Calcio – Torino e Cagliari rivedono la salvezza

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Calcio – Il posticipo tra Torino e Parma sancisce la retrocessione degli emiliani che, insieme al Crotone, giocheranno la prossima stagione in Serie B. Il Torino, ma anche il Cagliari con il pareggio di Napoli rivedono la luce ed inguaiano il Benevento ormai in caduta libera. Il Sassuolo invece vede l’Europa.

Nelle scorse ore Torino e Parma si sono affrontate con la Paura di perdere. Nei primi 45’ la paura di sbagliare è protagonista assoluta dell’interpretazione granata, un attore che dimentica la parte, più che recitare calcio lo sussurra, appoggiandosi solo a ripetuti e ripetitivi traversoni di Ansaldi e di Vojvoda, uniche fonti di gioco. Il centrocampo è farraginoso e risente della mancanza di grinta (Mandragora) e di idee (Verdi) causata dalle squalifiche. La ripresa non è affatto diversa dalla prima parte, non è una questione tecnica. Il Parma non molla nulla, non è passività offensiva, è sterilità. Neppure i cambi lo rinfrancano, dopo il gol. C’è un solo vero sussulto, due bordate ravvicinate, una di Gagliolo molto convinta, Izzo fa muro e Sirigu non deve mai intervenire.

NICOLA
Davide Nicola è comunque contento del Torino: “Avevamo pensato di affrontare una squadra, il Parma, che sa verticalizzare, che cerca le spizzate, che ha la velocità di Gervinho e le giocate di Kucka: avversari che non sono affatto da buttar via. Le partite stanno finendo, sai che devi cercare di trarre il massimo, sono contento che non abbiamo voluto strafare. Alla fine, abbiamo collezionato sette occasioni da gol, mi sembra sia meritato, alla fine. Volevamo trascinare nella mischia tanti e ci siamo riusciti, sono fiducioso nella tenuta psicofisica di qui alla fine. A me interessa che tutto quello che stiamo facendo ci porti a un solo risultato. Se abbiamo fatto tanti punti da quando sono qui io il merito è dei ragazzi, di quello che mettono negli allenamenti, nell’atteggiamento che ci mettono in tutto. Abbiamo avuto una gran bella sorpresa dai nostri tifosi nel giorno della rifinitura, questa vittoria è dedicata a loro”.

D’AVERSA
D’Aversa analizza la sconfitta con il Torino come foto di una stagione fallimentare culminata con la retrocessione: Siamo professionisti, dobbiamo andare in campo per comportarci così. Manchiamo di carisma e determinazione, lo dimostra aver preso gol da fallo laterale, è qualcosa che ha caratterizzato tutta la stagione, dispiace. Siamo tutti responsabili di questo, dispiace, per la città di Parma che non merita questo.
Cosa succederà da qui alla fine? Non so se sarò al Parma nel prossimo campionato, penso che si è perso, che facciamo tanto ma non concretizziamo ma non ci manca qualità ci manca ordine, siamo frenetici. Il Parma si sta strutturando per avere un futuro importante, viviamo questo momento difficile ma questo club merita la serie A e l’esperienza di quest’anno deve servirci per il futuro. Più che questione di equilibrio sono stati gli errori individuali a punirci, questione di gioventù, non so. Ci sono stati momenti in cui il campionato ha girato, col Sassuolo, le tante volte che siamo andati in vantaggio… abbiamo avuto più di un’occasione per uscirne, ma se vai a vedere i gol subiti sono tutti da palle inattive, il problema è che finchè si fa partita tattica siamo lucidi, quando il match si sporca… Mi sono dimenticato Cagliari, un emblema. Più che equilibrio quando parlo di carisma, vuol dire avere giocatori che dettano i tempi e sanno gestire la partita. La pericolosità non è mancata, ma il difetto principale è che abbiamo preso troppi troppi gol, ci è mancata attitudine e voglia di portare in porto i risultati”.




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