Movienerd – Sunset Drive In a Cinecittà Studios

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Movienerd – A Cinecittà Studios il 3 luglio 2020 apre Sunset Drive In, un cinema all’aperto in grado di ospitare 160 automobili e 320 spettatori. Con due programmazioni a serata, sarà aperto dal venerdì alla domenica a partire dalle ore 20:00. Un’esperienza che richiama un intrattenimento old style, riproposto in chiave attuale, che andrà avanti fino ad ottobre nel massimo rispetto delle norme di sicurezza. Il nuovo progetto socio-culturale di Sunset Drive In, con il primo spettacolo previsto venerdì 3 luglio 2020, si svolgerà nello spazio antistante al Teatro 3 di Cinecittà Studios: 6mila metri quadri in grado di ospitare 160 automobili dalle quali guardare comodamente lo schermo da 100mq.

Tre giorni a settimana, dal venerdì alla domenica, a partire dalle 20:00 con 2 proiezioni a sera di film di ogni genere: la prima, dalle ore 21:00, la seconda a seguire. La serata di apertura prevede la proiezione di due film che hanno segnato la storia del cinema: Flashdance, in prima serata, e di Kill Bill in seconda serata.

Il progetto, nato come manifesto della cultura cinematografica e del piacere dell’audiovisivo, ha come principale obiettivo quello di proporsi come alternativa alla fruizione cinematografica collettiva, garantendo un momento di svago sociale nel pieno rispetto delle misure di sicurezza imposte dal Governo. “Questa iniziativa – sottolinea la direzione del Sunset Drive In – durerà per tutta la stagione estiva, da luglio a ottobre ed è un’ottima opportunità per far respirare un po’ di normalità ai cittadini romani, facendo assaporare loro la magia delle serate all’aperto in macchina, come nei drive-in di tanti anni fa.

Sunset Drive In proporrà – a 7,50 euro di biglietto di entrata per persona – un’esperienza di intrattenimento in cui sarà possibile usufruire di numerose tipologie di servizi direttamente dalla propria auto: acquisto biglietto con scelta del posto auto, check-in tramite smartphone, possibilità di ordinare food and beverage con pagamento digitale e accessibilità audio tramite canale FM.

Tutto questo grazie all’iniziativa di “Istituto Luce Cinecittà  una società ricca di storia e di personalità. Nell’attività di sviluppo a cui stiamo lavorando tutti insieme, sicuramente seguiremo in modo speciale la parte digital, a cui sono legata non solo per vocazione personale ma perché penso che sia il futuro”, così Maria Pia Ammirati, nuova presidente di Luce Cinecittà, a poco più di una settimana dal suo ingresso ufficiale in Via Tuscolana e le iniziative in programma sono molteplici.

Arrivare a Cinecittà significa arrivare in una delle istituzioni più importanti del Paese, al centro del sistema culturale. Non è solo cinema, ma un luogo che ha una vicenda lunga quasi cento anni dove è passato di tutto: la storia di Roma e del nostro Paese, la guerra e il fascismo, l’occupazione tedesca, la Hollywood sul Tevere.

Siamo stati catapultati in un’emergenza paragonabile alla Seconda guerra mondiale, una catastrofe concentrata in poco tempo ma che ha fatto danni enormi, perché il nostro sistema economico è veloce, molto produttivo, e quando si arresta per un mese subisce danni inimmaginabili. E per l’audiovisivo è stato terribile, perché è un sistema complesso dove alle idee e alle storie si affiancano la produzione e il set. È un mondo che fabbrica l’altrove, importante quanto il pane perché dà la speranza. In questi mesi di lockdown, cosa ha tenuto in piedi una psiche segnata dalla paura? La possibilità di mangiare da una parte e di vedere la televisione e i film dall’altra. In questo momento abbiamo compreso l’importanza non solo della televisione, ma del digitale che ci ha permesso di stare in connessione, di restare agganciati a realtà diverse e poterci proiettare nel futuro.

Cinecittà è pronta a ripartire?

Come ho detto, abbiamo già diverse produzioni al lavoro. Ci sono i protocolli, ci sono indicazioni stringenti e Cinecittà è un’industria che ha tutti gli elementi di sicurezza e professionalità. Accoglie le produzioni negli studi più importanti d’Europa, che mettono a disposizione parcheggi, teatri di varie dimensioni, la postproduzione, la color correction, un immenso archivio con materiale storico da utilizzare o consultare. Cinecittà è ineludibile come sistema culturale e come sistema audiovisivo italiano ed europeo. Bisogna guardare all’Europa.

Ci sono delle lezioni che abbiamo imparato in questa emergenza?

Non credo che come persone siamo diversi rispetto a quando siamo entrati nel lockdown, però dobbiamo imparare a lavorare diversamente, possiamo essere più attenti e più previdenti.

Forse abbiamo finalmente compreso il valore vitale dell’immaginario. Dovrebbe essere chiaro a tutti, comprese le istituzioni.

È chiaro a tutti, e soprattutto a chi deve assegnare le risorse, perché abbiamo capito che oltre al pane abbiamo bisogno anche di costruire favole. Calvino diceva che la scrittura nasce attorno al fuoco dove gli uomini primitivi si raccontavano delle storie, e da allora nulla è cambiato, anche se si è trasformato il modo perché oggi noi siamo frutto della tecnologia, delle trasformazioni industriali, e in un’epoca drammatica come quella del COVID-19 siamo riusciti a sopravvivere grazie a queste narrazioni. Dal racconto orale condiviso attorno al fuoco dagli uomini preistorici, siamo passati al grande schermo, alla televisione, ai device.




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