Calcio – Serie A – Roma – I giallorossi sprofondano in laguna

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Calcio – Sconfitta inattesa quella della Roma a Venezia. Il Venezia infatti batte 3-2 la Roma nella gara valida per la dodicesima giornata di Serie A. Caldara sblocca il risultato dopo tre minuti, i giallorossi ribaltano la partita con i gol di Shomurodov al 43′ e Abraham al 47′. Nella ripresa però Aramu su rigore al 20′ e Okereke al 29′ ribaltano nuovamente la gara e regalano tre punti fondamentali ai veneti. La squadra di Zanetti sale a quota 12 punti, mentre quella di Mourinho resta ferma a 19.

ZANETTI

Al termine dei 90 minuti, l’allenatore degli arancioneroverdi Paolo Zanetti è ovviamente soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi: “Sarei stato orgoglioso di miei giocatori a prescindere dal risultato. Non abbiamo mai rinunciato a costruire e abbiamo creato diverse occasioni da gol, siamo andati sotto e l’abbiamo ribaltata. Voglio ringraziare i miei giocatori per lo spirito che hanno avuto e per la voglia messa in campo. Si sta creando un gruppo importante, abbiamo uno zoccolo duro che viene dalla Serie B e serve tempo per crearne un altro”.

Poi Zanetti spende due parole sulla Roma di Mourinho: “Le big spesso ti lasciano un po’ di spazio e noi siamo stati bravi a fargli male sfruttando i loro difetti. Non voglio giudicare la prestazione dei giallorossi, mi limito a dire che la nostra è stata importante”. In chiusura l’allenatore del Venezia parla di alcuni elementi della sua squadra. “Ho scelto Okereke perché dà profondità: spesso e volentieri ho modificato la formazione in base a quello che pensavo fosse più utile in base alle caratteristiche dei nostri avversari. Romero ci ha dato tanto: pensate che nessuno, tranne Caldara e Molinaro, aveva mai giocato in Serie A. Lui ha un’esperienza importante sia con lo United che con la Nazionale argentina, con la quale è diventato vicecampione del mondo”.

MOURINHO

Mourinho invece si lamenta dell’arbitraggio: “Abbiamo creato tante palle gol e diverse occasioni nelle quali siamo arrivati in posizione pericolosa ma non siamo riusciti a fare l’ultimo passaggio. Non mi spiego come sia stato possibile fare solo due gol a con tutte le occasioni che abbiamo creato”. Poi lo SpecialOne passa ad analizzare i tre gol presi: “Sulla prima rete c’è stato un errore sugli sviluppi di un calcio piazzato, nella terza, invece, una cattiva interpretazione su un possibile fuorigioco. La seconda, che è arrivata su rigore, non la commento: devo proteggere me stesso, e per farlo devo rimanere con le mie sensazioni per non esprimere quello che sta succedendo“.

Mourinho, fissa anche l’obiettivo stagionale: “Come allenatore devo mantenere alta l’asticella e devo motivare sia i giocatori che me stesso. Dico che il quarto posto è un obiettivo, ma una cosa è dire che noi vogliamo lottare per il quarto posto, un’altra è dire che siamo da quella posizione. Fino a quando sarà un obiettivo matematica possibile allora noi ci proveremo. Questa stagione può anche essere di transizione perché abbiamo 3 anni per lavorare, ma per me è fondamentale per capire diversi meccanismi interni”. Mou commenta anche il calciomercato svolto in estate: “Abbiamo perso in termini di esperienza e in termine numerico: ad esempio, oggi in panchina come terzini avevo a disposizione Reynolds e Tripi, quest’ultimo è un ragazzo della Primavera e il primo ha fatto 2 o 3 partite in Serie A. Bruno Peres sarebbe stato utile, così come Juan Jesus”.




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