Politica – Roma – Elezioni suppletive alla Camera : ecco i candidati

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Roberto Gualtieri sarà il  candidato del centro-sinistra nel collegio di Roma 01 per le elezioni suppletive della Camera del 1° marzo dopo le dimissioni di Paolo Gentiloni per la nomina a Bruxelles a commissario europeo per gli affari economici e monetari. La scelta di Gualtieri è il risultato di una mediazione: Italia viva di Matteo Renzi proponeva, insieme a Azione di Carlo Calenda e +Europa di Emma Bonino la giornalista di Repubblica Federica Angeli. Il Pd di Nicola Zingaretti aveva proposto Gianni Cuperlo.

(Roberto Gualtieri)

Non è la prima volta che un ministro economico si ritrova in quella posizione. Era già successo nel 1994 quando Luigi Spaventa, titolare del Bilancio e della Programmazione economica del governo di Carlo Azeglio Ciampi, decise di correre contro Silvio Berlusconi. Si era alla prima applicazione della legge elettorale chiamata Mattarellum con le sfide uninominali, ne nacque un duello storico che vide contrapposti due personaggi agli antipodi. Il primo (Spaventa): romano, economista rigoroso ma dalla battuta tagliente e con un paio di mandati parlamentari alle spalle con la Sinistra indipendente. Il secondo (Berlusconi): milanese, imprenditore di successo ed esordiente in politica destinato a diventare subito presidente del Consiglio. Quasi coetanei: classe 1934 Spaventa, nato nel 1936 Berlusconi.

(Maurizio Leo)

Il 1° marzo a sfidare il ministro dell’Economia in carica (Spaventa era uscente) nei quartieri centrali della capitale (Trastevere, Prati, Flaminio, Esquilino, Testaccio, Castro Pretorio, Trionfale, Monti e Trevi) ci sarà sul fronte opposto del centrodestra Maurizio Leo, docente e già deputato (tre mandati) per An e assessore al Bilancio al Comune di Roma con la giunta Alemanno. Il Movimento 5 Stelle ha invece indicato Rossella Rendina, candidata senza una consultazione on-line su Rousseau perché, ha spiegato M5S, è l’unica candidata che ha rispettato tutti i requisiti previsti dal regolamento. Sulla scheda anche Marco Rizzo (Partito comunista), Elisabetta Canitano (Potere al Popolo), Luca Maria Lo Muzio Lezza (VoltItalia) e Mario Adinolfi (Popolo della Famiglia) direttore de La Croce Quotidiano. http://www.lacrocequotidiano.it/home

(Rossella Rendina)

Il «fortino» del centrosinistra
Dopo la vittoria di Berlusconi negli anni 90, negli anni successivi il collegio centrale di Roma è rimasto nelle mani del centrosinistra. Nel 1996 il residente Walter Veltroni (casa in via Velletri, Castro Pretorio) sconfisse l’ex ministro della Giustizia del governo Dini Filippo Mancuso con quasi il 50% dei voti. Cinque anni più tardi, nelle elezioni che segnarono la vittoria del centrodestra e il ritorno di Berlusconi al governo, la candidata dell’Ulivo (e ministro uscente dei Beni culturali, stesso dicastero che era stato di Veltroni) Giovanna Melandri riuscì a mantenere il “fortino” contro Pierluigi Borghini della Casa delle libertà: 50,04% contro 46,15%.

(Marco Rizzo)

Con il Porcellum e la cancellazione dei collegi uninominali il confronto si fa più difficile. In ogni caso sia nel 2008 (candidato premier: Veltroni) che nel 2013 (candidato premier: Pierluigi Bersani) nel comune di Roma prevalse la coalizione di centrosinistra. Si arriva così alle ultime elezioni politiche (4 marzo 2018) quando con un nuovo sistema di voto (chiamato Rosatellum) il premier uscente Paolo Gentiloni (residente in centro nel palazzo di famiglia di via XX settembre) venne eletto nel collegio di Roma 01 con il 42%.

(Elisabetta Canitano)

Nel mezzo ci sono, però, da ricordare le elezioni comunali di Roma nel giugno del 2016 che elessero Virginia Raggi sindaco della capitale (prima donna). L’esponente del Movimento 5 Stelle al ballottaggio doppiò l’avversario del centrosinistra, Roberto Giachetti (67,15 contro 32,85%). Nel I municipo (centro storico) al primo turno l’esponente del Pd risultava il più votato (25.132 voti contro i 18.305 della Raggi).

(Luca Maria Lo Muzio Lezza)

 «Sono nato e cresciuto qui e sono onorato di essere stato chiamato a candidarmi per rappresentare Roma» ha detto Gualtieri inaugurando la sede del suo comitato elettorale in via dei Cerchi (nei pressi del Circo Massimo, non lontano da quella che fu la sede del Pd). Per assumere l’incarico nel governo di Giuseppe Conte il ministro dell’Economia si era dimesso dall’Europarlamento dove nel 2019 era stato confermato per un secondo mandato con 66.965 nella circoscrizione Italia centrale.

(Mario Adinolfi)

Mario Adinolfi sulla sua pagina facebook ha scritto: “Ringrazio il presidente nazionale Giulio Tomassi e gli amici di Uniti per l’Italia per il sostegno che hanno voluto assicurarci alle suppletive per la Camera nel collegio Roma 1. Mi rendo conto che il principale problema è l’assenza di informazione su queste elezioni: il 1 marzo a Roma, una settimana prima a Napoli e una settimana dopo a Terni, 800mila italiani saranno chiamati ad eleggere due senatori e un deputato. A Roma (quartieri Centro Storico, Testaccio, Trastevere, Prati, Trionfale, Flaminio, Delle Vittorie) il seggio da deputato è apparecchiato per il ministro dell’Economia in carica, M5S e destra presentano figure pallide. Il Popolo della Famiglia vuole rovinare il copione già scritto e si propone come alternativa: vogliamo il reddito di maternità, non l’orrenda manovra firmata Gualtieri. Siete d’accordo?”.




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