Calcio – Coppa Italia: ai quarti c’è anche la Lazio

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Calcio – La Lazio si conquista la qualificazione ai danni di un coraggioso Parma e mercoledì affronterà l’Atalanta in una sfida di grande interesse. Prima però è tempo di campionato con l’anticipo di ieri sera, tra Benevento e Torino.

LA PARTITA -Il turnover di Inzaghi è ampio, quello di D’Aversa è totale, con Kurtic, di fatto unico titolare presente in campo, adattato nel ruolo di difensore centrale. Il Parma costruisce con tre giocatori – Cyprien si abbassa tra i due centrali – ma è in campo con il 4-3-3 caro al tecnico, che affida a Sprocati e Mihaila le corsie d’attacco e sceglie Brunetta come centravanti tattico. La Lazio nel primo tempo potrebbe tracimare ma spreca tanto, maledice la sorte – palo anche per Pereira, schierato al fianco di Muriqi – e passa soltanto al quarto squillo con Parolo, a segno con un colpo di testa fin troppo comodo. Il gol arriva a metà frazione e i biancocelesti si siedono sul vantaggio, andando a riposo con un margine minimo. Il controllo sembra totale anche nella ripresa, Akpa-Akpro spaventa Colombi, poi D’Aversa è bravo a cambiare volto al Parma con gli ingressi di Brugman ed Hernani, che danno tutt’altro peso al centrocampo.

Nella Lazio si rivede Lulic dopo quasi un anno di stop, i ritmi bassi dei padroni di casa danno fiducia agli ospiti, vicinissimi al pareggio con Mihaila – tap-in sulla traversa dopo che Brunetta aveva colpito debolmente di testa su Strakosha – e poi a segno proprio con l’esterno ventenne, che punisce un terribile posizionamento difensivo dei biancocelesti e batte il portiere con un piatto destro preciso. I supplementari appaiono inevitabilmente all’orizzonte ma la solita proiezione offensiva di Acerbi è in agguato: il difensore va al cross dalla trequarti, Muriqi prende benissimo il tempo e indirizza il colpo di testa nell’angolo alla sinistra di Colombi. La Lazio colpisce il terzo palo della sua serata, ma questa volta è un paolo fortunato: il rimpallo con la schiena del portiere vale i quarti di finale.

INZAGHI – Sprizza soddisfazione Simone Inzaghi dopo il passaggio ai quarti di finale della Coppa Italia. Un impegno che si aggiunge già a quelli di campionato e Champions League e una Lazio che potrebbe intervenire sul mercato, specie in difesa: “Stiamo parlando con la società per capire bene i tempi di Luiz Felipe, ci stiamo guardano attorno perché in difesa abbiamo le rotazioni corte – dice – Papastathopoulos? Sicuramente è uno di quei profili che si sta vagliando ma il mercato di gennaio non è semplice, i giocatori che giocano con continuità difficilmente vengono fatti partire, stiamo vedendo la soluzione migliore per noi. Tra poco ricomincerà anche la Champions con la difficile sfida al Bayern Monaco: “Noi avevamo due grandi obiettivi, confermarci in Champions e tornare negli ottavi – dice ancora – Con il Bayern sarà proibitivo ma al completo ce la possiamo giocare. Ora con la defezione di Ramos vedremo, la Lazio del derby se la può giocare. Ci viene a mancare un difensore importantissimo”. Una parola anche per il rientro di Lulic dopo il lungo infortunio: “Penso sia la nota più bella della qualificazione. Sappiamo cosa ha passato in questi undici mesi, sono venti giorni che si allena, stasera non mi aspettavo entrasse così bene, ha fatto un bel salvataggio ed è andato bene. Deve trovare la condizione migliore e ci darà una grande mano”.

Roberto D’Aversa, allenatore del Parma, ha commentato ai microfoni di Rai Sport l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Lazio. «A due minuti dalla fine eravamo in pareggio, il pensiero era andare avanti ai supplementari. È un peccato perché abbiamo fatto una grandissima prestazione, il rammarico è non aver portato a casa un risultato positivo ma non posso rimproverare nulla. Non ho rinunciato ai titolari. Chi non è venuto aveva problemi fisici. Iacoponi mi ha dato disponibilità con solo un allenamento, non poteva giocare stasera. Sono stato chiaro in presentazione di partita e qualcuno ha distorto quello che ho detto. Chi c’era oggi era più pronto. Bisogna ragionare che nelle tre partite fatte siamo sempre a recriminare un risultato che non rispecchia l’andamento. Se commetti errori non porti a casa il risultato, in campionato dobbiamo accedere perché alla lunga i punti possono pesare».

GOL NEL FINALE – «Credo che sia una questione di malizia. Con la Lazio avevamo Hernani fuori da due minuti, sul rinvio del portiere Ricci è andato in sovrapposizione e sulla seconda palla è arrivato Lazzari e hanno segnato in contropiede. Come col Sassuolo è mancata la malizia, concedere un rigore contro un difensore è un errore di gioventù che quando si hanno giovani possono arrivare. Gli va dato tempo di crescere, l’esperienza si fa giocando».

MIHAILA – «Non credo un giocatore possa essere pronto se giovane o vecchio. Ha potenzialità enormi, deve migliorare a livello di struttura perché in A bisogna avere struttura fisica. E’ arrivato con un problema di pubalgia e ha potenziale. Non è questione di giovani o vecchi, ma di bravi o meno. Lo dimostra Kulusevski che arrivato dalla Primavera ha fatto la differenza».




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