Calcio – Salernitana-Fiorentina 2-1: ora la salvezza non è più una missione impossibile

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Calcio – Un’altra impresa di Nicola, l’allenatore delle salvezze impossibili. La Salernitana va in vantaggio, subisce il pareggio viola e va in difficoltà. Quando la Fiorentina sembra ad un passo dal ribaltare la partita la grinta dei padroni di casa e gli errori “orrori” della difesa fanno raggiungere alla Salernitana un successo che vuol dire speranza di permanenza in serie A.

LA PARTITA
Assenze pesanti per Italiano a centrocampo (stagione finita per Castrovilli, ko pure Torreira), dove Duncan e Maleh sono le due mezzali ai lati di Amrabat, ma in difesa Milenkovic si riprende il suo posto così come Terracciano in porta dopo la sfortunata parentesi di Coppa Italia targata Dragowski. Davanti Cabral vince il ballottaggio con Piatek. Nicola ritrova dopo il turno di squalifica Djuric, al suo fianco il match winner di Udine Verdi, che ha riacceso le speranze salvezza dei granata, a centrocampo out Radovanovic e a destra torna Mazzocchi, mentre Ranieri completa il terzetto difensivo.

Il match è decisivo, l’Arechi è infuocato e la partita inizia subito su ritmi altissimi con Verdi che dopo 2’ calcia a lato di poco dal limite dell’area, altri 4’ e il 10 granata costringe Terracciano a una grande parata con un potente destro da fuori, poi Igor salva praticamente sulla linea sulla terza conclusione dell’ex Bologna. Dal corner che ne consegue Djuric svetta di testa e firma il meritato vantaggio dei padroni di casa facendo esplodere gli oltre 20mila in tribuna. Dopo lo shock iniziale la Fiorentina prova a dare segnali di reazione sull’asse Biraghi-Nico Gonzalez, ma Djuric è ancora pericolosissimo di testa su corner (16’). I giocatori di Nicola sembrano avere più energia, arrivano per primi su ogni pallone, chiudono ogni spazio alla Fiorentina e provano a fare male con la qualità di Verdi ed Ederson e i centimetri di Juric, al 35’ Zortea va vicino all’eurogol con un bel destro da lontano. Nel finale i granata abbassano il ritmo, ma controllano i viola: si va all’intervallo tra gli applausi convinti dell’Arechi, la Fiorentina del primo tempo è tutta in un colpo di testa centrale di Cabral nel finale che costa anche una ferita in testa all’attaccante brasiliano.

SECONDO TEMPO

La ripresa comincia con Ribery al posto di Verdi, assoluto protagonista dei primi 10’ di fuoco dei granata, e con Saponara al posto dello spento Ikoné. A dettare il ritmo ancora è ancora la Salernitana, decisamente più aggressiva degli ospiti e puntuale nel raddoppiare sempre sugli esterni viola in fase difensiva: la Fiorentina fa possesso palla ma in modo sterile e non riesce a pungere. A mezz’ora dal 90’ Italiano prova a dare una scossa inserendo Piatek e Odriozola e a sfruttare la sempre più evidente stanchezza dei centrocampisti granata, poco dopo il terzino ex Real mette in mezzo un grande assist per Saponara, che da centro area firma il pareggio in girata. Raggiunto il pari la Viola prende coraggio e le energie dei granata sembrano esaurite, così Nicola richiama in panchina Djuric e Coulibaly e inserisce Bonazzoli e Kastanos e proprio il numero 9 granata risulta decisivo pochi minuti dopo approfittando dello svarione difensivo di Igor e segnando la rete del 2-1 da centro area che ridà voce e coraggio all’Arechi e condanna la Viola, che manca il sorpasso sulla Roma e probabilmente dice addio ai sogni Champions. Nel finale i granata difendono il risultato con le unghie e con i denti e al triplice fischio esplode la festa, il quart’ultimo posto del Cagliari  a parità di partite  è distante solo 3 punti. Classifica inimmaginabile un mesetto fa!

ITALIANO

Vincenzo Italiano non può essere soddisfatto dopo la sconfitta della Fiorentina, in particolare per la prima parte della gara: “L’approccio è stato sbagliato, di solito non ci succede. Abbiamo subito la foga e il furore iniziale, poi abbiamo rimediato agli errori. Non meritavamo di perdere, nella ripresa abbiamo preso gol sull’unica disattenzione”.

Nel finale Piatek ha sfiorato il pareggio per la disperazione di Italiano, che è quasi entrato in campo: “Come il difensore percepisce il pericolo, un attaccante deve credere che la palla può arrivare in quella zona. Forse il pallone è arrivato troppo veloce, ma poteva esserci”. Fallito in classifica il sorpasso sulla Roma, che resta a +2 ma con una gara in più. La corsa per un posto in Europa resta apertissima: “Siamo lì attaccati e vogliamo rimanerci – dice il tecnico dei toscani a Dazn -, non dobbiamo subire mentalmente la sconfitta, ci sono ancora 15 punti e siamo in una zona di classifica che vogliamo mantenere. Può capitare di non essere al 100%, spesso ci è capitato di essere castigati alla prima disattenzione. Se dovessimo arrivare in Europa sarebbe un campionato straordinario”. Mercoledì al Franchi si recupera Fiorentina-Udinese: “Sarà una sfida importante, in casa, dobbiamo sfruttare anche noi la spinta dei tifosi”. Chiusura su Odriozola: “Non è al massimo, lo metteremo nelle condizioni di poter tornare al top”.

NICOLA

“Stiamo facendo ciò che volevamo fare dall’inizio. Con tre vittorie consecutive non cambia nulla, anzi adesso arriva il momento più difficile”. Il 2-1 alla Fiorentina, la terza vittoria consecutiva e una salvezza che fino ad un mese fa era impensabile e adesso è distante appena tre punti: eppure Davide Nicola resta con i piedi per terra nonostante la Salernitana stia vivendo il momento migliore dall’inizio della stagione. “Mi aspettavo di andare sul doppio vantaggio nella prima mezz’ora, lì dobbiamo migliorare – dice ai microfoni di Sky Sport -. Poi la Fiorentina ci ha messo sotto pressione, ma con i cambi siamo riusciti a portarla a casa. Complimenti ai ragazzi, l’unica pecca è stata non chiudere la partita. Oggi ha vinto chi ha cercato il successo a tutti i costi. Scarpa tolta? Avevo un sassolino dentro che mi dava fastidio, ma è stato anche un modo per farmi sentire e richiamare i giocatori. Questa è una squadra che crede ciecamente in ciò che le viene proposto, c’è voglia di migliorare e di crederci”. Come sempre grande spinta dei tifosi: “Il 95% del mio lavoro è in campo. Chiedo alla mia gente di sostenere la squadra con amore incondizionato, credo sia la strategia migliore. Dopo tre vittorie la gente pensa che sarà facile ma io chiedo di sostenerci con amore incondizionato perché sostenendoci ci possano dare una grande mano in questo finale”.

 




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