Calcio – Serie A – Buono il risultato della Roma a Torino: 1-1 con la Juventus

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Roma – Finisce 1-1 la sfida tra Juventus e Roma, valida per la terza giornata di Serie A. I bianconeri partono fortissimo e la sbloccano dopo appena 2′ con una punizione-capolavoro di Vlahovic. Il Var annulla il 2-0 a Locatelli e nella ripresa i giallorossi trovano il pari (69′), con una zuccata di Abraham su assist del grande ex Dybala.

LA PARTITA

Juventus e Roma non vanno oltre il pari al termine di un match dai due volti: fortemente a tinte bianconere il primopiù di marca giallorossa il secondo. La squadra di Allegri risponde alle tante critiche piovutele addosso dopo lo scialbo 0-0 con la Samp con una grande prima frazione, giocata con aggressività, atteggiamento spavaldo e condita dal gioiello di Vlahovic in avvio. Nella ripresa, però, la squadra cala di intensità e tornano a fare capolino tutti i limiti emersi nella sfida di Marassi, con il serbo sempre più isolato e zero pericoli creati. Mourinho è bravo a sfruttare la situazione e a colpire con l’arma più micidiale a sua disposizione (i calci piazzati) per strappare un pareggio prezioso, anche se ora il Napoli (di scena a Firenze) ha la chance di volare solo in testa alla classifica dopo appena tre giornate.

PRIMO TEMPO

Allegri sceglie Danilo centrale di difesa al fianco di Bremer e lancia Miretti dal 1′, mentre Mou si affida all’undici annunciato, con il grande ex Dybala a supporto di Abraham. Pronti via e i bianconeri passano: Cuadrado si guadagna una punizione dal limite, Vlahovic la trasforma baciando la traversa e trafiggendo un immobile Rui Patricio. Il tutto dopo 1′ e 16”. I padroni di casa sono ultra aggressivi in avvio e il match è piuttosto intenso anche sul piano dei nervi. Al 16′ la Juve va a un passo dal raddoppio con un contropiede imbastito da Miretti e concluso da Cuadrado, ma il portiere giallorosso è attento sul destro del colombiano. La squadra di Mourinho spinge soprattutto sulla sinistra con Spinazzola, ma non riesce a trovare con pericolosità Abraham né con i cross, né con le verticalizzazioni di Dybala e Pellegrini. Al 25′ la Juve trova il 2-0 con un gran destro di Locatelli dal limite, ma Irrati annulla dopo una corsa al monitor per un tocco di braccio di Vlahovic a inizo azione.

SECONDO TEMPO

A inizio ripresa Mou si presenta con El Shaarawy al posto di Mancini e Zalewski al posto di Spinazzola, affidandosi al 4-2-3-1. La prima chance è però ancora di marca bianconera, con un sinistro di Cuadrado che spaventa Rui Patricio, ma si spegne sul fondo. I ritmi sono più bassi rispetto ai primi 45′, le squadre cominciano ad allungarsi e la Roma trova qualche spazio in più, ma il pareggio arriva da azione d’angolo: Alex Sandro si perde Dybala, che riesce a fare la sponda in sforbiciata per Abraham, bravo a infilare Szczesny con una capocciata da distanza ravvicinata. La Juve prova a rispondere, ma la squadra aggressiva e vogliosa del primo tempo sembra aver lasciato spazio a una più spenta e imprecisa. Allegri si gioca allora le carte McKennie e Milik, per dare manforte a un Vlahovic di nuovo isolato e disperso in avanti. All’84’ la squadra di Mourinho ha l’enorme occasione per ribaltarla, ancora su calcio d’angolo, ma dopo un paio di batti e ribatti Milik rinvia quasi sulla linea di porta. È l’ultimo vero brivido di un secondo tempo abbastanza avaro di emozioni.

MOURINHO

“Che mi sono detto con Allegri? Non so se posso dire le stesse parole che ho detto a lui. ‘Abbiamo avuto un cu… nel primo tempo e qualcosa in più nel secondo'”. Così Josè Mourinho, ai microfoni di Dazn, nel post partita di Juve-Roma: “All’intervallo ho detto ai miei che mi vergognavo di loro e della squadra. Nel secondo tempo è stato diverso, il problema è capire perché no nel primo tempo. Non è un problema di tattica, ma di atteggiamento. Io nel primo tempo in panchina dicevo a Salvatore (Foti) di pregare per finire il primo tempo sull’1-0. L’ho detto anche ai calciatori”.

“Se analizzo la partita, alla fine abbiamo meritato di segnare. Sono contento per il risultato, perché un punto va bene per noi”. L’ allenatore della Roma, commenta il pareggio contro la Juve a Torino: “Dopo il primo tempo alla squadra ho detto che avevo vergogna di loro, per l’atteggiamento. Non si può venire qui così. Nel primo tempo finire solo 1-0 è stato un risultato fantastico. Siamo stati fortunati, perché la Juve poteva chiudere la partita”, ha aggiunto.

Si può sbagliare in modo isolato come per la punizione del gol di Vlahovic. Però abbiamo sbagliato troppo, molto brutto il primo tempo. Nel secondo tempo c’è stata una partita diversa, purtroppo avevo poche soluzioni offensive in panchina altrimenti la storia poteva essere diversa. Sono con chi è a casa. La partita assomiglia a quelle dello scorso anno come inizio. Subito errore all’inizio. Dobbiamo crescere in questa direzione. Bisogna che arriva gente per la panchina e per i calciatori che devono avere competizione. Karsdorp se non sta bene entra Celik e Spinazzola lo stesso con Zalewski. In avanti purtroppo no, avevo paura dei gialli per Cristante e Matic. Per questo, un punto va bene per noi”.

“Allegri, pur con i problemi che ha, ha potuto mettere dentro Milik, Kean McKennie“, ha detto ancora lo Special One. Sull’arrivo imminente di Belotti, Mourinho ha detto: “Zaniolo ci manca, vediamo se domani arriva qualcuno che possa aiutarci e spingere Abraham a fare di più. Perché oggi ha parlato più con voi che giocato la partita” e infine ha riservato i suoi complimenti alla direzione della gara da parte di Irrati: “Grande arbitro, per me ha fatto una partita straordinaria, nel campo ho avuto questa sensazione.”

ALLEGRI

Allegri prova a guardare il bicchiere mezzo pieno dopo il pareggio casalingo con la Roma, il secondo consecutivo in campionato: “Il campionato è lungo e partite così rischiamo anche di perderle, siamo quasi capitolati e sarebbe stato dannoso anche a livello psicologico – ha detto il tecnico della Juventus a Dazn -. Abbiamo fatto una buona partita, siamo stati aggressivi e abbiamo giocato bene tecnicamente. Avevamo un uomo in più a sinistra perché loro difendevano più bassi a destra, ma forse non lo abbiamo sfruttato abbastanza. Sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi, però la Roma è una grande squadra e José è bravo a tenerla sempre dentro la partita”.

Allegri ha poi parlato del gol di Abraham e delle prossime sfide: “Speravo che non succedesse, ma è successo. Abbiamo difeso bene a lungo sui corner, ma il calcio è così. Ora abbiamo lo Spezia in casa, una partita non da giocare, ma da vincere”.

Poi una battuta sulla chiacchierata con Mourinho a fine gara: “Mi ha detto che hanno avuto molta fortuna nel primo tempo? Josè è sempre simpatico e molto lucido nell’analizzare le gare, sicuramente è vero che sono stati fortunati, però se giochi così e non la chiudi rischi di capitolare su un episodio e così è stato…”.

Cosa è mancato, dunque, alla sua Juve? “Bisognava spingere di più sui cross da sinistra, soprattutto quando sono entrati Milik e McKennie che sono saltatori, poi è normale che le forze ci sono un po’ mancate. Non possiamo pensare che una squadra domini in lungo e in largo 90′, serviva forse tenere di più la palla e farli uscire, abbassare un po’ i ritmi quando eravamo in vantaggio”.

Solo complimenti per Fabio Miretti, dopo la mezza tirata d’orecchie che si era preso contro la Samp: “Lasciamolo tranquillo, non voglio fargli troppi complimenti, ma posso dire che ha giocato da veterano. Sa smarcarsi e sa giocare la palla, ha un primo controllo sempre orientato in avanti. Bravo anche Cuadrado, che da esterno si accentrava e si faceva trovare alle spalle di Pellegrini, abbiamo fatto delle buone cose nel primo tempo”.

Infine ha svicolato il discorso sulla possibilità di giocare con Vlahovic e Milik: “Due punte? Innanzitutto è un filo importante recuperare Chiesa, Pogba e Di Maria. Sono tre giocatori molto importanti, hanno tecnica, fisicità e strappo. Inoltre mi danno cambi validi in panchina. Poi 4-3-3 o 4-4-2 è tutto relativo, l’importante è migliorare finché non

 




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