Calcio. I “grandi ritorni” di Juve, Lazio ed Atalanta

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Calcio – Con le Coppe Europee ai box il campionato di Serie A ritrova tre grandi protagoniste che avevano stentato non sempre nei risultati ma spesso nella coralità del gioco. Vittorie mai in discussione per Juventus e Lazio mentre la Dea recupera lo svantaggio travolgendo la Roma nella ripresa con 4 reti. Vittorie importanti anche per Inter, Milan e Benevento.

Il campionato conferma la felice condizione dl Milan che impiega 7 secondi per mettere in discesa la partita contro il Sassuolo (anche se il gol era irregolare!), mentre l’Inter, seppur faticando a La Spezia continua la sua rincorsa verso la vetta e spera di regalare un Natale da primi in classifica ai propri tifosi. Già perchè oggi e domani si ritorna in campo con un Milan-Lazio che metterà a dura prova la capolista contro la ritrovata Lazio che ha sconfitto il Napoli senza troppi patemi.
L’Atalanta segna quattro reti nel secondo tempo annichilendo i giallorossi di Fonseca che erano ben partiti e credevano nell’impresa.
La sconfitta di Benevento costa la panchina a Maran, sostituito (ancora una volta) da Ballardini un vero e proprio esperto nel subentrare sulla panchina dei genoani.
Ma andiamo a rivisitare la giornata partendo a ritroso.
Il presidente Lotito aveva richiesto una prestazione importante e la Lazio lo ha accontentato. “Vedendo l’atteggiamento di stasera viene il dubbio che noi diamo il meglio contro le grandi. Abbiamo perso dei punti importanti in un cammino che però ci ha dato una grande gioia come la qualificazione agli ottavi di Champions. In campionato ci manca qualche punto, anche se nelle ultime gare contro Verona e Benevento avevamo fatto buone prestazioni. Finora abbiamo sbagliato completamente solo partita contro l’Udinese. Avevo chiesto un ottimo impatto, nonostante avessimo tante assenze come loro. Abbiamo strameritato di vincerla come atteggiamento e come spirito”.
Sappiamo di avere delle potenzialità e di competere con squadre fortissime per le posizioni europee. Va rimarcato che oltre il cammino europeo, purtroppo abbiamo avuto delle problematiche importanti, anche più delle altre. Ma gli ottavi di Champions devono essere un punto di partenza e non di arrivo. In campionato possiamo recuperare, ma l’atteggiamento deve essere sempre quello messo in campo stasera. Luis Alberto? Viene da un momento particolare, dopo la positività al Covid e una pubalgia che non gli permette di allenarsi al meglio. Per noi è un giocatore importantissimo”.
Delusione in casa Roma per la sconfitta a Bergamo. Molto dutro mister Fonseca: “Non voglio cercare alibi. Abbiamo fatto un primo tempo con grande intensità, da guerrieri. Poi un secondo tempo da ragazzini, bambini”. Non usa giri di parole Paulo Fonseca per commentare la prestazione dei suoi, in vantaggio contro l’Atalanta 1-0 dopo 45’ e poi crollati nella ripresa. “L’atteggiamento è cambiato totalmente – prosegue Fonseca -, la squadra si è allungata e questo contro l’Atalanta è fatale. Cosa è successo? E’ una questione di atteggiamento, si gioca 90 minuti e non 45. Una squadra che ha fatto quello che ha fatto nel primo tempo, non può cambiare atteggiamento così. Squadra poco aggressiva, totalmente diversa dal primo tempo. Problema di maturità? Può essere, ma stavolta è colpa dell’atteggiamento. Devo far capire ai giocatori che non si può cambiare così da un tempo all’altro. La squadra si è abbassata senza ragione nel secondo tempo. Difficile capire cosa è successo. Per l’Atalanta è stato fin troppo facile. Possiamo lavorare bene, ma senza aggressività non si può vincere questo tipo di partite”.
Dal canto suo Conte pensa ancora al mercato: “Siamo alla sesta vittoria di fila e ben vengano, perché dando continuità si resta in alto in classifica. Sapevamo che sarebbe stata complicata, lo Spezia è una squadra organizzata che ha chiuso tutti gli spazi cercando di ripartire, ha giocatori forti fisicamente. Abbiamo concesso poco, nel primo tempo non abbiamo creato tantissimo” ha analizzato l’allenatore dell’Inter. Il giudizio resta comunque positivo: “È una buona vittoria, considerando che giochiamo ogni tre giorni e c’è un po’ di stanchezza: è inutile nasconderci, ora stringiamo i denti e proviamo a finire questo blocco nel modo migliore. Bisogna avere coraggio, senza essere timorosi: non deve accadere. Dopo Verona avrò un confronto col club sul mercato”.
Resta in vetta, il Milan, dopo aver battuto anche il Sassuolo. Una partita che resterà nella storia, perché è stato segnato il gol più veloce del campionato di Serie A e in Europa. “Abbiamo 4-5 situazioni sul calcio d’avvio e ogni tanto le alterniamo. Volevamo approcciare bene perché di recente non ci siamo riusciti, sono stati molto bravi sia Brahim Diaz che Calhanoglu nel portare la palla e Leao nel movimento profondo” ha commentato Stefano Pioli al termine della partita. “Tutte le partite valgono tre punti ma in alcuni momenti pesano di più. Il Sassuolo è molto forte, ha palleggiato bene. Era una gara che pesava molto anche dal punto di vista mentale, essere riusciti a vincere ci dà grande soddisfazione. Ora ci attende un ultimo sforzo (contro la Lazio) e mancherà anche Kessié. Avevamo preparato la partita quasi per giocare senza centravanti, per non dare riferimenti ai loro centrali. Credo che le squadre forti si sappiano adattare alle caratteristiche di chi scende in campo. Non è facile trovare a gennaio giocatori di questo livello, che siano pronti a questo modo di lavorare”.
Luca Gotti accoglie con positività il pareggio di Cagliari della sua Udinese: aveva chiesto ai suoi di muovere la classifica in vista di un gennaio da incubo e ha ottenuto risposte rilevanti dalla squadra. “Chiaramente noi cerchiamo sempre di ottenere il massimo e anche oggi le occasioni per portare a casa i tre punti le abbiamo avute. Secondo me abbiamo giocato meglio nel primo tempo rispetto al secondo, come solidità e idee di gioco, però il Cagliari ha trovato il vantaggio con un gol da calcio di punizione. Comunque noi poi siamo stati bravi a riprendere la partita dal punto di vista del risultato e creare un altro paio di occasioni importanti”.
Soddisfatto per un successo che vale non poco in termini di classifica, confermando il buon momento del Benevento (9 punti nelle ultime sei partite), ma al tempo stesso realista. Indossa i panni del pompiere, Filippo Inzaghi dopo l’affermazione per 2-0 ottenuta dai suoi uomini al ‘Vigorito’ con il Genoa. “Si tratta di una vittoria importante ma non dobbiamo montarci la testa, sottolinea il tecnico dei giallorossi. Oggi per noi era una gara importante perché il Genoa ha in rosa giocatori di qualità e rischiavamo tanto, ma abbiamo fatto bene nonostante tutto e questo mi rende orgoglioso”.
Sinisa Mihajlovic non si smentisce mai. “Devo dire che abbiamo fatto un altro record, subire gol senza tiri subiti, ci è riuscito pure questo. Non abbiamo rischiato nulla, peccato perché meritavamo di più. Forse con qualche cambio in più li avremmo messi più in difficoltà ma non ne avevamo, peccato ma dall’altra parte sono contento per il Toro che non ha perso e muove la classifica, sono un cuore Toro e sono contento per il presidente, i tifosi, per Giampaolo che è un amico e un grande allenatore. Sono convinto che ne usciranno”.
I rimpianti di Marco Giampaolo emergono alla fine di Torino Bologna. “Era una partita che dovevamo vincere. Per vincerla dobbiamo fare noi la partita, ci abbiamo provato, con le nostre caratteristiche: non dovevamo aspettare il Bologna, ma l’abbiamo fatto. Dopo il gol di Verdi ci siamo abbassati: non abbiamo più giocato”.
Soddisfatto Andrea Pirlo della bella vittoria della Juventus a Parma: “Stiamo raggiungendo gli obiettivi di gioco prefissati. Mi sta piacendo l’aggressione e la fase di riaggressione dopo la perdita del possesso. Stiamo crescendo di partita in partita. Siamo solo all’inizio e dobbiamo ancora migliorare. Sono soddisfatto, non eravamo contenti di mercoledì. Avevamo fatto una bella prestazione, ci dispiaceva per il risultato. Questa sera dovevamo riprendere il nostro cammino. Dovevamo recuperare anche la via del gol e lo abbiamo fatto usando tutti i nostri elementi. Serviva una partita di collettivo. Stiamo raggiungendo quello che volevo io e quello che cercavano i giocatori. Recuperiamo in fretta la palla, stiamo crescendo di partita in partita. E’ entrato bene questo spirito e dobbiamo essere sempre quelli di stasera, a Barcellona come a Parma. Dobbiamo giocarci la partita, aggredendo alti e avendo il dominio della gara”
“Non siamo stati timidi. Abbiamo avuto la prima occasione da gol con Kucka e con un miracolo fortunoso di Buffon. Quando si gioca contro queste squadre, bisogna capitalizzare il 100% di quel che si crea. Poi il secondo gol ci ha tagliato le gambe e la squadra ha faticato”. E’ il commento del tecnico del Parma, Fabio Liverani, dopo la sconfitta per 4-0 contro la Juventus.
Un Crotone meno bello del solito quello sconfitto dalla Sampdoria a Genova, Giovannino Stroppa lo ammette. “Non è questione di idee di gioco – dice il tecnico rossoblù – ma dobbiamo imparare a vincere i duelli individuali, a tenere palla: le opportunità di gioco e di scelta ci sono, ma non le sfruttiamo. Cosa manca? Facciamo troppi errori individuali e sono quelli che determinano i risultati. Quando siamo più attenti facciamo bene. Ripeto: non è un problema di idee, ma di determinazione e lucidità”.




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