Frosinone corsaro a Cittadella: ora la semifinale con il Pordenone

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Frosinone – Un grande Frosinone per 75’conquista la qualificazione all’ultimo secondo con un gran gol di Ciano che mette la parola fine sulla partita di Cittadella. Tre a due per i giallazzurri sembravano avviati verso una mesta uscita di scena. Poi il gol di Salvi, bellissimo. E ad inizio ripresa il pari fantastico di Dionisi. Quindi 75’ di un Frosinone bellissimo, indomito. Con grandi occasioni anche per il Cittadella. Tensione e timori nei supplementari, fugati all’ultimo secondo dalla perla di Ciano. E adesso per i giallazzurri c’è il Pordenone, domenica sera in gara-1 a Frosinone.

La cronaca di una partita tutta da vivere.

Il Cittadella si presenta sul suo campo forte di una migliore posizione in classifica (e quindi con due risultati su tre a disposizione) e di una rosa al completo, a differenza del Frosinone che deve rinunciare a Gori, Capuano, D’Elia e Matarese. Così l’avvio di partita sorride ai veneti, pericolosi già nei primissimi minuti con Rosafio: il salentino nato in Svizzera ci prova di testa a botta sicura e viene murato, poi si conquista un rigore dopo un fallo di Brighenti in area. Sul dischetto si presenta Diaw, che al 5′ trasforma. Dionisi prova a scuotere gli ospiti, ma il Cittadella resta pericoloso (con D’Urso in contropiede e con il mobilissimo Rosafio). Nel finale di tempo, quindi, le occasioni fioccano da una parte e dall’altra: Bardi salva su D’Urso, Paleari entra in partita dicendo di no a Salvi e poi arriva il raddoppio. A segnare è ancora una volta Diaw, ma l’azione è costruita dalla premiata ditta D’Urso-Rosafio, che impostano la ripartenza tramutata in gol dal centravanti italo-senegalese al 46′. La partita sembra già finita, ma non è finito nemmeno il primo tempo: infatti addirittura al quarto minuti di recupero Haas crede in un pallone vagante e lo serve a Salvi che riapre tutto.

E nella ripresa diventa chiaro che la partita è completamente diversa. Già al 51′ infatti arriva un pareggio insperato anche solo all’inizio del recupero del primo tempo: Dionisi fa tutto alla perfezione, con il controllo al limite, la corsa a liberare il destro e la conclusione a giro dove Paleari non può proprio arrivare. La sfida si infiamma, e lo stesso Dionisi sfiora l’incredibile sorpasso: fondamentale Ghiringhelli a salvare sul suo tentativo in acrobazia. Il Cittadella cerca di superare il momento di sbandamento, ma il diagonale di Branca si perde sul fondo. Quindi è Paleari a negare la gioia del gol a Novakovic. Nel finale il Cittadella sfiora la rete della vittoria con Benedetti, che ci prova su punizione ma colpisce il palo, quindi è Proia a spaventare Bardi con un bolide da fuori area. A tempo scaduto Branca e Stanco sfiorano il nuovo vantaggio granata (salvano prima Bardi e poi Krajnc). E si va ai supplementari: la partita, già vivace, si infiamma ulteriormente. Iori sugli sviluppi di un corner e Panico su punizione vanno a un passo dal vantaggio per il Cittadella, salvato da Paleari sui tentativi di Novakovic e Rohden. Dove il portiere dei padroni di casa non arriva, poi, ci pensa Adorni: suo il salvataggio su Ciano. Nesta si gioca la carta dell’ex Ardemagni, ma a decidere l’incredibile vittoria è un altro subentrato. Si tratta di Ciano, che quando il cronometro segna 121 minuti si inventa un mancino dal limite che termina la sua corsa sotto l’incrocio. Per il Cittadella l’incubo diventa realtà, il Frosinone invece continua la sua corsa e sogna il ritorno in A

Gioia allo stato pure nello spogliatoio del Frosinone dopo la vittoria sui padroni di casa. Il ‘Tombolato’ si conferma terreno di conquista per i canarini che da quelle parti hanno ottenuto negli ultimi 15 anni punti-salvezza (con Carboni), punti-ripartenza (con Marino) e qualificazioni ai playoff (con Longo prima e Nesta adesso). I giallazzurri in questo preliminare folle sono passati dall’Inferno alla soddisfazione di essere ancora in corsa. Stanchi morti ma felici. L’accoppiata Ciano&Dionisi e la partecipazione speciale di Salvi sigillano un grande match, che la squadra di Nesta ha iniziato a giocare veramente dopo aver incassato il 2-0. Che avrebbe potuto ammazzare un toro ma non questa squadra. Mister Nesta al termine ha risposto alle domande del Media Center giallazzurro.

Mister, una prestazione di cuore come la voleva lei. Che sudata vincerla all’ultimo secondo! Però è giusto così. Condivide?

“E’ giusto così. Siamo partiti ed hanno trovato subito il gol. Siamo rimasti in partita pur non riuscendo a giocare come volevamo fare. Dopo abbiamo preso il secondo gol verso la fine del primo tempo ma sul 2-1 realizzato a tempo scaduto ci siamo liberati mentalmente ed abbiamo fatto meglio. Questa squadra ha dimostrato grande cuore, i ragazzi quando hanno l’acqua alla gola riescono sempre a tirarsi fuori. E’ pericolosa per sé quando invece è troppo tranquilla. Sono contento per i ragazzi, se la meritano questa qualificazione. Anche quando abbiamo giocato male loro ce l’hanno messa sempre tutta. E poi il calcio è questo, riesci a trovare qualcosa dentro di te che magari nemmeno sai di avere e l’ultima partita all’improvviso te le tira fuori. E poi le cose capitano perché te le cerchi”.

Sul 2-0 per loro cosa ha pensato? Il gol di Salvi è stato sicuramente la scintilla per un secondo tempo davvero da grande squadra. Abbiamo trovato la rete del pari con Dionisi e poi ci siamo messi con calma a giocare la nostra gara e all’ultimo secondo è arrivata la zampata di Ciano.

“Dopo il 2-0 un attimo di sconforto lo abbiamo avuto tutti. Ma appena ha fatto gol Salvi, ho visto il Cittadella in difficoltà ed ero sicuro che avremmo potuto proseguire e affondare il colpo. Bisognava trovare la situazione giusta per fare gol e sul 2-2 la gara si è messa dalla nostra parte. Dovevamo fare gol per forza e quando hai giocatori come Camillo (Ciano, ndr) e Federico (Dionisi, ndr) che hanno fatto due gol eccezionali, senza per questo voler togliere nulla alla rete bellissima di Salvi, tutto è più bello”.

Hai creduto nell’undici inziale a lungo, poi c’è stato l’ingresso di Ciano. Ha ritardato i cambi perché vedeva bene la squadra tenere il campo o per quale altro motivo?

“Il campo lo avevamo preso bene, cambiare non era facile. In mente avevo un 4-3-3 con Ciano da far entrare più avanti nel tempo ma ho notato che la squadra teneva bene. E quando l’ho gettato nella mischia, gli avversari erano stanchi e quindi ho immaginato di poter avere dei vantaggi da questo avvicendamento”.

Fa parte del mestiere e qualche critica di troppo è arrivata. Ora ci giochiamo una semifinale playoff.

“Chi fa questo lavoro non si può offendere per una critica. Ognuno poi può dire ciò che pensa, io svolgo il mio compito, spero di farlo il meglio possibile. E poi se qualcuno critica, ripeto: ci sta”.

Si torna subito in campo, domenica per la semifinale di andata in casa col Pordenone. Come stanno i ragazzi? E soprattutto che squadra è il Pordenone?

“I ragazzi li ho visti stanchi, hanno dato tutto. Il primo obiettivo è quello di recuperare le forze. Il Pordenone? Pisa e Cittadella sono simili a loro per modulo, dinamicità, ricerca della profondità, i ‘ramarri’ hanno giocatori che attaccano bene la linea di difesa. Sarà un’altra battaglia”.




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