Calcio – L’Atalanta attende in Champions League il Real Madrid

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Calcio – Questa sera ritorna la Champions League con in campo l’Atalanta contro “l’incerottato” Real Madrid. Una partita difficile che speriamo porti buone notizie da Bergamo.

“Il Real Madrid è la squadra più titolata al mondo, quella che ha più introiti, più blasone, è un evento per l’Atalanta incontrarlo in Champions League. Ma poi c’è il campo e dobbiamo spostare l’attenzione sulla partita”. Gian Piero Gasperini presenta così la sfida di questa sera a Bergamo, andata degli ottavi di Champions.

GASPERINI DIXIT

“Loro hanno l’abitudine a giocare questa competizione in modo sempre vincente – ha detto Gasperini – E’ innegabile che ci sono molti giocatori assenti e questo toglie loro un po’ di forza, ma quelli che vanno in campo sono dei titolari e dobbiamo affrontare il Real al meglio delle nostre possibilità”. L’allenatore nerazzurro punt sull’entusiasmo: “In quello siamo superiori. Non abbiamo la loro abitudine a giocare certi tipi di partite, ma in questi anni abbiamo affrontato nei momenti decisivi della stagione delle squadre più blasonate in Europa, per noi rimane un evento e abbiamo qualche stimolo in più”. Il tecnico della Dea chiude parlando della sua squadra.

”E’ un buon momento per noi, per quello che stiamo facendo anche in campionato. Si sta aspettando da tempo questa partita, è un momento della stagione molto importante sia in campionato che in Champions e abbiamo raggiunto la finale di Coppa Italia”. Gasperini ovviamente non si fida: “Il Real in Champions si trasforma. A Milano con l’Inter ricordo una grande personalità e qualità. Le assenze tolgono giocatori importanti e talento, ma mi pare che la squadra così abbia saputo diventare più umile e infatti è risalita di parecchio in classifica nella Liga”.

ZIDANE

Su Zidane, Gasperini scherza: “Per fortuna Zidane non gioca. Quando lui era alla Juventus e io ero l’allenatore della Primavera bianconera, finiti i miei andavo a vedere gli allenamenti della prima squadra – ha ricordato -. Era capace di giocate straordinarie, un top player per cui non trovo paragoni. Quando ha smesso di giocare ha iniziato a vincere anche da allenatore, confermando di essere un grandissimo di questo sport: ha il dna del calcio dentro”. Sulla tattica da mettere in campo mercoledì sera: “Non snaturiamo le nostre caratteristiche, ma è ovvio che debbano esserci certi accorgimenti. Contro il Real verificheremo la nostra reale consistenza: abbiamo il vantaggio di saper di dover fare al meglio delle nostre possibilità.

FIDUCIA

Avere fiducia e ambizione non significa avere presunzione, in alcuni casi quest’anno purtroppo c’è stata: abbiamo pagato talvolta l’eccesso di pressioni che ci siamo messi addosso. Di sicuro dobbiamo mantenere la nostra identità”.




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