Politica – Il governo approva il decreto sicurezza bis

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Decreto sicurezza bis –  Stretta sulle ONG, stop a lavoratori stranieri irregolari, previste pene più severe per chi aggredisce le forze dell’ordine nelle manifestazioni di piazza

Decreto sicurezza – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera  è operante il decreto Sicurezza bis. Arrivano cioè i nuovi poteri per il Viminale, «di concerto con ministero della Difesa e delle Infrastrutture», che potrà vietare l’ingresso nelle acque territoriali alle navi per «motivi di ordine e sicurezza pubblica» oppure quando, secondo il ministero dell’Interno, non avranno rispettato le leggi di immigrazione vigenti.

Per chi non rispettasse il divieto, comandante, armatore e proprietario della nave, ci sarà una multa da 10 a 50mila euro. E se la stessa nave lo farà più volte, scatterà il sequestro per arrivate fino alla confisca.

Salvini si dice sicuro «che sia rispettoso di qualunque norma vigente in Italia e all’estero». Ma con lo spettro delle multe e della confisca, per le Ong sarà impossibile contare sull’Italia. Che procede intanto, guerra o non guerra, a rafforzare la Guardia costiera libica: nei prossimi giorni gli saranno consegnati altri 10 mezzi.

Gli alleati di governo hanno acconsentito, anche se Luigi Di Maio non risparmia un piccolo colpo sotto la cintura: «Ok, ma occorre fare di più sui rimpatri. Sono troppi 500mila irregolari in Italia». Prova anche lui ad alzare la voce contro gli stranieri, annunciando controlli a tappeto sugli esercizi gestiti da cinesi e pakistani: «La questione degli irregolari è un problema che coinvolge anche il mondo imprenditoriale e del lavoro. Molti lavorano in modo illegittimo in piccole attività poco trasparenti, che evadono il fisco, non emettono scontrini e vendono prodotti non registrati, nocivi per la salute, facendo concorrenza sleale anche alle Pmi italiane e danneggiando la nostra economia».

C’è poi tanto altro nei 18 articoli del decreto: pene più severe (fino a 4 anni) per chi aggredisce le forze di polizia nelle manifestazioni di piazza se «muniti di mazze, bastoni, caschi, razzi o fuochi artificiali»; trasferimento di competenze dalle procure ordinarie (tipo Agrigento) a quelle distrettuali (in Sicilia sono Palermo e Catania) per tutti i procedimenti in materia di immigrazione clandestina; 800 nuovi assunti per supportare gli uffici giudiziari e risolvere lo scandalo delle condanne definitive ma non eseguite (dice Salvini: «Solo a Napoli ci sono 12mila delinquenti con condanna definitiva a spasso. Più personale significa più lavoro e più sicurezza per i cittadini»); uso più flessibile del Daspo nei confronti dei tifosi violenti, anche quando le violenze avvengano all’estero e non soltanto dentro uno stadio.

Quanto alle norme che colpiranno i manifestanti violenti, e i dubbi su una eccessiva stretta alle libertà costituzionali, Conte precisa: «L’originaria versione poteva essere meno nitida. Ora è precisato che riguarda chi crea “un concreto pericolo per l’incolumità delle persone o l’integrità delle cose”. Aggiunge Salvini: «Così come è scritto adesso, è chiaro che non riguarda lo studente o l’operaio che manifesta pacificamente le sue idee. Diverso chi aggredisce agenti o carabinieri munito di mazze, caschi, razzi. Non penso che la libertà di pensiero passi per strumenti di questo tipo».




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