CALCIO – SERIE A – LAZIO CHE IMPRESA A NAPOLI! ORA LA CONFERENCE

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LAZIO – Neppure il tempo di godersi la vittoria a Napoli che la Lazio è già proiettata alla sfida di domani in Conference League.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo alle gesta della squadra di mister Sarri di sabato sera al Maradona.

LA PARTITA

Contro la Lazio, al Maradona Spalletti va sul sicuro e si affida ai titolarissimi. Unico cambio Olivera al posto dello squalificato Mario Rui. A caccia di punti per la zona Champions, Sarri invece piazza Vecino in regia, Patric in difesa e Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni davanti. Con le squadre disposte a specchio e a ritmi alti, l’avvio del match è subito vivace. Soprattutto sotto il profilo tattico. Come da copione, il Napoli prova a prendere in mano il palleggio e a spingere a sinistra con Kvaratskhelia. Ma gli uomini di Spalletti devono fare i conti con i piani di Sarri. Corta e compatta, la Lazio chiude bene gli spazi in mediana, scherma Lobotka e tiene la linea alta per soffocare il gioco azzurro, non far arrivare rifornimenti a Osimhen e ripartire. Il primo squillo arriva su un colpo di testa di Vecino, ma Di Lorenzo è attento e salva tutto sulla linea a Meret battuto. Poi Zielinski testa i riflessi di Provedel, Kim mura un tentativo di Milinkovic Savic, Anguissa non trova la porta dal limite e Provedel devia un cross velenoso di Lozano. Occasioni che tengono alto il ritmo, ma che non bastano per sbloccare la gara. Con tanto pressing e le squadre chiuse in 30 metri di campo, infatti, è dura trovare spazi per inventare o cercare la profondità con precisione.

La ripresa inizia senza cambi. Quello che cambia però è l’atteggiamento della capolista. Più aggressivo e a caccia dei varchi giusti, il Napoli palleggia con più velocità e alza il baricentro. Luis Alberto mura un destro di Osimhen dopo una buona giocata di Olivera, poi Kvara non centra la porta su punizione e Zielinski calcia a lato dal limite. In pressione, la squadra di Spalletti aumenta i giri e attacca con tanti uomini. Ma la manovra della prima in clasifica non è fluida e il piano di Sarri regge. Soprattutto perché con le squadre più lunghe la Lazio ha spazio per giocare di rimessa e far male. Dopo un’incursione di Luis Alberto, Vecino batte Meret cono destro potente di controbalzo approfittando di una respinta corta di Kvara. Gol che rompe l’equilibrio e costringe Spalletti a fare subito dei cambi: fuori Anguissa e Lozano, dentro Elmas e Politano. Sostituzioni che danno più gamba agli azzurri e accendono gli ultimi venti minuti. Appena entrato, Elmas ci prova due volte, ma la mira è imprecisa. Poi Osimhen centra la traversa di testa e Provedel ferma il tap-in di Kim. Intervento super che respinge l’assalto del Napoli e innesca un finale ad alta tensione. Spalletti va all-in facendo entrare Simeone, Ndombelé e Zedadka, ma il forcing azzurro non intacca il fortino eretto da Vecino & Co. Anzi, nel finale è infatti ancora la Lazio ad andare vicina al bersaglio grosso con una punizione di Milinkovic-Savic che si stampa sulla traversa. Al Maradona è festa Lazio.

INTERVISTE

DE LAURENTIS

Il patron azzurro, intervenuto all’Università a Santa Maria Capua Vetere, ha sottolineato che si tratta di una “sconfitta salutare, altrimenti rischiamo di sederci”, ma poi ha piazzato la stoccata all’ex Sarri: “Ha giocato da paraculo“.

Nel corso dell’intervento al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli a Santa Maria Capua Vetere per l’incontro il ‘Regolamento del giuoco del calcio fra teoria e prassi’, De Laurentiis ha infatti criticato il gioco di Sarri: “Invece di giocarsela alto ha deciso di bloccare i due terzini. Kvaratskhelia ha fatto la cagata di toccarla a Vecino e quello ha segnato”.

Sugli obiettivi della stagione azzurra ha poi spiegato: “Champions o scudetto? Mi auguro entrambi, ma diciamolo in silenzio, perché a furia di dircelo ci portiamo iella da soli. Credete che se non fossi tifoso del Napoli sarei rimasto qui per 19 anni? Sono tifoso di Napoli città, non solo del Napoli. Di Napoli rivendico centralità territoriale a livello europeo. Per molti aspetti combatto ancora per privilegiare l’immagine di Napoli in tutto il mondo differenziandola dalle pur belle altre città d’Italia”. Frecciata anche a diversi club: “La verità è che la maggior parte delle società ha i conti in rosso e continua a partecipare ai campionati come se nulla fosse”.

Particolare attenzione anche sulle sorti del Bari, attualmente secondo in Serie B a 12 punti dalla capolista Frosinone in attesa del Genoa: “Lotto per equiparare il Sud al Nord, non a caso sono proprietario anche del Bari. Cosa succederà se sarà promosso in Serie A? Lo cederemo a qualcuno che ci dovrà dare garanzia di saper gestire una squadra di calcio come si fa con un’opera dell’ingegno”.

SARRI TRA NAPOLI E CONFERENCE

“La vittoria contro il Napoli per noi è un pericolo – ha avvertito Maurizio Sarri -. Dopo il 4-0 al Milan siamo andati in appagamento e non abbiamo vinto per quattro partite”.

“Ora dobbiamo vedere se riusciamo a gestire questo risultato in un modo diverso, ma la squadra è cresciuta e l’apporto difensivo di tutti è superiore non solo quello dei singoli difensori”.

La Conference League è una competizione che presenta diversi tranelli, ma giudicata dal tecnico della Roma Mourinho di livello inferiore rispetto alla passata stagione quando fu la Roma a vincerla: “Non condivido l’opinione di José” ha risposto Sarri sul tema, passando poi a parlare dell’infortunio di Ciro Immobile che non lo farà essere in campo contro gli olandesi dell’AZ: “C’è un problema muscolare, non grave a quanto sembra. Ma non so bene ancora”.

All’Olimpico arriva l’AZ: “Stanno facendo un campionato di altissimo livello, ha un solo punto di distanza dall’Ajax che per tutti sarebbe stato un avversario difficilissimo. Noi dovremo affrontare sia le nostre difficoltà mentale quando giochiamo spesso, ma anche quelle tecniche perché l’AZ ha tanta qualità”.

Visto l’amo mandato da Mourinho dopo il successo sulla Juventus parlando del livello della Conference League, Sarri non ha perso tempo a restituire la frecciatina al collega, ma su un argomento diverso ovvero la squalifica sospesa del tecnico portoghese: “A me successe una cosa simile, ma arbitro e procura federale che erano vicini scrissero due cose diverse nel referto. Uno dei due quindi non era veritiero. Non ho avuto lo stesso trattamento di Mourinho, c’è stata disparità per la sua carriera…”.

Per quanto riguarda la formazione, invece, Sarri non ha voluto sbilanciarsi: “Felipe Anderson non può essere stanco in questo momento, non abbiamo altre soluzioni. Cancellieri può giocare sia centravanti che da esterno, lo sto provando in allenamento. Casale? Dall’allenamento di oggi si capirà se può giocare”.

IL TABELLINO
NAPOLI-LAZIO 0-1

Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6,5, Rrahmani 6, Kim 6,5, Olivera 5,5 (49′ st Zedadka sv); Anguissa 5,5 (26′ st Elmas 6), Lobotka 6 (39′ st Ndombelé sv), Zielinski 6 (39′ st Simeone sv); Lozano 5,5 (26′ st Politano 5,5), Osimhen 6, Kvaratskhelia 6.
A disp.: Marfelli, Gollini, Juan Jesus, Bereszynski, Ostigard, Demme, Zerbin, Gaetano. All.: Spalletti 6

Lazio (4-3-3): Provedel 7; Marusic 6,5, Patric 6,5, Romagnoli 6. 5, Hysaj 6; Milinkovic-Savic 6,5, Vecino 7, Luis Alberto 7 (43′ st Cataldi sv); Felipe Anderson 7 (14′ st Pedro 6), Immobile 6,5, Zaccagni 6 (39′ st Cancellieri sv).
A disp.: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Radu, Gila, Marcos Antonio, Romero, Lazzari, Basic, Fares. All.: Sarri 7
Arbitro: Pairetto
Marcatori: 22′ st Vecino (L)
Ammoniti: Osimhen, Elmas (N); Patric, Marusic (L)