Calcio: il derby di Milano si colora di rossonero

264

Calcio – Il Milan batte 2-1 l’Inter nel secondo anticipo della 24esima giornata di Serie A e conquista il derby di Milano, accorciando a -1 sui cugini in vetta. I nerazzurri dominano il primo tempo e sbloccano l’incontro con Perisic (38′). Nella ripresa i rossoneri reagiscono e nel giro di tre minuti ribaltano il match con la doppietta di Giroud (75′ e 78′). Inzaghi cade dopo quasi 4 mesi d’imbattibilità, Pioli tiene viva la lotta scudetto.

La partita

Dopo 10′ la zuccata di Dumfries illude la San Siro nerazzurra con il gol dell’1-0, immediatamente annullato da Guida per il fuorigioco in partenza di Perisic. L’Inter è comunque la prima a rompere gli indugi e pochi istanti dopo Maignan è costretto a superarsi sulla conclusione di Brozovic deviata dalla spalla di Kalulu. Il match è estremamente fisico e anche piuttosto falloso, con le squadre che lottano su ogni pallone, ma faticano a innescare con pericolosità i rispettivi finalizzatori. L’Inter è comunque quella che gestisce meglio i possessi e arriva con più continuità in area avversaria, andando vicina al gol prima con Barella, poi ancora con Dumfries, fermato da un altro intervento eccezionale di Maignan. Il Milan si affaccia per la prima volta dalle parti di Handanovic attorno al 35′, chiamando il capitano nerazzurro a un grande intervento a mano aperta sulla conclusione da fuori di Tonali. Pochi minuti dopo, però, i nerazzurri vanno meritatamente in vantaggio: sul corner di Calhanoglu la difesa del Milan si perde completamente Perisic, che colpisce a botta sicura col mancino trafiggendo Maignan nell’angolino alla sua sinistra. Il primo tempo si chiude con un’altra ottima chance per i ragazzi di Inzaghi in ripartenza, che sprecano ma legittimano una volta di più il vantaggio.

SECONDO TEMPO

Pioli toglie un impalpabile Saelemaekers e inserisce Messias per provare ad alzare il livello qualitativo. Il piglio rossonero appare più deciso rispetto ai primi 45′ e per assecondarlo il tecnico getta nella mischia anche Diaz al posto di Kessié. Lo spagnolo entra subito nel vivo del match con una serie di guizzi che fanno traballare le certezze della retroguardia avversaria e Inzaghi risponde con gli ingressi di Sanchez per Lautaro e di  Dimarco  per Perisic (leggero fastidio muscolare). Subito dopo, però, arriva il pari rossonero: sull’ennesima incursione di Diaz sbuca Giroud, fin lì un fantasma, che in scivolata batte Handanovic e rimette in pari l’incontro. L’Inter entra in blackout totale e dopo 3′, su suggerimento di Calabria, il bomber francese è eccezionale a girarsi su de Vrij, mandandolo a vuoto e infilando alle spalle di Handanovic la rete che ribalta la partita e manda in orbita la Milano rossonera. All’ultimo minuto di recupero c’è spazio per il rosso a Hernandez, che abbatte con un brutto fallo Dumfries lanciato in campo aperto, scatenando anche momenti di nervosismo tra le due panchine.

INZAGHI PROTESTA

Non sono mancate le polemiche arbitrali: l’Inter ha protestato a lungo in occasione del gol del pareggio del Milan, per un presunto fallo a centrocampo di Giroud su Sanchez, nell’azione che poi ha portato al gol del francese. “I miei giocatori si sono innervositi sull’1-1 perché c’era un fallo evidente su Sanchez, abbiamo preso un gol strano”, ha sottolineato Inzaghi. “Dopo quell’episodio, abbiamo perso la gestione negli ultimi 25 minuti. Se la giochi 10 volte, una partita così la perdi una volta sola…”.

Tanti tifosi nerazzurri e addetti ai lavori hanno messo sul banco degli imputati lo stesso allenatore piacentino, per i cambi effettuati nel secondo tempo, soprattutto quelli di Perisic e Brozovic. Inzaghi si è difeso così: “I cambi non sono stati decisivi. Perisic ha chiesto il cambio per un indurimento al polpaccio, Lautaro ha dato tutto dopo il rientro in Italia come lo stesso Calhanoglu, che poi è stato ammonito. Il risultato è bugiardo, lo avete visto tutti voi. Ma bisogna fare i complimenti al Milan. Il rammarico nostro è di non aver fatto il secondo gol, di non aver chiuso la partita”.

PIOLI

Stefano Pioli si gode la vittoria in rimonta nel derby: “La mia corsa a fine partita? Ho riso guardandola, non ho più l’età… – ha detto il tecnico del Milan a Dazn – Sono troppo felice. Ho una squadra che non molla mai, dei ragazzi che vogliono andare oltre i propri limiti. Questa è una vittoria che ci deve dare convinzione, sapendo comunque che abbiamo gli stessi punti della passata stagione e che quindi c’è ancora tanto da fare”.

Pioli ha anche raccontato cosa ha detto ai suoi dopo il triplice fischio: “Che gli ostacoli diventano insormontabili solo per chi non ci crede. Vincere un derby contro un avversario così forte è una grandissima soddisfazione. Dobbiamo essere molto felici, ma ora ci buttiamo sulla Coppa Italia: mercoledì avremo un impegno difficile e vogliamo fare bene”.

Poi è passato all’analisi del match: “Nel primo tempo non abbiamo fatto le scelte giuste, non siamo andati negli spazi quando c’era l’opportunità. Molte situazioni pericolose dell’Inter in realtà le abbiamo create noi con passaggi sbagliati. Nel secondo tempo ci hanno aspettato un po’ di più, quindi serviva un po’ più di freschezza e agilità: Diaz è servito a questo. Cosa mi porto dietro? Il coraggio dei miei giocatori, che non hanno avuto paura di affrontare avversari forse anche superiori e hanno ribaltato una partita difficile, non certo nel nostro momento migliore… Oggi abbiamo accettato l’uno contro uno in spazi aperti e questa è una grande soddisfazione. Vedere che la squadra anche in difficoltà mantenga questo spirito è una soddisfazione importante. Andare sotto in una partita così importante, reagire e vincere così contro un avversario così forte mi rende molto orgoglioso”.

Poi il tecnico parmigiano è passato a parlare dei singoli, a partire da Giroud: “Vincere, alla lunga, vuol dire avere grande atteggiamento come quello che hanno Maignan, Kjaer, Giroud, Ibra… Serve ad alzare il livello di maturità e degli atteggiamenti. Dal punto di vista delle volontà questi sono ragazzi che non mollano e lavorano ogni giorno per migliorare. Ibra e Rebic sono risorse importanti, mi auguro di averli a disposizione il prima possibile. Leao? Secondo me nel primo tempo poteva stare un po’ più aperto, si è un po’ innervosito. Nel secondo tempo si è mosso meglio, lo abbiamo cercato meglio ed è stato più incisivo come può esserlo un calciatore con le sue qualità”.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *