Calcio – Serie A – Negli anticipi del sabato importante vittoria per Napoli. Pareggiano Atalanta-Milan e Bologna-Verona

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Calcio – Nella partita più attesa nel serale del sabato, Atalanta e Milan si fermano sull’1-1 frenando entrambe la marcia verso la vetta.  Bennacer risponde a Malinovskyi.

ATALANTA- MILAN

I rossoneri, come di consueto, giocano a viso aperto, senza paura di sbilanciarsi e di rischiare qualche uno contro uno in campo aperto. Creano tanto, ma faticano a concretizzare, anche quando schierano la coppia Origi-Giroud. I nerazzurri disputano un match più attento e meno spregiudicato del solito, ma comunque ricco di potenziali occasioni in cui far male. La differenza alla fine la fanno due colpi di classe, che fissano il risultato sul pari.

Gasperini sorprende tutti e dopo una settimana di dubbi e polemiche schiera Malinovskyi dal 1′ al fianco di Pasalic, a supporto di Zapata. Pioli invece ritrova Tonali e sceglie ancora Rebic come punto di riferimento offensivo. I ritmi sono subito alti, con le squadre piuttosto allungate fin dai primi minuti e gli spazi per gli affondi oltre le linee che non mancano. La prima grande chance è per il Milan e arriva al 23′, quando un cross dalla trequarti di Theo sorprende la difesa bergamasca pescando Messias dall’altro lato, ma il brasiliano strozza troppo il sinistro e colpisce sul fondo da ottima posizione. Passano 7′ e a passare in vantaggio è l’Atalanta: Malinovskyi è completamente dimenticato al limite dell’area e può ricevere il passaggio rasoterra di Maehle, colpire col sinistro al volo e battere Maignan, complice anche una deviazione di Kalulu. La squadra di Pioli prova a riversarsi subito in attacco, ma ai rossoneri sembra mancare la scintilla per creare azioni degne di nota e il primo tempo si chiude con Musso praticamente spettatore.

Nella ripresa il Milan parte ancora col piede sull’acceleratore e va vicinissimo al pari dopo 5′ con una zuccata di Kalulu, che salta completamente solo ma colpisce clamorosamente alto sopra la traversa. Passano altri 3′ e Leao sfiora il palo alla sinistra di Musso con una gran conclusione al termine di un’iniziativa solitaria. I padroni di casa rispondono al 56′ con un gran colpo di testa di Pasalic, deviato oltre la traversa da un super riflesso di Maignan. Alla caccia del pari Pioli toglie Rebic e Diaz per far spazio a Giroud e De Ketelaere e a pochi secondi dall’ingresso in campo il belga serve a Tonali una gran palla per l’1-1, ma l’azzurro si fa murare da Musso in uscita. A 25′ dalla fine il tecnico sceglie di rivoluzionare totalmente l’attacco con l’ingresso di Origi e Saelemaekers per Leao e Messias, ma a cambiare le sorti dell’incontro ci pensa Bennacer. L’algerino prima scalda i guantoni di Musso, poi lo trafigge con un sinistro chirurgico sul secondo palo che vale il meritato 1-1. Nel finale entrambe le squadre provano ad andare all’arrembaggio, ma lo fanno in maniera piuttosto disordinata e nervosa, con gli animi che si scaldano più di una volta negli ultimi minuti e il risultato che non cambia più.

NAPOLI- MONZA

I partenopei offrono un’altra convincente prestazione e restano a punteggio pieno dominando i brianzoli nella prima stagionale al Maradona: decisiva la doppietta di Kvaratskhelia e le zampate di Osimhen e Kim.

LA PARTITA
In partenza  gli azzurri hanno appena annunciato il trittico Raspadori, Ndombele e Simeone (oggi tutti in panchina), mentre i biancorossi hanno rivoluzionato la squadra con nomi di alto calibro dichiarando aperta la rincorsa al 10° posto. Una rincorsa che parte decisamente in salita per gli uomini di Stroppa: incassata la seconda sconfitta dopo quella di misura contro il Torino, a testimoniare la necessità di rodaggio per un gruppo ancora alla ricerca della giusta alchimia. Ben più lanciato è parso il gruppo di Spalletti, in grado di esaltare le peculiarità dei nuovi appoggiandosi a vecchie certezze. Nel segno della continuità, il tecnico toscano conferma l’11 iniziale capace di calare il pokerissimo al Verona settimana scorsa. Stroppa si affida a Caprari e al grande ex Petagna davanti, mentre in difesa Andrea Ranocchia sale in cattedra al posto di un acciaccato Pablo Marì.

Il primo tempo è tutto di marca partenopea: il Napoli di Spalletti macina campo sull’asse Anguissa-Kvaratskhelia-Osimhen – di gran lunga i migliori – impedendo ai brianzoli di ragionare palla al piede. Al 35’ è proprio il georgiano a sbloccare il match, con un gol da predestinato: Kvara si accentra da fuori area e insacca con un sensazionale tiro a giro. Gli uomini di Spalletti impacchettano i tre punti nei minuti di recupero con Osimhen: al 47’ il nigeriano brucia un impacciato Andrea Ranocchia in ripartenza, infilando Di Gregorio per il 2-0. Da una parte una squadra sciolta e in fiducia, motorizzata da un Maradona in visibilio; dall’altra parte, una squadra contratta e assoggettata dai primi, veri decibel della Serie A.

Il Kvara-show culmina nella ripresa: al 62’ Valoti perde una palla sanguinosa nella propria metà campo, Lobotka intercetta e guida il contropiede servendo i piedi magici del georgiano, che in area spiazza un avversario con una finta e batte Di Gregorio nell’angolino. Kvara diventa così l’unico giocatore a segnare tre gol nelle prime due partite con la maglia azzurra. L’unico spauracchio arriva al 68’, quando l’ex Petagna insacca su corner: Fourneau tuttavia, richiamato al VAR, decide di annullare tutto per una evidente spinta dell’attaccante su Rrahmani. Nei minuti di recupero Kim completa la serata perfetta del Maradona, volando più alto di tutti su corner e imprimendo il poker. Gli uomini di Spalletti possono così veleggiare verso la testa della classifica, ancora a punteggio pieno e con la certezza di avere in tasca un fenomeno in più dalla loro parte.

BOLOGNA-VERONA

 

Infine da dicrivere come Bologna e Verona si siano annullate a vicenda nel match del Dall’Ara della seconda giornata di Serie A. Arnautovic sblocca il risultato al 21’ con un destro ravvicinato, su cross di Kasius. Henry pareggia di testa su suggerimento di Lazovic al 43’, per l’1-1 finale. Tante, comunque, le occasioni per entrambe le formazioni anche nella ripresa, fino a quando i padroni di casa non rimangono in dieci uomini per via dell’espulsione diretta di Orsolini.

LA PARTITA
Reduci entrambe da una sconfitta alla prima giornata di campionato, Bologna e Verona si portano a casa l’1-1 che vale il primo punto ciascuno in questo campionato. Inizio scoppiettante a Dall’Ara. Dopo appena 30 secondi di gioco, cross di Tameze al centro dove Henry, in spaccata, anticipa tutti e colpisce la traversa sbattendo esattamente sulla linea di porta. Hellas poi ancora pericoloso ancora al 3’ con un sinistro da pochi passi di Lasagna strozzato con la sfera che finisce fuori. È però la squadra di Mihajlovic a portarsi in vantaggio al 21’: azione in velocità, con Kasius che è bravo a mettere in mezzo proprio dove taglia Arnautovic, il quale impatta con l’interno destro e conclude in maniera vincente sul secondo palo. Al 43’, tuttavia, il cross dalla sinistra di Lazovic trova un Henry che si libera della marcatura di Bonifazi e che colpisce di testa da due passi: 1-1. Il Var annulla il nuovo vantaggio emiliano che era stato siglato da Orsolini per un suo fuorigioco in partenza, mentre Skorupski riesce ad alzare sopra la traversa la botta di sinistro di Ilic da fuori area con un gran riflesso. Non è da meno Montipò sulla sventola aerea di Soriano in avvio di ripresa. Tameze si divora il vantaggio ospite al 55’ in spaccata ma, sul fronte opposto, Montipò toglie i problemi alla squadra di Cioffi con due interventi su Orsolini e Dominguez. L’entrataccia a gamba alta su Hongla costa il cartellino rosso diretto per Orsolini quando mancano 12 minuti alla fine. L’opportunità non sfruttata da Lykogiannis in pieno recupero è l’ultima della partita.

 

 

 




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