospite misteriosa. Proprio mentre Horace e Jasper stanno per scappare dopo aver recuperato la collana dalla camera blindata della Baronessa, il suono penetrante e stridente di un fischietto per cani, utilizzato per chiamare i dalmata della Baronessa, distrugge il mondo di Estella. È quasi lo stesso identico suono che la perseguita fin dall’ultima notte che ha visto sua madre.


Improvvisamente, Estella – anzi, Cruella – sa cosa fare. L’obiettivo non è più soltanto recuperare il cimelio di famiglia di sua madre: ora, deve vendicare il suo omicidio.
Dopo aver ottenuto uno straordinario successo con i prequel live action de La Bella Addormentata nel Bosco incentrati sull’antagonista della fiaba, Malefica (Maleficent), Disney era ansiosa di esplorare le origini di altri personaggi malvagi del suo catalogo di classici d’animazione. Insieme a Malefica, una delle antagoniste più memorabili e intriganti era indubbiamente la rapitrice di cani e amante delle pellicce Cruella De Vil (Crudelia De Mon), che aveva la voce di Betty Lou Gerson nel film d’animazione originale e ha poi preso vita in live action grazie alla magnifica e straordinaria interpretazione di Glenn Close. Ma nessuna di queste versioni raccontava il passato del personaggio: sapevamo soltanto che era stata una compagna di scuola della padrona dei dalmata, Anita Darling. Il film è prodotto da Andrew Gunn, Marc Platt e Kristin Burr. Gunn, che ha recentemente prodotto Sky High e Il Giorno Sbagliato, oltre a numerosi successi Disney degli anni passati come Corsa a Witch Mountain, La Casa dei Fantasmi e Quel Pazzo Venerdì (2003), spiega: “Cruella De Vil è probabilmente l’antagonista Disney più iconica di tutti i tempi perché è così deliziosamente malvagia. È stravagante, alla moda, logorroica, manipolatrice, subdola e ovviamente anche un po’ matta, tutte qualità tipiche di un personaggio che ami odiare. È un po’ come l’Hannibal Lecter del mondo Disney”.
“Volevamo esplorare i motivi che l’hanno spinta a diventare così”, prosegue, “che l’hanno fatta diventare Cruella De Vil. Abbiamo affrontato questa storia come se stessimo raccontando le origini di un supercattivo dei fumetti: mostriamo chi era da bambina, il luogo da cui proviene, eccetera. Tutto ciò che gli spettatori sapevano di Cruella era che voleva realizzare un cappotto con le pellicce dei dalmata. Così, fin dall’inizio, abbiamo deciso che per dare agli spettatori qualcosa di nuovo avremmo dovuto ribaltare le loro aspettative”.
La prima e unica scelta dello studio per interpretare questo personaggio è stata Emma Stone, che aveva recentemente ricevuto la sua prima candidatura all’Oscar® grazie al suo ruolo da non protagonista in Birdman – o (L’Imprevedibile Virtù dell’Ignoranza): l’attrice è stata scelta per interpretare Cruella prima dell’uscita di La La Land, grazie a cui ha vinto il premio Oscar® come miglior attrice.
Emma Stone spiega: “Ho incontrato i filmmaker di Disney. Stavano accarezzando l’idea di realizzare un film che raccontasse le origini di Cruella de Vil e volevano sapere se mi sarebbe piaciuto interpretarla. C’erano tante cose da considerare e capire se avesse senso raccontare una storia s


Alla fine, grazie ai contributi di numerose menti creative, è stata costruita una trama che raccontava la trasformazione di una bambina creativa di nome Estella nella vendicativa Cruella. La maggior parte della storia si svolgeva a Londra negli anni Settanta, un momento di rottura nei mondi della musica e della moda grazie alla nascita del movimento punk. Seguiamo la sua metamorfosi da orfana combattiva e dickensiana ad antieroina ribelle, piena di risorse, audace e ingegnosa. Nel corso del suo cammino, scopre chi è davvero e impara a essere fedele alla propria natura.
“Crudelia ha tutto ciò che amo di più nella vita: la moda, i cani e la vendetta”, afferma la produttrice Kristin Burr. Racconta: “Fin dall’inizio, abbiamo deciso di ambientare il film a Londra negli anni Settanta. È stato davvero entusiasmante, perché per la prima volta abbiamo trasposto nel mondo reale un personaggio nato nel mondo dell’animazione. È il nostro primo film live action ambientato nel mondo reale invece che in una terra fiabesca. Era un’opportunità per alzare l’asticella. In quel periodo, Londra era l’epicentro della moda e dell’anarchia.  Un parallelismo perfetto con il personaggio di Cruella!”.
“Cruella è una dei migliori antagonisti nello straordinario panorama dei cattivi Disney”, afferma il produttore candidato a tre Academy Award® Marc Platt, che ha lavorato con Emma Stone in La La Land e ha prodotto i lungometraggi candidati come miglior film Il Processo ai Chicago 7 e Il Ponte delle Spie.
Platt aggiunge: “Così, quando Emma mi ha chiamato per chiedermi se mi sarebbe piaciuto produrre il film, sono stato subito interessato. Ho pensato”, prosegue, “che fosse un fantastico abbinamento tra un’attrice e un personaggio. Oltre a Emma Stone, non riesco a pensare a nessun’altra attrice in grado di mostrare in modo altrettanto specifico e vivido l’evoluzione da Estella a Cruella, interpretando il personaggio in un modo così divertente, particolare, delizioso e allo stesso tempo realistico”.
Gunn afferma: “Per il ruolo di Cruella, Emma Stone ha la meravigliosa capacità di interpretare un personaggio crudele ed egoista (come ha fatto ne La Favorita) e spingere il pubblico a fare il tifo per lei. Può passare dalla malvagità alla capacità di spezzare il cuore del pubblico in una manciata di secondi. È un’attrice che spinge gli spettatori a desiderare il suo trionfo. Ha un tempismo comico impeccabile e si trasforma letteralmente nei personaggi che interpreta, rendendo ognuno di essi distinto e memorabile. Sapevamo che avrebbe creato qualcosa di affascinante e senza tempo con il personaggio di Cruella”.
“Emma Stone”, afferma Burr, “è una dei migliori attori della sua generazione. Può fare letteralmente qualunque cosa. Nessuno meglio di lei è in grado di essere deliziosamente crudele ma anche empatico e capace di spezzare il cuore del pubblico. E ha un aspetto favoloso con i capelli bianchi e neri”.
La Stone ha apprezzato particolarmente la sfida di interpretare due lati dello stesso personaggio. Afferma: “È stato fantastico. Quante caratteristiche di Cruella sono in Estella, e quante caratteristiche di Estella sono in Cruella? Credo sia interessante pensarci: Cruella è una parte di lei? Oppure rappresenta la sua vera essenza? Forse sono stati gli eventi tragici che ha vissuto a plasmare la sua vita, a creare Cruella. In parte, penso che questa storia voglia dirci che ogni essere umano ha tutte le qualità esistenti dentro di sè: possiamo accedere a tutte queste parti diverse, ma i vari eventi che ci accadono possono portare alla luce determinate cose. Sono stati gli eventi che le sono accaduti a trasformarla in Cruella, ma allo stesso tempo aveva tutte quelle caratteristiche dentro di sé, e ha deciso di accettarle invece che combatterle”.


Per dirigere Crudelia è stato scelto il regista Craig Gillespie, il cui lavoro più recente è stato il film acclamato dalla critica Tonya, grazie a cui Allison Janney ha vinto l’Academy Award® come miglior attrice non protagonista. Il film ha ricevuto candidature anche per la miglior attrice (Margot Robbie) e il miglior montaggio.
Burr è convinta che Gillespie sia la scelta perfetta. “Con Tonya, ha dimostrato di saper raccontare la storia di un’antieroina. Il suo stile cinetico e pieno di energia rende il film scoppiettante e interessante. Fin dal nostro primo incontro, Craig aveva già una visione tutta sua del film”.
Gillespie racconta: “Ho ricevuto una chiamata da Sean Bailey (head of production di Disney), che mi ha detto: cosa ne pensi di Emma Stone nel ruolo di Cruella? E poi ha aggiunto che il film sarebbe stato ambientato a Londra negli anni Settanta. Quella combinazione mi è sembrata davvero irresistibile. Mi sono sentito immediatamente intrigato e deliziato dall’idea di dirigere il film. È un’attrice fenomenale con un’incredibile versatilità e l’opportunità di lavorare con lei in un’ambientazione di questo tipo era davvero entusiasmante”.
Gunn afferma: “In film come Lars e Una Ragazza Tutta Sua e Tonya, Craig ha dimostrato di saper mostrare l’umanità di persone spezzate. Fa del suo meglio per realizzare dei film che ci permettano di comprendere persone che agiscono al di fuori di quella che viene considerata la normalità. Craig ha inoltre un senso dell’umorismo molto sottile e spiazzante che era perfettamente adatto al mondo instabile di Crudelia”.
Platt aggiunge: “Sapevamo che Craig sarebbe riuscito a dare al film la stessa verve e la stessa energia che aveva dato a Tonya grazie alle sue scelte musicali, ai movimenti della macchina da presa, alla sua abilità di ottenere interpretazioni straordinarie e alla sua capacità di giocare con il tono delle performance”.
Stone afferma: “Avevo visto alcuni film di Craig ed ero davvero entusiasta di incontrarlo. Sul set è molto divertente, ha quell’umorismo asciutto tipico degli australiani. Ha un’incredibile quantità di energia e ha sempre tantissime idee: mi sono divertita moltissimo a lavorare con lui”.
Parlando di Gillespie, Burr sottolinea: “La sua energia dura 24 ore. È sempre determinato a far sì che la macchina da presa aiuti a raccontare la storia. Cerca sempre di approfondire i personaggi. E ama la musica! Durante le riprese, effettuava montaggi preliminari delle scene, aggiungeva la musica e poi le mostrava alla squadra. Era davvero divertente e ci ha mostrato fin da subito l’energia del film. Anche tutta la squadra era sempre su di giri, perché tutti sapevano che stavano realizzando qualcosa di elettrizzante!”.
Gillespie afferma: “Amavo questa sorta di danza tra l’umorismo e il dramma, ed Emma (Stone) possiede un ottimo intuito sia per l’umorismo che per i momenti drammatici. Non riesco a pensare a nessun attore che ci riesca meglio. È la Lucille Ball della nostra generazione: sa fare entrambe le cose. È davvero una gioia incredibile per un regista: non c’è nulla che non sia in grado di fare come attrice. È stata una gioia continua”.
Stone afferma: “È divertente vedere le origini di Cruella e ci siamo divertiti a esplorare quello che trasforma una persona in un cattivo. A volte le persone sono influenzate dagli eventi accaduti nelle loro vite: possono scegliere di soccombere sotto il peso di qualcosa, oppure sollevarsi al di sopra di esso e (forse, non sempre) trasformarlo in qualcosa di positivo dal punto di vista “morale”. Il film racconta tutte queste cose, ma in un modo divertente, in stile Disney, esagerato e un po’ pazzo, che allo stesso tempo è pieno di grande musica punk degli anni Settanta”.
Platt afferma: “Gli spettatori assaporeranno immagini che sono una vera delizia per gli occhi, Londra negli anni Settanta, linee di abbigliamento straordinarie e creative, e tutta l’energia, il divertimento e l’innovazione della musica di quell’epoca”.


“Ma c’è anche un lato sorprendentemente emozionante”, afferma. “È un film estremamente divertente, energico ed esilarante, ma ci sono anche momenti davvero toccanti, perché assistiamo all’evoluzione di un personaggio che scopre la sua vera identità, le sue vere origini, e impara a essere la persona che è nata per essere. Così, gli spettatori si godranno grandi interpretazioni, una storia grandiosa, ma anche grandi emozioni”.
Ossessionato dal movimento punk della fine degli anni Settanta, Gunn pensa che il personaggio di Cruella rappresenti perfettamente la rabbia della cultura giovanile di quel periodo, nonché una grande opportunità per mostrare al pubblico quanto fosse difficile essere una donna e un genio in una società che molto spesso non rispettava nessuna di queste due categorie. Il produttore crede che vedere la giovane Cruella che spezza le catene della società e cerca di superare i limiti che le vengono imposti sia particolarmente attuale.: “Volevo riuscire a creare un personaggio che affrontasse delle difficoltà in cui mia figlia potesse identificarsi”.




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