Coppa Italia- Riparte il calcio con Juventus e Milan

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Coppa Italia – Il calcio italiano riparte ufficialmente e lo fa in grande stile. Dopo più di 3 mesi, per il ritorno delle se – mifinali di Coppa ItaliaJuve e Milan si sfidano nella prima partita ufficiale di due squadre italiane dopo lo stop per il Coronavirus.

A dirigere la sfida sarà Daniele Orsato di Schio, con lui gli assistenti Mondin e Galetto, il quarto ufficiale di gara Massa e gli arbitri Var Aureliano e Vivenzi.

Sabato 13, alle 21, l’altra semifinale di ritorno tra Napoli e Inter (1-0 per gli azzurri all’andata) in programma al San Paolo. Ad arbitrare l’incontro Gianluca Rocchi di Firenze che avrà come guardalinee Del Giovane e Cecconi, mentre Mariani sarà il quarto uomo. In sala Var Valeri e Giallatini.

Si riparte  dall’1-1 dell’andata, con Cristiano Ronaldo che, con un rigore nel finale, rispose all’iniziale vantaggio di Rebic. Dal pareggio di San Siro ai novanta minuti dell’Allianz Stadium: il calcio italiano ricomincia da Torino e dal ritorno della semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan.

La probabile formazione della Juventus

Idee abbastanza chiare per Maurizio Sarri, che sceglie un classico 4-3-3. Tra i pali ci sarà Gigi Buffon, confermato portiere di coppa anche in quest’occasione. Davanti a lui la coppia formata da De Ligt e Bonucci, con Chiellini che andrà in panchina. Sugli esterni spazio a Danilo e Alex Sandro. A centrocampo dovrebbe esserci regolarmente Pjanic ad agire davanti alla difesa, con Bentancur e Matuidi ai suoi lati. Verso la panchina Sami Khedira. In attacco non ci sarà Higuain, alle prese con un fastidio muscolare rimediato nei primi giorni di allenamento. Dybala partirà dal centro, con Douglas Costa alla sua destra e Cristiano Ronaldo alla sua sinistra.

 

JUVENTUS (4-3-3) probabile formazione: Buffon; Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Cristiano Ronaldo. All. Sarri

La probabile formazione del Milan

Tre assenze importanti per Stefano Pioli che deve rinunciare agli squalificati Castillejo, Theo Hernandez e Ibrahimovic (quest’ultimo anche infortunato).  In difesa mancano anche gli infortunati Duarte e Musacchio, per cui le scelte sono obbligate: ci sarà Kjaer al fianco di Romagnoli con Conti e Calabria esterni a comporre la linea a quattro davanti a Donnarumma. A centrocampo Kessié e Bennacer agiranno davanti alla difesa, il solito Calhanoglu partirà dalla sinistra mentre a destra ci sarà Paquetà. In attacco spazio a Rebic, con Bonaventura alle sue spalle.

La Lega di Serie A,  ha deciso di modificare alcune norme del regolamento della coppa nazionale per le semifinali di ritorno della che si disputeranno tra Juventus e Milan (venerdì 12 giugno) e tra Napoli e Inter (sabato 13). La principale riguarda la soppressione dei tempi supplementari, decretata andare incontro ai giocatori e risparmiare loro minuti preziosi, considerato che sono fermi da oltre tre mesi e saranno attesi da un calendario estivo serrato come non mai.

Ecco alcune regole da rispettare:

Accessi separati
Un punto cardine del protocollo medico per la ripresa sono i percorsi separati: le due squadre devono arrivare a orari diversi e seguire strade differenti una dall’altra. Squadre composte da giocatori che in larga parte – soprattutto con le 5 sostituzioni – poi saranno a strettissimo contatto tra loro in campo. Dove, nonostante l’invito a una “aggressività meno marcata”, finiranno per scontrarsi, venire a contatto e respirare a distanza ravvicinatissima. Poi però, al fischio finale o all’intervallo, è prescritto di uscire con “tempistiche differenti per l’ingresso in campo e l’uscita dal campo delle squadre”.

distanziamento in panchina
I giocatori della stessa squadra in panchina devono sedersi a distanza l’uno dall’altro, magari anche utilizzando parti di tribuna. In Germania addirittura indossando la mascherina. Certo fa effetto pensando che gli stessi giocatori si allenameno insieme ogni giorno venendo anche a contatto, usano lo stesso spogliatoio e mangiano negli stessi spazi. In più, sono fianco a fianco in barriera, prima di un calcio di punizione.

esultanze
Dopo un gol, niente abbracci, solo tocchi col gomito o piede contro piede, tra compagni di squadra, ossia persone che passano i giorni insieme condividendo gli stessi spazi e sottoponendosi agli stessi controlli. Poi però tra avversari nessuno può vietare l’abbraccio in area di rigore per una marcatura arcigna su calcio d’angolo non ha alcuna limitazione (e non potrebbe essere altrimenti).

Le porte chiuse
Condizione insuperabile per la ripresa, è giocare a porte chiuse. In Germania si sono già abituati (o quasi) alle sagome sulle tribune, in Italia dovremo farlo presto, accontentandoci dell’orrido effetto del tifo registrato in tv. Eppure, teatri e cinema all’aperto potranno già dalle prossime ore ospitare fino a mille spettatori. Duecento invece gli spettacoli al chiuso. Ma il calcio per il governo non è uno spettacolo, né lo sport in genere. Eppure, forse è meno rischioso sparpagliare mille persone a San Siro che tenerne duecento in un cinema d’essai.

Il personale
Allo stadio sono previste al massimo 300 persone, non più di 100 per ogni zona (recinto di gioco, spalti, aree esterne). Tra le 31 categorie di lavoratori presenti (dai calciatori fino ai licenziatari dei diritti tv) non sono però reviste figure utili a predisporre cibo per i protagonisti in campo. E se le squadre si stanno attrezzando con personale interno per predisporre gli alimenti che i giocatori consumano tra un tempo e l’altro o a fine partita, sta diventando complicato allestire un tavolo di frutta anche per i poveri arbitri.

Il tabellone delle semifinali

Juventus-Milan – Venerdì 12 giugno, ore 21
Napoli-Inter – Sabato 13 giugno, ore 21




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