Calcio – Serie A: settima giornata di ritorno

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Calcio – Serie A – Settima di Ritorno
Come ormai d’abitudine il campionato non dà tregua e dopo una tre giorni di coppa piena di fascino e di risultati anche a sorpresa, ripiombiamo nel clima di casa nostra con un turno che riserva un big match fondamentale per la corsa alla Champions, Inter – Roma, e alcune sfide importantissime per la classifica e per le sorti di molte formazioni.
Si inizia oggi pomeriggio alle 18 al San Paolo con un Napoli – Atalanta snodo fondamentale per le ambizioni delle due squadre. Per il Napoli è un periodo della stagione a dir poco frenetico. Dopo l’andata con il Real ora la partita con i bergamaschi, martedì la semifinale di Coppa Italia, sabato prossimo la sfida con la Roma e poi il 7 marzo il ritorno con i madridisti. Un mini ciclo che farebbe tremare i polsi a qualsiasi squadre, ma sono anche queste partite che ogni calciatore e ogni allenatore sogna di giocare fin da piccolo. Sarri sembra essersi scrollato di dosso immediatamente la polemica con il presidente post Real, però sembra aver dato una minima concessione al presidente già domenica con un mini turnover che probabilmente verrà replicato questa sera. A Verona domenica si sono visti Maksimovic Pavoletti e Allan che erano stati accantonati dal mister di Figline in queste ultime gara, ora anche Rog scalpita per entrare dal primo minuto come Mertens che difficilmente vorrà star fuori per due gare di seguito. In questi giorni Sarri si gioca tantissimo del suo presente, ma anche di tutta la sua carriera; vedremo se i detrattori che sostenevano l’anno passato che il mister non era adatto a panchine che contano riprenderanno fiato in caso di flop o se saranno definitivamente azzittiti in caso Sarri uscisse indenne da questa serie di partite. Certo il fiato sul collo che De Laurentiis fa spesso sentire al proprio allenatore non agevola, ma la prima prova contro il Chievo è stata brillantemente superata, ora ce ne è una più complicata da superare, l’Atalanta non è quarta in classifica per caso e all’andata ha dato una sonora lezione ai partenopei, e siamo alla vigilia di una semifinale di coppa Italia con la Juventus che da queste parti è sempre sentitissima. Tornando alla formazione che Sarri manderà in campo fra poco ora i candidati eccellenti alla panchina sembrano essere Insigne e Koulibaly. Il genietto napoletano, migliore in campo contro il Chievo, dovrebbe lasciare il posto a Mertens sulla sinistra con Pavoletti al centro dell’attacco e l’inamovibile Callejon a completare il tridente offensivo. Koulibaly dovrebbe riposare perché diffidato ed una eventuale ammonizione lo taglierebbe fuori dal big match con la Roma, al suo posto Chiriches è il favorito con Albiol di nuovo titolare. Mancherà Allan infortunatosi e per cui Zielinski si riprenderà il suo ruolo a centrocampo.
Per Gasperini la notte appena passata è stata un po’ come la notte prima degli esami, avendo dichiarato ieri nella conferenza stampa di presentazione al match che il Napoli per l’Atalanta sarà un vero e proprio esame di maturità. L’andata fu la vera e propria svolta della stagione della Dea, praticamente da lì è partita la corsa della banda di Gasperini alle posizioni di vertice delle serie A. Quel che certo è che al San Paolo si stanno per affrontare due squadre che fanno del gioco offensivo e dello spettacolo il credo del loro lavoro. Gasperini sa benissimo che la sua squadra dovrà fare una prestazione eccezionale, anche migliore dell’andata, per uscire con una risultato positivo. Proprio per questo motivo il mister di Grugliasco schiererà quasi sicuramente il suo undici migliore, con l’unico dubbio in difesa fra Toloi e Zukanovic per chi conquisterà il ruolo di terzo difensore, certi del posto nel pacchetto arretrato Caldara e Masiello, con Berisha che difenderà la porta. A centrocampo Conti Kessie Freuler e Spinazzola con Kurtic che agirà tra le linee dietro il duo offensivo Gomez Petagna. E proprio i due avanti saranno i principali pericoli per il Napoli. Petagna, con il gol vittoria dell’andata sembra aver preso il volo per quella carriera di vertice che gli era stata pronosticata ai tempi delle giovanili del Milan, il Papu è diventato il leader della squadra non solo con i suoi gol, ma soprattutto con le sue prestazioni. Vedremo quanto i giovani di Gasperini riusciranno a resistere alla forza d’urto del Napoli e quanto saranno bravi a sfruttare quegli spazi che spesso la retroguardia partenopea lascia ai propri avversari.
Il posticipo serale sarà Juventus – Empoli con la capolista che dopo la sfida di Champions e prima della semifinale di Coppa Italia si rigetta in campionato con l’obiettivo di non lasciare punti sul terreno e con la segreta speranza di allungare sulle dirette avversarie impegnate con avversari di ben altro rango. Allegri risolta la grana Bonucci, vedremo se sarò stata solo una discussione frutto di un episodio o se sarà l’inizio di una separazione che porterà a fine stagione uno dei due protagonisti a lasciare la Juventus, pensa ad un sostanziale turnover per far rifiatare alcuni grossi calibri. La partita, come spesso capita, non è da togliere il sonno, ma lo è molto di più l’impegno di martedì con il Napoli, quindi Allegri farà di necessità virtù facendo giocare qualche rincalzo e forse anche variando il modulo iniziale. La difesa a quattro oramai è la base di partenza di questa nuova Juventus, probabilmente Buffon riposerà e giocherà Neto, rientreranno in campo dal primo minuto sia Bonucci che Rugani che Dani Alves l’unico a bissare la fatica di mercoledì sarà Alex Sandro sulla fascia sinistra. Noi pensiamo che Allegri giocherà ancora con il doppio play davanti alla difesa, quindi con Pjanic giocherà uno fra Marchisio e Rincon, tra parentesi riteniamo più preoccupante per il futuro l’accantonamento di Marchisio ormai non considerato un titolare con lo schema attuale che il diverbio con Bonucci. Higuain e Dybala si giocano un posto da titolare, e a seconda di chi verrò scelto allegri deciderà i tre da schierare dietro la punta, anche Sturaro è in lizza per un posto. L’Empoli continua nel suo ciclo terribile dopo Inter e Lazio nella speranza di non vedere il margine sulla quart’ultima accorciarsi ulteriormente. Martusciello deve ancora rinunciare a Mchedlidze, ma dovrebbe contare su tutti gli altri titolari e schierarsi con il classico 4-3-1-2.
E sarà proprio il Palermo diretto inseguitore dell’Empoli a scendere in campo alle 12.30 di domenica alla Favorita, contro la Sampdoria di Giampaolo. I siciliani hanno la grande opportunità di riaprire una corsa salvezza che pare già chiusa, ma la Sampdoria è in un ottimo periodo di forma e di risultati anche se il pareggio interno di domenica scorsa con il Cagliari è stato visto come un mezzo passo falso. Il Palermo deve assolutamente tornare a muovere la classifica; anche un pareggio sarebbe ben visto, ma l’impresa salvezza pare a dir poco disperata e anche i tifosi sembrano ormai aver perso ogni speranza. Lopez è ancora alle prese con mille dubbi sulla formazione titolare, ma sembra intenzionato a schierare un 4-2-3-1 e si augura di vedere Nestorovski tornare in gol. Per Giampaolo il dubbio è su chi sarà il sostituto di Torreira squalificato, per il resto conferma di modulo e quasi sicuramente di interpreti con il duo Quagliarella Muriel in avanti e Schick ancora a scalpitare in panchina.
Alle 15 cinque gare in programma con impegnate squadre di medio e bassa classifica, ma con motivi di richiamo da non trascurare. La Lazio affronterà fra le mura amiche l’Udinese con l’intento di recuperare qualche punto alle dirette avversarie nella lotta per l’Europa, ma con più di un pensiero al derby di Coppa Italia di mercoledì. Inzaghi per quel giorno spera di recuperare un po’ di giocatori che sono apparsi affaticati nel corso della settimana, su tutti Immobile, che domani dovrebbe giocare, Biglia squalificato per la gara con i friulani, Marchetti ancora out domani e Milinkovic che domani probabilmente partirà dalla panchina. Speriamo che tutti questi dubbi non distraggano troppo ambiente e squadra, perché l’Udinese è squadra accorta e pericolosa se trascurata, pronta a colpire appena le circostanze lo richiedono. Inzaghi dovrebbe partire con la difesa a quattro con il recuperato De Vrij al centro e Radu di nuovo a sinistra. A centrocampo sarà Murgia a sostituire Biglia numericamente, ma in realtà dovrebbe essere Parolo come già accaduto in stagione a giocare davanti alla difesa e come dicevamo Lulic Invece di Milinkovic. Davanti il collaudato tridente con Immobile recuperato Keita al suo fianco e Felipe Anderson che forse agirà alle loro spalle e non largo sulla fascia. La chiave della gara sarà sicuramente nell’atteggiamento mentale dei bianco celesti che se concentrati e vogliosi di ben figurare non debbono farsi scappare i tre punti, purtroppo il derby incombe e soprattutto pesano come macigni tutti i derby persi nelle ultime sfide con i cugini. Domani sarà un vero e proprio test per i ragazzi di Inzaghi per capire quanto il gruppo è maturato. La squadra di Del Neri viene da due sconfitte e non vorrà di certo trovare la terza sul suo cammino. Problema principale è ritrovare la via del gol soprattutto con Zapata che non segna da mesi, ma tutta la squadra stenta a realizzare. Domani mancherà il trequartista De Paul e per cui si andrà verso un 4-3-3 pure con il brasiliano Matos a sostituirlo
Altra partita di richiamo sarà Sassuolo – Milan. Per il Milan scendere al Mapei Stadium è sempre stato un impegno foriero di difficoltà e imprevisti, ma la clamorosa vittoria in rimonta dell’andata potrebbe aver invertito la tendenza. Pericolo numero uno è sicuramente Berardi che quando vede rossonero si scatena a dir poco, ma che è ancora a secco dal suo ritorno in campo dall’infortunio. Di Francesco si augura in un suo pronto riscatto, ma intanto si gode il ritorno alla rete di Defrel che appena rientrato dall’infortunio e forse anche dalle distrazioni del mercato, ha realizzato una doppietta che ha dato i tre punti domenica scorsa ad Udine. Saranno loro due a comporre il tridente offensivo con il talento Politano a farsi preferire per completare il reparto d’attacco. Il Sassuolo ora che ha recuperato tanti titolari e che soprattutto si è liberato dal doppio impegno che tanto lo ha condizionato nella prima parte della stagione, pare squadra ritornata a buon livelli, anche se non ancora quelli pronosticati ad inizio stagione. La difesa è sicuramente il reparto ancora in difficoltà sia per le assenze sia per le grandi difficoltà che Cannavaro sta attraversando in questa stagione, per lui si prospetta l’ennesima panchina. E proprio qui la squadra di patron Squinzi, tifosissimo del Milan, dovrà fare maggiore attenzione perché gli avanti del Milan sanno far male ed essere pericolosi in qualsiasi situazione come dimostrato in questo scorcio di stagione. Si dovrebbe rivedere Bacca titolare, ma la stagione del colombiano è veramente deficitaria, con la speranza che ritrovi la via del gol, con ai suoi lati i talenti spagnoli Suso e Delofeu. A centrocampo chiavi del gioco che ancora passeranno per i piedi di Sousa che pian piano a scalzato Locatelli, dove si potrebbe rivedere Bertolacci al posto di Pasalic con Kucka confermato dopo il bel gol della scorsa giornata. In difesa ancora molte assenze, qualche recuperato ma solo per la panchina, niente Romagnoli ancora infortunato, e quindi conferma per la difesa della scorsa settimana con Donnarumma che festeggerà la sua prima partita da maggiorenne. Ma per il Milan questa è la settimana decisiva per il cambio dei vertici societari; in settimana consiglio d’amministrazione con la cordata cinese che subentrerà a Berlusconi che finalmente si paleserà facendo sparire tutti i dubbi e le illazioni che tanto sono circolati su stampa e web in questi ultimi mesi. Per Berlusconi e per l’AD Galliani questa dovrebbe essere l’ultima partita dopo 31 anni di dirigenza. Dir che si chiude un era è riduttivo.
Le altre gare delle tre riguardano la zona bassa della classifica. Tutti i riflettori saranno per Zeman e il suo Pescara. Il suo ritorno in panchina è stato in perfetto stile Zemanlandia: cinque gol al Genoa e tutti in piedi ad applaudire il boemo. Ma una rondine non fa primavera e il Chievo soprattutto nel suo stadio, è squadra difficile per tutti da affrontare. Zeman confermerà in blocco i titolari che hanno sconfitto il Genoa, occhi puntati soprattutto sul tridente d’attacco che con il boemo è sempre sinonimo di prolificità. Cerri è il giovane in rampa di lancio, che se saprà apprendere dal maestro Zeman potrà vedersi schiudere le porte di un’importante carriera. Il Chievo tornerà all’antico, ovvero alle due punte e al tre quartista dopo alcune variazioni sul tema di mister Maran. Birsa il tre quartista con Meggiorini ed Inglese favoriti per l’attacco, ma soprattutto ci sarà la voglia di riscattare lo stop interno con il Napoli. Sfide salvezza anche in Crotone – Cagliari con i calabresi praticamente all’ultima spiaggia e Genoa – Bologna con le due nobile decadute che stanno attraversando il peggior momento della stagione. Le due squadre sono in caduta libera e solo la tranquillità di una zona retrocessione lontanissima non apre scenari ancora più foschi. La sostituzione di Juric con Mandorlini potrebbe dare la scossa per risalire a tutto l’ambiente genoano, mentre Donadoni non può permettersi altri passi falsi pena fare la stessa fine dell’allenatore croato.
Alle 20.45 va in onda una delle sfide più sentite di tutto il panorama calcistico italiano; Inter – Roma è sempre stata una partita piena di gol, di ribaltamenti di fronte, spesso decisiva per lo scudetto e in questa stagione fondamentale per le ambizioni Champions delle due squadre. La Roma arriva a questo appuntamento cruciale fra mille distrazioni, già palesate con la superflua sconfitta in Europa League di giovedì. Stadio e derby potrebbero aver distratto lo spogliatoio giallorosso, vedremo quanto Spalletti sarà riuscito a blindare la squadra da tutti questi spifferi, dopo aver preservato quasi tutti i titolari dalla sfida con il Villareal. Chiunque abbia aperto un giornale o acceso una tv, si sarà reso conto dell’importanza che l’argomento Stadio / Tor di Valle ha occupato per i media e per l’informazione tutta; praticamente non si è parlato d’altro come spesso accade nel nostro paese dove ci si focalizza su un solo argomento tralasciando il resto. Ora che la vicenda si è risolta, come auspicavamo in precedenti articoli, la società Roma dovrà concentrarsi esclusivamente sul campo, previo lasciarsi sfuggire obbiettivi importantissimi che paiono a portata di mano. E domenica sera c’è proprio il primo di questi obiettivi perché una vittoria significherebbe eliminare quasi certamente dalla corsa Champions un Inter in gran rimonta e non perdere di vista una Juventus che benché lontana, potrebbe essere ancora a tiro.
Sicuramente Spalletti affronterà la sfida con la squadra titolare, unico dubbio Manolas uscito un po’ acciaccato dalla sfida con gli spagnoli, ma forse recuperabile, per il resto tutti i titolari confermati. L’Inter recupera finalmente Icardi dopo le due giornate di squalifica e si annuncia una grande sfida con Dzeko sia per la conquista della classifica di capocannoniere che per la sfida interna alla partita. Con l’argentino terminale offensivo anche Pioli potrà contare su tutti i titolari tranne Miranda squalificato. Molto probabile che le due squadre si specchieranno in un 3-4-2-1 almeno in avvio, ma l’assenza di Miranda potrebbe far rivedere i piani di difesa a 3 che stanno caratterizzato questo periodo della stagione nerazzurra. Le sfide più interessanti si potrebbero avere sulle fasce dove le posizione di Candreva ed Ansaldi determineranno il vero schieramento di Pioli. L’esterno romano è una chiave tattica imprescindibile e qualsiasi sia la sua posizione sarò di certo il fulcro della manovra nerazzurra. Sull’altra fascia l’esterno argentino non vive un periodo brillante il che lo potrebbe far diventare l’anello debole della squadra. Quindi molta attenzione al duo brasiliano giallorosso che presiede le fasce Peres Emerson che se capace di spingere a dovere potrebbe mettere in serie difficoltà i dirimpettai interisti. Molto interesse suscita la sfida in mediana tra Gagliardini e De Rossi, una vera sfida generazionale anche in chiave azzurra, con il giovane nerazzurro che ha subito preso in mano le redini del centrocampo nerazzurro e il capitano giallorosso che sta ancora una volta sorprendendo per continuità e longevità. Probabilmente saranno proprio gli scontri diretti fra i vari titolari a decidere una sfida che si prospetta appassionante e dal pronostico difficile da decifrare.
La giornata si concluderà lunedì sera con un Fiorentina – Torino che potrebbe decidere le sorti di Paulo Sousa in caso di sconfitta dopo la disfatta del giovedì europeo. Sousa ha subito un vero e proprio ultimatum da parte dei Della Valle, che non sono mai stati dei mangia allenatori, ma comunque vada a finire la gara di lunedì le strade dei viola e dell’allenatore portoghese sono destinate a separarsi. Troppe le incomprensioni tra loro, addirittura si è cominciato a gennaio della passata stagione quando Sousa chiese dei rinforzi per mantenere l’ottima posizione di classifica con la società che invece non acquistò nessuno. Incomprensioni continuate anche queste estate, con la diversa di opinioni sulle ambizioni di classifica dei viola. In più Sousa non è mai stato troppo amato dalla piazza, tranne forse dopo la vittoria con la Juventus, prima per i suoi continui cambi di modulo e di giocatori e poi per le dichiarazioni che spesso vedevano sminuire il valore e il ruolo della sua squadra. In più Sousa nella doppia sfida europea non è stato in grado di dare una svolta alla squadra che già in difficoltà all’andata, anche se vincente, è stata travolta al ritorno da quattro gol su palle inattive in venti minuti che se non è un record poco ci manca. Ora Sousa è chiamato al riscatto, ma soprattutto è chiamato a reggere botta e non crollare perché i tifosi sono già sul piede di guerra e non gradirebbero un altro risultato negativo. La situazione del Torino è simile, ma non altrettanto grave. I granata hanno cominciato bene la stagione, ma sono andati via via calando, anche qui Mihajilovic ha chiesto rinforzi a patron Cairo, ma non è stato ascoltato ed i tifosi hanno incominciato a spazientirsi. Ora l’Europa è inarrivabile e la stagione ha preso una piega anonima senza più obiettivi da raggiungere, difficile trovare gli stimoli per continuare, come dimostrato anche dal repentino calo di alcuni giocatori, su tutti Ljajic. Vedremo se lunedì il serbo sarà ancora titolare, intanto Mihajilovic dovrà fare ancora meno della coppia centrale titolare e i sostituti non si sono mai rilevati all’altezza degli assenti, giustificando così le richieste del tecnico serbo. Pierfrancesco Bonanno


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