Calcio – La Roma vince nei minuti di recupero una partita densa di emozioni contro il Sassuolo facendo un bel regalo a Mourinho per le sue mille panchine.
E’ stata una vittoria sofferta quella dei giallorossi che hanno rischiato di perdere contro un grande Sassuolo, che oltre al gol del momentaneo pareggio, si è visto annullare altre due reti per millimetrici fuorigioco, ha colpito sull’1-1 un clamoroso palo e ha fallito altre due ghiotte occasioni a tu per con Rui Patricio. La Roma è stata premiata per il coraggio: ha creduto fino in fondo di poter portare a casa l’intera posta e, dopo averci a lungo provato,
LA PARTITA
Recuperati in extremis tutti gli infortunati in nazionale (Pellegrini, Zaniolo e Vina), Mourinho ha proposto la formazione titolare con l’unica assenza dell’appena ristabilito Smalling, portato in panchina. Non ha avuto dubbi, sul fronte opposto, neppure Dionisi che, una volta ritrovato Berardi, gli ha restituito una maglia da titolare avanzando Raspadori a fare il centravanti, data la partenza di Caputo.
La Roma ha provato a fare la partita in maniera compassata ma, così facendo, non ha creato alcun pensiero alla retroguardia avversaria. Il Sassuolo ha controllato e, al contrario, con veloci verticalizzazioni ha costretto agli straordinari i difensori giallorossi. Gli uomini di Mourinho hanno rischiato grosso soprattutto al 25′ quando Berardi ha infilato Rui Patricio con un preciso destro in diagonale ma si è visto annullare la rete per fuorigioco di partenza di un piede di Raspadori che lo aveva smarcato in area.
Il pericolo passato ha risvegliato la Roma che, è passata (37′) grazie a un’intuizione di Pellegrini che ha battuto velocemente una punizione dalla trequarti tagliando fuori l’intera retroguardia neroverde: Cristante con un preciso sinistro ravvicinato, ha battuto Consigli.
IL SECONDO TEMPO
Nell’intervallo Dionisi si è visto costretto a cambiare Raspadori, fermato da un risentimento muscolare, con Scamacca ma la mossa è stata determinante. Il Sassuolo ha aggiunto peso e centimetri all’attacco e, dopo aver allertato in altre due occasioni Rui Patricio, ha pareggiato (57′) con una splendida azione iniziata proprio da Scamacca, rifinita da Berardi e conclusa da due passi da Djuricic.
La Roma, con un Pellegrini scatenato ha sfiorato il 2-1 per tre volte con lo stesso capitano e poi con Abraham che ha colpito un clamoroso palo a portiere battuto, il Sassuolo ha replicato sfiorando l’1-2 con Berardi e Boga, ipnotizzati da Rui Patricio, e poi, nel finale, col subentrato Traorè che ha centrato in pieno un palo.
In pieno recupero (91′) la Roma con tenacia si è andata a prendere la vittoria grazie a una combinazione dei due principali cambi voluti da Mourinho: Shomuroov ha addomesticato un pallone per El Shaarawy che con un gran destro a giro di controbalzo ha fatto impazzire l’Olimpico facendo volare Morinho sotto la Sud. Non è finita qui perché il Sassuolo ci ha provato ancora, vedendosi annullare il 2-2 di Scamacca al 95′ per un altro fuorigioco di pochi centimetri.
MOURINHO
MOU è raggiante. La corsa sotto la curva? E’ stata per festeggiare una vittoria straordinaria in una serata speciale”. José Mourinho spiega come mai al 91′ si è ritrovato sotto la Sud ad abbracciare i giocatori in occasione del 2-1 di El Shaarawy: “In settimana sono stato bugiardo anche con me stesso, dicendo che non era una partita speciale. In realtà lo era. Era una partita che rappresentava un numero davvero speciale per me. Non volevo una sconfitta, avevo una tremenda paura di avere un ricordo pessimo di questa partita. E quel gol è stato un sollievo. Oggi non ho avuto 58 anni, la mia corsa è stata la corsa di un bambino. Mi sono già scusato con Dionisi”.
“E’ stata una partita fantastica per un tifoso neutrale: sarebbe potuta finire in qualsiasi modo, 6-6 o anche 7-7… Rui Patricio negli ultimi 20 minuti ha fatto parate incredibili e noi abbiamo sbagliato tanti gol. Complimenti al Sassuolo che ha giocato una grande partita e avrebbe potuto benissimo vincere. Mi sembra che questa Serie A sia diversa rispetto a quella di 10 anni fa che avevo conosciuto. Quell’Inter era più forte, ma c’erano solo 3-4 squadre forti forti. Oggi ci sono un paio di squadre di livello diverso, ma poi ce ne sono altre 7-8 con qualità e che giocano a calcio”.
DIONISI
Alessio Dionisi non si capacita del fatto che torni a casa da Roma a mani vuote dopo una grande partita del Sassuolo: “C’è rammarico perché avremmo meritato di più. Ma sono anche soddisfatto per la mole di gioco prodotta. Mourinho? Mi ha ringraziato prima della partita per le parole che ho speso per lui in conferenza stampa ma sul campo per fortuna giocano le squadre e non gli allenatori altrimenti non ci sarebbe stata partita. Invece la differenza di valori, che è enorme, non si vista. E questo è merito dei miei ragazzi”.
Il Sassuolo ha sprecato tanto: “E’ vero, non abbiamo sfruttato fino in fondo tutte le occasioni ma è stata una bella partita e sono orgoglioso di quel che hanno fatto i ragazzi. Non possiamo comunque essere appagati. Dobbiamo lavorare ancora sulla fase difensiva e diventare più concreti in attacco. Sono convinto che se si lavora di squadra, si può sopperire alle difficoltà”.