L’Italia ed il pasticciaccio del voto amministrativo

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Partiendo dal mio saldo principio che il “nemico” (o l’avversario) va sconfitto onorevolmente una riflessione va fatta su due candidati a sindaco al comune di Roma.

Uno ha sbagliato a presentare la documentazione elettorale ed è stato giustamente escluso.

Qualcuno dirà: ma dai… per un cavillo burocratico!

Vero ma italico: ma se la regola esiste perchè non attuarla?

Perchè fare le cose sempre a guazzabuglio.

Allora perchè creare tutte quelle difficoltà nel presentare le liste a tutti?

Secondo candidato: capisco raccogliere i voti a tutti i costi ma vi è un candidato a sindaco che son giorni che non fa altro che inneggiare alle unioni omosessuali con tanto di selfie e festeggiamenti di piazza. Libero di farlo certo ma di dubbio gusto soprattutto perchè ha un incarico di rilievo alla Camera dei Deputati come rappresentante di tutti i cittadini.




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