Calcio – Champions League: buoni risultati per Lazio e Juventus

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Calcio – Champions League – La Juventus piega il Ferencvaros in casa a Budapest, 4-1 nella terza giornata della Champions League, con la doppietta di Morata e la quasi doppietta di Dybala che ritrova finalmente la via del gol. Dominio autorevole e mai in discussione dei ragazzi di Pirlo contro gli ungheresi in uno stadio con oltre 20.000 tifosi, spettacolo ormai quasi dimenticato.

Nel primo tempo si capisce che aria tira con il gol al settimo minuto di Morata su assist di Cuadrado. I bianconeri sfiorano il raddoppio al 36′, con una incomprensibile generosità dello stesso Morata che davanti al portiere passa la palla a Ronaldo, intercettato in scivolata da un difensore ungherese.

Il portoghese però si sdebita nel secondo tempo, con un lungo lancio preciso che trova a il solito Morata, 2-0 al 60′. Pirlo decide che l’autore della doppietta ha fatto il suo e lo lascia uscire al 67′ per far giocare Dybala. L’argentino è in ottima forma, e da un’occasione mancata al 73′ passa al gol ritrovato un minuto esatto dopo.

E sfiora persino la doppietta, con un tiro che in realtà viene sistemato in porta dall’ungherese Dvali. A rovinare la cifra tonda, ma non certo la partita dei bianconeri, Franck Boli al novantesimo minuto.

Juve a tre punti dal Barça (tre partite a punteggio pieno) in gruppo G e sei punti totali.

Sono soddisfatto del risultato, ma potevamo fare molto meglio sul piano del gioco. Abbiamo commesso tanti errori superficiali dovuti anche alla gara in discesa. Era importante fare risultato, ma ovviamente dobbiamo migliorare”, l’analisi di Andrea Pirlo ai microfoni di Sky Sport. L’allenatore della Juve bacchetta poi i suoi attaccanti per qualche situazione offensiva gestita male: “Io sono uno che parla molto con i giocatori, poi in campo vanno loro e le scelte toccano a loro. Importante però che queste scelte siano giuste: bisogna essere meno egoisti e chiudere le partite prima”. Quindi Pirlo ha aggiunto: “Stiamo giocando con due attaccanti e due esterni, anche se uno è più un trequartista. Spero che tutti stiano bene fisicamente, poi valuteremo. Per ora non abbiamo avuto tutti al 100% e quindi è normale che per ora a turno uno sia rimasto fuori, però stiamo lavorando”.

E’ terminata 1-1 la sfida tra Zenit San Pietroburgo e Lazio, gara valida per la terza giornata della fase a gironi di Champions League. Al vantaggio di Erokhin al 32′ del primo tempo ha risposto Caicedo al 37′ della ripresa. I biancocelesti salgono così a 5 punti, mentre i russi ottengono il loro primo punto.

Inzaghi è costretto ancora una volta a schierare una formazione di emergenza, viste le assenze di Immobile, Leiva e Strakosha, bloccati dalla Uefa dopo i tamponi per il Covid-19 effettuati due giorni fa. A loro si aggiungono Luis Alberto, Lazzari, Escalante e Anderson.

E’ un primo tempo di studio, lo spettacolo latita. Alla prima e unica chance, arrivata al 32′, lo Zenit passa in vantaggio: fa tutto Dzyuba, la difesa dorme, Erokhin segna l’1-0.
Il gol subito sveglia i biancocelesti, ma il colpo di testa di Muriqi finisce sopra la traversa come un precedente tiro del kosovaro.

Nella ripresa è ancora la squadra russa ad andare vicina alla rete, Mostovoy subentra e sfiora il raddoppio. Inzaghi inietta forze fresche con Pereira e Caicedo.  L’ecuadoriano ha una buona occasione di testa a un quarto d’ora dalla fine, che arriva dopo le proteste generali per un rigore reclamato su Marusic (atterrato in area).

La punta sara’ decisiva poco dopo, quando all’82’ regala il pareggio facendo tutto da solo. La Lazio si gasa, per poco Milinkovic-Savic non inventa l’eurogol che regalerebbe il bottino pieno, poi regala a Mostovoy una rete annullata per fuorigioco al 93′. Un punto fondamentale, che avvicina i biancocelesti alla qualificazione.

L’allenatore biancoceleste non nasconde la sua soddisfazione per il pareggio ottenuto sul campo dello Zenit: “C’è davvero grande soddisfazione a lavorare con un gruppo così, i ragazzi stanno andando al di là di qualsiasi aspettativa. Io sono uno che pretende tanto, ma ognuno di loro sta dando tutto quello che ha. Onore a questo gruppo”. Sono queste le parole di Simone Inzaghi dopo il pareggio in rimonta, 1-1, ottenuto sul campo dello Zenit che permette alla sua Lazio di salire a quota 5 punti nel girone dove è ancora imbattuta. Un punto che acquista ancora più valore viste le tante assenze nel gruppo biancoceleste: “Le ultime due trasferte le abbiamo affrontate con 13 giocatori, siamo in difficoltà ma speriamo di recuperare giocatori. Stasera non si poteva pensare alla solita bella Lazio visto che mancavano 8 giocatori che mi avrebbero dato una grande mano, alcuni di loro sarebbero stati titolari. Ma non posso che ringraziare tutti i ragazzi per quello che stanno facendo”. Parole di stima verso Caicedo: “E’ un giusto premio per lui, per tutto quello che ha fatto in questi anni con me. Si è sempre fatto volere bene da tutti perché in campo ha sempre dato tutto. Anche lui gioca da tempo con un problema alla spalla”, ha concluso Inzaghi.

Nell restanti partite del mercoledì il Barcellona, inserito nel girone di Champions League della Juventus, soffre più del dovuto ma supera 2-1 al Camp Nou la Dinamo Kiev e resta a punteggio pieno con 9 punti. Messi su rigore sblocca la partita al 5′, nella ripresa Pique raddoppia al 20′. Gli ucraini non si arrendono e Tsygankov la riapre a un quarto d’ora dalla fine, ma il risultato non cambia più.

Nel girone della Lazio il Borussia Dortmund travolge 3-0 il Bruges e balza in testa al girone con 6 punti, a +1 sui biancocelesti. I tedeschi ipotecano il successo nel primo tempo grazie alla doppietta di Haaland e al sigillo di Hazard, autore del gol dell’1-0.

Nel gruppo H vittoria pesante del Lipsia, che supera 2-1 il Paris Saint Germain e sale a 6 punti in classifica, agganciando il Manchester United fermato a sorpresa dal Basaksehir. Di Maria illude i francesi al 6′, ma Nkunku pareggia nel primo tempo. Al 12′ della ripresa Forsberg firma il gol vittoria su rigore. I campioni di Francia hanno chiuso in nove uomini per le espulsini di Gueye e Kimpembe.

Nel gruppo E infine prosegue il percorso netto di Chelsea e Siviglia, appaiate in testa con 7 punti e già un piede negli ottavi. I blues hanno travolto 3-0 i casa il Rennes con la doppietta di Werner e il gol in avvio di ripresa di Abraham, mentre gli spagnoli hanno battuto non senza soffrire il Krasnodar. Sotto 2-0 in venti minuti in virtù delle reti di Suleymanov e Berg (su rigore), gli andalusi hanno accorciato le distanze già nel primo tempo con Rakitic, al 42′. L’espulsione di Navas nel recupero della prima frazione non ha frenato la rimonta degli spagnoli, che nella ripresa hanno ribaltato il risultato nel giro di tre minuti grazie alla doppietta di En Nesyri.




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