Europei di calcio: 17 Giugno Italia-Svezia ma non solo………

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Sarà una giornata particolare quella odierna per gli appassionati di calcio. Oggi infatti il secondo impegno della nazionale italiana di calcio contro la Svezia: se gli azzurri dovessero avere la meglio avrebbero la qualificazione del turno in tasca e la concreta possibilità di arrivare primi al termine della prima fase di quest’entusiasmante europeo di Francia. Il programma odierno prevede tre incontri di interesse.
Alle ore 15 – Italia-Svezia (Rai Uno, Rai4 e Sky Sport 1), a seguire dalle ore 18 – Repubblica Ceca-Croazia (Sky Sport 1) e per concludere l’incontro serale molto atteso alle 21 – Spagna-Turchia (Rai Uno, Rai4 e Sky Sport 1).

Azzurri al gran completo con la Svezia ci sono proprio tutti: Pellè, si è allenato con i compagni e si candida per guidare nuovamente l’attacco di Conte. L’attaccante, corteggiatissimo anche sul mercato inglese, è l’uomo a cui il ct non può rinunciare per la capacità di far salire la squadra e di giocare il pallone per i compagni: al suo fianco ancora tutto è possibile: Eder è in vantaggio, ma Insigne e Zaza scalano posizione nell’indice di gradimento del tecnico e possono suggerire un cambio – almeno in corsa – per affrontare la Svezia del temuto ex milanista Slatan Ibrahimovic.
Grande incognita – come al solito – la formazione degli azzurri, ma non dovrebbero esserci stravolgimenti: 2-3 cambi non di più, non è escluso che venga confermato in blocco, o quasi, l’11 che ha battuto 2-0 il Belgio.
Gli svedesi mostrano rispetto per l’Italia ma non paura: Erik Hamrén, Ct Svezia: “L’Italia mi ha ben impressionato contro il Belgio. Dovremo giocare bene da squadra, in tutti i reparti. Noi non siamo contenti della prima partita che abbiamo fatto, non abbiamo giocato secondo le aspettative. Ma dovremo fare di più contro l’Italia, cercando di sfruttate le occasioni che avremo”. “L’Italia usa tanto gli inserimenti centrali, dovremo cercare di chiudere gli spazi. Noi giochiamo un calcio diverso rispetto al elogio, dovremo cercare di chiudere gli spazi come un collettivo. L’Italia ha tre difensori centrali fortissimi, dovremo sfruttare al meglio le nostre occasioni. Cambi di campo e calci piazzati, queste saranno le occasioni più importanti domani”. “Non credo che lo stile dell’Italia si adatti di più a noi. L’Italia per me è più forte dell’Irlanda, quindi mi aspetto una partita ancora più difficile domani. Noi abbiamo corso meno di tutti nel torneo (mentre l’Italia più di tutti ndr)? Nel calcio correre è importante, mandare i giocatori davanti per cercare di sfruttare le occasioni. Serve anche cervello, ma spero che correremo molto”. “La delusione per la prima partita? E’ durata 24 ore. Poi abbiamo ricominciato a lavorare duramente pensando all’Italia. Abbiamo già superato delle dure delusioni in passato, possiamo essere critici con noi stessi, ma poi si ricomincia a lavorare per la prossima partita. Le voci su Zlatan? Per noi non sono una distrazione”.

Kim Källström: “La difesa dell’Italia? Noi non pensiamo mai troppo ai nostri avversari, ci concentriamo di più su di noi. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio, cercando di non lasciare gli spazi che cerca l’Italia e allo stesso tempo di fornire buoni palloni ai nostri attaccanti. Noi forse non abbiamo il talento del Belgio, ma dobbiamo pensare alle nostre qualità senza troppi paragoni. Dobbiamo crederci perchè è possibile.

Per l’Italia il capitano Gigi Buffon ed il commissario tecnico Antonio Conte si sono mostrati concentrati e convinti: “Sarà importante non sottovalutare l’avversario” hanno ribadito quasi in coro ma l’impegno degli azzurri sarà totale.

Buffon sulle analogie fra il 2006 e il 2016: “Abbiamo vinto 2-0 la prima come dieci anni fa, il gruppo si forgia e diventa più forte andando avanti e conseguendo risultati. C’è una predisposizione dal primo giorno di Coverciano di creare un’amalgama e una sintonia. Se nel 2006 siamo riusciti a compiere l’impresa è stata dovuta a un’unità di intenti solo con 23 ragazzi”.
Conte: “Abbiamo giocato solo una partita, sono stati quattro giorni in cui c’è stato tempo per recuperare e allenarci. Farò valutazioni fino a domattina, le sto facendo secondo parametri: uno è l’occhio, l’altro è parlando con i giocatori. Ripeto, si è giocata una sola partita, mi sembra eccessivo parlare di gente stanca. Non penso di fare grandi cambiamenti”.
“Premetto che non sono stato io a dire questa cosa, lo dicono tutti, non è che mi sia alzato la mattina. Sicuramente non è un periodo non molto felice del calcio italiano, ci sono delle difficoltà, serve far emergere dei talenti che possano fare grandi cose. Detto questo bisogna comunque fare del nostro meglio. Non so se è da considerarsi una squadra veterana, ma i ventitré penso siano i migliori. Un mese dove dobbiamo fare il massimo per ottimizzare tutto”.
Conte sulla tattica: “Bisogna attaccare la squadra in toto, sia nella fase difensiva che in quella offensiva. C’è il problema Ibrahimovic, ma potrebbero esserci problemi come Berg o Guidetti, i calci da fermo. Quando andiamo a valutare le squadre avversarie lo facciamo da squadra per poi estrapolare i difetti”.
Ibrahimovic “È talmente forte che può giocare in qualsiasi campionato del mondo, non vedo preclusioni, può spostare gli equilibri. Intanto c’è una squadra come la Svezia, molto quadrata, con una stella”.

Conte sulla crescita di Pellè: “La storia di Graziano è particolare, è dovuto emigrare all’estero per affermarsi come calciatore. Finché era in Italia non giocava, nel Parma era in panchina e poi è andato in Olanda. Confrontarsi con altre realtà gli ha dato più sicurezza. Ha lavorato anche tanto, è sicuramente un buonissimo attaccante. Mezzi fisici notevoli, è strano che sia dovuto emigrare, in tanto hanno molte più difficoltà quando vanno all’estero. Dimostra come la voglia e la volontà non conoscono ostacoli”.

Buffon su Bonucci: “Sono evidenti che caratteristiche abbia, è un playmaker difensivo della squadra, sa impostare benissimo, ha dei piedi felici che gli permettono di rischiare e osare delle giocate difficili. Ha il coraggio e la personalità per qualche giocata al limite. In questi anni a livello difensivo è migliorato tanto”.

Buffon su Zlatan: “Lo temiamo perché è uno di quei giocatori che fa la fortuna delle squadre in cui gioca. La Svezia non è solo Ibrahimovic, ma è chiaro che un talento come il suo, oltre alla forza, la convinzione e la consapevolezza di essere un campione non è riscontrabile negli altri. Per me sarà un bel problema”.

Conte sul modo di giocare: “Stiamo vedendo partite molto molto equilibrate, capisci che ogni gara è difficile, ne è l’esempio la Francia, ha avuto ragione dell’Albania solo al 90′, raddoppiando al 95′. La testimonianza è che comunque c’è grande equilibrio e preparazione, bisognerà fare grandi cose.

Buffon sulla mentalità juventina e sul rapporto con la difesa: “Sicuramente con tutti i reparti arretrati con cui ho giocato e condiviso tante esperienze ho sempre avuto un feeling particolare. E’ l’ingrediente più importante per cercare di arrivare, se non al successo, più avanti possibile. Con Leo, Giorgio e Andrea giochiamo insieme da anni, siamo una difesa collaudata, di ragazzi che si conoscono molto bene. Questo può rendere le cose un po’ più semplici”.

Buffon sulla seconda gara di Brasile 2014 contro il Costa Rica: “Storicamente nella seconda partita abbiamo avuto dei problemi, siamo qui per risolverli. L’inizio è stato confortante, probabilmente non ce lo aspettavamo neppure noi. Una nostra forza è sicuramente quella di conoscere i propri limiti, sai quel che devi mettere in campo e come preparare certe partite per non steccare. Con i nordici se fai un’ottima partita la vinci, buona la pareggi, non sufficiente perdi. Non ti regalano niente”.

Antonio Conte sulla sua squadra: “Ho un gruppo di ragazzi determinati, vogliosi di fare le cose per bene. Una singola partita non cambia l’atteggiamento dei ragazzi, ne sono convinto, abbiamo fatto una buona prestazione contro il Belgio. Non abbiamo ancora fatto nulla. Piedi piantati a terra, non abbiamo fatto nulla”.

Repubblica Ceca-Croazia è attesa con impazienza dalle rispettive tifoserie: sarà Lo Stade Geoffroy-Guichard di Saint-Étienne ad ospitere la sfida. I croati sono reduci dalla vittoria per 1-0 sulla Turchia, mentre la Repubblica Ceca ha ceduto con lo stesso risultato contro la Spagna. Sono dunque i cechi a dover cercare la vittoria, ma la Croazia partirà con i favori del pronostico. E’ molto probabile che le due formazioni si presenteranno con uno schieramento speculare, con due centrocampisti d’interdizione e tre trequartisti alle spalle di un’unica punta di riferimento, da un lato Tomáš Necid e dall’altro lo juventino Mario Mandžukić. Ma per noi la vera stella della partita sarà Modric tra l’altro marcatore decisivo nella partita d’esordio europeo della sua squadra.
Il centrocampista dell’Inter Marcelo Brozovic ha presentato in conferenza stampa la sfida contro la Repubblica Ceca: “Contro la Repubblica Ceca sarà una partita chiave. Se vinciamo siamo qualificati per il secondo turno e speriamo di poter giocare come contro la Turchia. L’atmosfera all’interno del gruppo è molto buona e bella”.
Tra Spagnoli e Turchia è prevista dura battaglia. Da una parte gli spagnoli che con una vittoria guadagnerebbero gli ottavi, dall’altra la Turchia che, sconfitta nella partita d’esordio ha la necessità di fare punti per non abbandonare gli europei già dalla prima fase. Le Furie Rosse hanno vinto all’esordio con la Repubblica Ceca con un gol nel finale di Piquè e Del Bosque non appare intenzionato a stravolgere la formazione di partenza: l’unico dubbio riguarda il ballottaggio tra Pedro e Nolito con l’attaccante del Chelsea pronto a partire dall’inizio dopo la panchina contro i cechi. Il centrocampo iberico sarà guidato dalla sapiente regia di Andres Iniesta, il migliore in campo all’esordio grazie ad una straordinaria prestazione, condita anche con l’assist del gol vittoria. Un solo cambio di formazione anche per il tecnico turco Fatih Terim. In attacco spazio a Burak Ylmaz (oggetto dei desideri del presidente della Lazio Lotito), che prederà il posto di Tosun,. Ci si aspetta una reazione da parte dei turchi e soprattutto dagli uomini di maggior talento come Arda Turan e Hakan Calhanoglu dopo la brutta sconfitta all’esordio con la Croazia.
In vista del match contro la Spagna, il centrocampista turco del Borussia Dortmund Nuri Sahin ha parlato in conferenza stampa: “Dopo aver perso contro la Croazia nella prima giornata il morale è basso, è normale. La nostra prestazione non è stata buona ma sappiamo che siamo in grado di fare meglio e la nostra mentalità migliora mano a mano che si avvicina la gara contro la Spagna. Abbiamo studiato gli errori commessi contro la Croazia e speriamo
Arda Turan. Il capitano della Turchia si è così espresso in esclusiva per Uefa.com: “Non abbiamo molti giocatori che hanno giocato a questo livello. E’ naturale che noi possiamo influenzarli. Spero che questo nervosismo non ci prenda questa volta. Credo nei miei compagni di squadra perchè per ottenere questi grandi risultati hanno faticato molto. Sono orgoglioso di loro”. di giocare meglio contro la Spagna”.
Interessanti le parole del centrocampista spagnolo Bruno Soriano in vista della sfida con la Turchia: “Iniesta è un giocatore fondamentale per la Nazionale. Speriamo che con la Turchia possa giocare agli stelli livelli della gara con la Repubblica Ceca. A livello personale sono molto contento di essere in Nazionale. Sto imparando molto e sono pronto a giocare quando sarà il mio turno. La gara con la Turchia sarà difficile, ma vogliamo vincere”.
Dopo una settimana di Euro 2016 il bilancio non è affatto positivo dal punto di vista dell’ordine pubblico. Stando ad alcuni dati resi noti in Franica, infatti, sono statistiche da guerriglia: 323 arresti, 196 fermi, 8 condanne e 24 espulsioni.
Incidenti soprattutto a Marsiglia e Lille: a Marsiglia gli hooligans inglesi hanno scatenato la loro rabbia dentro e fuori i locali della città scatenando incidenti e scontri, incendiando anche cassonetto, sedie e tavolini. La Polizia è di nuovo intervenuta per cercare di riportare la calma anche perché gli scontri con i tifosi della Francia si sono propagati a macchia di leopardo in varie zone di Marsiglia. Scontri anche tra inglesi e russi con le forze dell’ordine impegnate nel controllo dei facinorosi pseudo tifosi. La paura è che fino alla fine della fase a gironi Marsiglia sia costretta a vivere in un clima di perenne tensione con scontri di fatto sicuri ed imprevedibili per violenza e conseguenze.




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