Calcio –  Europa League: il Napoli sconfitto dal Granada

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Calcio –  Delude il Napoli nella partita d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League: a Granada la squadra di Gattuso affonda per 2-0 e mette a fortissimo rischio la qualificazione agli ottavi della seconda competizione europea.

Decimati dalle assenze, i partenopei incassano un pesante 2-0 sul campo del Granada, che costringerà gli azzurri a compiere l’impresa nella sfida di ritorno in programma la prossima settimana al Maradona per proseguire il loro cammino europeo. I problemi di formazione e la mancanza di cambi di qualità rappresentano senza dubbio un alibi, ma non bastano a giustificare la mancanza di concentrazione e gli errori commessi nel primo tempo, quando i padroni di casa indirizzano il match sui binari giusti, per poi controllare nella ripresa.

Gattuso deve fare i conti con una lunga lista di indisponibili che, tra infortunati e positivi al Covid, comprende Ospina, Hysaj, Koulibaly, Manolas, Ghoulam, Demme, Lozano, Mertens e Petagna. Scelte obbligate, dunque, sia in difesa che in attacco. A centrocampo, dopo la negatività al coronavirus, torna titolare Fabian Ruiz, chiamato a fare coppia con Lobotka. Partono dalla panchina Bakayoko e Zielinski. Le defezioni non mancano neppure tra gli andalusi, che però possono contare sul prezioso recupero di Herrera.

Fin dall’iniziale fase di studio il Granada dimostra di poter mettere in apprensione il Napoli con la velocità dei suoi esterni. Dopo un paio di spunti interessanti di Kenedy, al 15′ serve una tempestiva uscita di Meret per fermare Foulquier. La parata dell’estremo difensore partenopeo non basta a scuotere i suoi. Tra il 18′ e il 21′, infatti, la formazione andalusa piazza un micidiale uno-due che mette alle corde Insigne e compagni.

A  sbloccare il risultato è un colpo di testa di Herrera, sbucato alle spalle di Di Lorenzo sul secondo palo per correggere in rete il traversone di Kenedy. Meno di tre minuti più tardi è proprio il brasiliano a raddoppiare in contropiede con un chirurgico diagonale su assist di Machis. Gli azzurri faticano a reagire e non vanno oltre qualche conclusione dalla distanza e un velenoso tiro-cross di Mario Rui.

Nella ripresa il Napoli è più intraprendente, ma non riesce a dare continuità alla sua azione d’attacco e, pur costruendo un paio di potenziali occasioni da rete, non impegna praticamente mai Rui Silva. Gattuso non può andare oltre agli ingressi di Zielinski e Bakayoko. Così, nel finale, Meret risulta decisivo per evitare il tris di Herrera, che avrebbe compromesso in modo forse definitivo la qualificazione. Tra sette giorni servirà un’impresa, ma soprattutto un altro Napoli per ribaltare la situazione.

“Abbiamo creato qualcosa, per come siamo messi sul fronte assenze sicuramente meritavamo di più. È inutile parlare di passaggio del turno, la priorità è recuperare i giocatori. Il rammarico c’è, il 2-0 è un risultato bugiardo. Ci sono stati degli errori, loro l’hanno impostata bene, noi siamo stati polli e l’abbiamo pagata a caro prezzo”. Gennaro Gattuso, come suo solito, non cerca giri di parole per commentare il ko per 2-0 in casa del Granada, nella sfida valida per l’andata dei sedicesimi di Europa League: “Domani faremo la conta, non è facile così. In questo momento pensiamo a chi mettere in campo domenica, poi a provarci giovedì ma se non si recuperano i giocatori è difficile – aggiunge il tecnico azzurro ai microfoni di ‘Sky Sport’ – Non è una questione fisica, abbiamo tenuto il Granada nella sua metà campo. Non ha fatto nulla nel secondo tempo. In Europa però serve un po’ di attenzione in più”.

Sotto la lente d’ingrandimento la prestazione di Osimhen, non ancora al meglio dopo il lungo stop: “Il ragazzo è stato fuori per novantatre giorni, non è ancora al 100%. Deve trovare la continuità per esprimere il suo gioco, in questo momento ha tante pause. Il problema non è solo suo, secondo me potevamo far male al Granada e invece siamo stati imprecisi. Ho comunque visto lo spirito giusto, la squadra ha fatto il massimo che poteva fare. Ci deprimiamo troppo, Elmas ha sbagliato due-tre volte e si deprime. Nel calcio si può sbagliare e invece noi rimarchiamo spesso l’errore. Ci portiamo dietro questo problema, dobbiamo migliorare”.

 




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