Calcio: Vlahovic non vuole rinnovare con la Fiorentina

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Calcio – A Firenze è tensione tra i tifosi. Dusan Vlahovic ha infatti deciso di non rinnovare con la Fiorentina il contratto in scadenza il 30 giugno 2023, alimentando così ulteriormente le indiscrezioni di mercato sul suo conto. L’annuncio  è stato dato da fonte Autorevole, il presidente gigliato Rocco Commisso, con questa lettera apparsa sul sito ufficiale della società gigliata: «Dal mio arrivo a Firenze ho sempre promesso ai nostri tifosi che sarei stato sincero con loro e che non avrei mai fatto promesse che non potevo mantenere. Desidero, pertanto, aggiornare il Popolo Viola relativamente a una questione di cui si è molto parlato e scritto in questi mesi, ovvero il rinnovo del contratto di Dusan Vlahovic. Come sapete la Fiorentina ha fatto un’offerta molto importante al calciatore, una proposta di contratto che lo avrebbe reso il giocatore più pagato della storia del club. La nostra offerta era stata, inoltre, nel tempo migliorata in più occasioni per venire incontro alle richieste sia di Dusan che del suo entourage, ma, nonostante i nostri sforzi, la proposta di rinnovo non è stata accettata».

La Fiorentina ha puntato molto sull’attaccante serbo, ma ora le dichiarazioni di Commisso sembrano aprire la possibilità a una cessione a gennaio. Dietro potrebbe esserci la Juventus, ma il giocatore in passato era stato seguito anche dall’Inter. Attenzione anche ad Atletico Madrid e Tottenham: «In queste settimane in cui sono stato qui a Firenze ho provato personalmente a trovare una soluzione che potesse rendere felice il ragazzo e il club, ma, con mio grande dispiacere, ogni nostro tentativo e ogni nostro sforzo non è stato premiato. A me e alla Fiorentina non resta altro che prendere atto della volontà del calciatore e del suo entourage e di conseguenza individuare nel breve soluzioni fattibili e adeguate per proseguire al meglio questa nuova ed entusiasmante stagione. In ogni caso Dusan Vlahovic ha un contratto che lo lega alla Fiorentina per i prossimi 21 mesi e siamo sicuri che il calciatore, come ha sempre dimostrato, darà il suo contributo per aiutare la squadra nel raggiungere i propri obiettivi, dimostrando la professionalità che lo ha contraddistinto da quando è arrivato a Firenze con il massimo rispetto dei nostri tifosi, dei suoi compagni, del mister e di tutta la Società viola».

A determinare il definitivo strappo, ovviamente, la discrepanza sulle cifre tra domanda e offerta dopo l’estenuante trattativa per il prolungamento andata avanti in questi mesi: secondo quanto appreso da Firenzeviola.itl’ultima proposta della Fiorentina nel prolungamento fino al 2025 sottoposto al serbo era di 4 milioni di ingaggio il primo anno che sarebbero saliti a 5 (in realtà a 4 più 1, ma con bonus facilmente raggiungibili) dal secondo anno in poi.

Il giocatore, dopo aver preso in esame l’offerta, ha scelto di rilanciare spalleggiato dal suo entourage, chiedendo subito 5 milioni per il primo anno e addirittura 6 dalla seconda stagione in avanti: esattamente sei volte in più rispetto a quanto percepito oggi. Discrepanza, poi, anche sul tema legato alle commissioni: se infatti la Fiorentina si era spinta ad offrire a Darko Ristic, manager di Vlahovic, 3 milioni di euro per il prolungamento, l’agente del classe 2000 avrebbe di gran lunga alzato il tiro chiedendo 5 milioni alla firma della punta più addirittura il 10% di guadagno in caso di futura rivendita dell’attaccante.

Non ci sarebbero invece stati grossi problemi per l’accordo sulla clausola rescissoria, che dopo un lungo tira e molla si sarebbe dovuta assestare attorno ai 75 milioni di euro, ovvero una via di mezzo tra quanto ipotizzato dalle parti in estate. La cessione di Vlahovic sulla base di queste cifre – qualora il rinnovo fosse andato in porto – avrebbe garantito così altri 7,5 milioni di euro a Ristic, che come detto avrebbe potuto già incassarne 5 qualora le sue richieste fossero andate in porto. Evidentemente, però, non aveva fatto i conti con Rocco Commisso.

Storie che si ripetono, storie di finti amori e poca riconoscenza verso le squadre che ti hanno fatto crescere e salire alla ribalta internazionale. Storia che ai tifosi non piacciono, storie di denaro!




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